The Hunter 4 - The Fallen Angel

Capitolo 16 - Noi Siamo i Mikaelson

[Klaus]

"SONO VERAMENTE STANCO DI STARE QUI DENTRO!!!" tiro un calcio alla cella, ma non si scalfisce nemmeno un po'.

Sono ore che cerchiamo una via di fuga, ma ancora nulla.

"L'unica che potrebbe tirarci fuori di qui sta facendo la bella addormentata" commenta Kol riferendosi a Nora e facendomi riflettere.

"No" rispondo io e mi metto al centro di tutti.

"Per anni, siamo dipesi da angeli come Azrael, Nora....o Alison. Da vampiri più potenti come i Duval....ma ora basta. Noi siamo i Mikaelson! Noi siamo gli Originali! Se qualcuno ci minaccia, noi lo uccidiamo. Se un membro della famiglia è in difficoltà, noi lo aiutamo....e se qualcuno ci intrappola....noi radiamo al suolo quella trappola!" tutti si alzano e leggo negli sguardi di ognuno la determinazione.

"Sempre e per sempre" afferma Elijah.

"Sempre e per sempre" continua Rebekah.

"Sempre e per sempre" la segue Kol.

"Sempre e per sempre" concludo io, dopodiché, tutti e 4 ci lanciamo contro la gabbia, sfondandola.

"Josie, tu prendi Violet e Nora e portale fuori da qui. Noi altri andiamo a salvare Freya e Ariana" ci dirigiamo verso una rampa di scale e saliamo rapidamente, arrivando ad una porta che sfondo con un calcio.

Ci ritroviamo davanti a parecchi cacciatori, così facciamo iniziare le danze.

Mi fiondo su uno e dopo aver evitato i suoi colpi, gli do una forte sberla che lo lancia contro un muro. Vado verso un altro e iniziamo a combattere corpo a corpo, ma, dopo un paio di minuti, gli spezzo un braccio e poi il collo.

Sento uno sparo e poi un forte dolore alla gamba. Mi volto e vedo un cacciatore con il fucile che fuma.

I miei occhi diventano gialli e di scatto mi avvento su di lui decapitandolo.

Mi guardo intorno e vedo gli altri che si stanno dando da fare, uccidendo qualsiasi cacciatore ci sia d'intralcio.

Questa famiglia potrà anche essere problematica e spesso litighiamo. Ci siamo allontanati e pugnalati alle spalle innumerevoli volte, ma nel momento del bisogno siamo stati in grado di riunirci ed è questo l'importante. L'importante è che questa famiglia, nel bene o nel male, rimarrà unita sempre e per sempre.

Rinvengo dai miei pensieri e mi accorgo che Rebekah ha appena ucciso l'ultimo cacciatore.

"Forza, non perdiamo altro tempo" ci dirigiamo tutti verso l'unica porta disponibile e ci ritroviamo in un enorme giardino con in fondo un castello, ma, tra noi e la fortezza, ci saranno almeno un centinaio di cacciatori.

"GIÙ" tutti e 4 ci ripariamo dietro a delle rocce, poco prima che gli spari partissero.

"Niklaus, va bene che noi uccidiamo le minacce, ma qui credo che ci serva una mano" lancio uno sguardo truce a Kol e mi sporgo leggermente per cercare una soluzione, ma non la trovo, così ritorno indietro.

"Kol....abbiamo affrontato nostra madre, Mikael, Dahlia, Lucien, Inadu, i Duval, Victor Van Helsing e tanti altri nemici pericolosi nel corso della nostra vita e abbiamo sempre vinto, quindi mi rifiuto di farmi sconfiggere da dei semplici cacciatori" mi sporgo ancora, ma non riesco a trovare un modo per avanzare senza prendermi qualche migliaio di proiettili per parte del corpo.

"Nik!" torno indietro e mi volto verso Rebekah, che sembra abbia un'idea a giudicare dal suo sguardo.

"Marsiglia, 1840" io capisco subito cosa intende e non riesco a credere che abbia pensato proprio a questo.

"Un giorno sorella mi spiegherai cosa c'è in quella tua testa" lei mi sorride e intanto prendo da terra un ramoscello, dopodiché strappo un pezzo della maglietta bianca di Kol e la lego al pezzo di legno.

"Fai pure" commenta lui, ma io lo ignoro.

"Pronti?" loro annuiscono e subito dopo alzo questa bandiera bianca improvvisata, sventolandola in modo che i cacciatori la possano vedere.

Gli spari si interrompono e appena lo fanno, esco di scatto e lancio il ramoscello contro un cacciatore, beccandolo in un occhio.

Usciamo tutti rapidamente e prendiamo un cacciatore a testa, riparandoci dietro di lui. Prendiamo il fucile e spariamo a tutti gli altri, continuando con questa strategia finché non li uccidiamo tutti.

Spezzo il collo all'ultimo e mi sistemo la giacca.

"Per la cronaca....è stato umiliante per me sventolare bandiera bianca" guardo male mia sorella e lei mi sorride.

"Muoviamoci" Elijah spalanca le porte del castello e noi lo seguiamo fino ad un grande portone.

Io e lui ci guardiamo negli occhi e ci facciamo un cenno d'intesa, per poi spalancare il portone con un calcio ciascuno.

Ci ritroviamo in un grande atrio, con al centro due sedie sopre le quali ci sono Freya e Ariana.

Ci avviciniamo, ma loro scuotono la testa, così mi fermo e blocco anche Elijah che stava andando a salvarle.

"È una trappola" purtroppo lo capisco tardi. Le porte dietro di noi si chiudono e improvvisamente veniamo appesi al muro.

Da una stanza, compare Henrik sorridente.

"Non è frustrante fare tutta questa strada e appena arrivate alla fine, fallite?" ci chiede divertito, mentre io tento di liberarmi, ma senza successo.

"Henrik, ti prego smettila! Libera Freya e Ariana e vieni con noi. Possiamo ancora essere una famiglia e una famiglia ha molto più potere di quanto tu potrai mai avere" Henrik fissa Rebekah in silenzio per qualche secondo, mentre io, così come gli altri, speriamo che accetti.

"No" e spezza il collo di Freya.

"NO!!!" Henrik preme la testa di Freya e si illumina di azzurro, facendomi capire che ha assorbito anche la sua magia.

"E dulcis in fundo....Ariana!" si piazza davanti a lei ed estrae una spada nera che fa tremare l'ibrida.

"Gentilmente offerta da un vecchio amico" e senza pensarci due volte, trapassa il cuore di Ariana, che inizia ad essiccarsi dopo poco.

Il corpo di Ariana si illumina come quando Nora l'aveva uccisa 5 anni fa, ma questa volta è Henrik ad assorbire i suoi poteri.

Si volta verso di noi e le sue iridi diventano azzurre.

"Ora è tutto pronto per il gran finale...." e sparisce in un lampo di luce, lasciandoci liberi di provare il sapore del fallimento....

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Secondo voi cosa farà adesso Henrik?

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