LA VITA È UN'ESTATE

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Mi porto una ciocca bruna dietro l'orecchio, sento l'ansia farsi strada dentro di me, le budella sono attorcigliate. La sensazione è identica a quella che provo prima di sostenere un esame. Le gambe mi si fanno molli, mi sale la nausea. Santo cielo, devo davvero vomitare!

-Preparati ora tocca te.

Un ragazzo mi si avvicina con una cartellina stretta tra le mani. I capelli sono cortissimi, nelle orecchie un paio di auricolari neri. Le scarpe da ginnastica emettono un fastidioso rumore ad ogni passo. Posa una mano sulla mia spalla e mi spinge. Cerco di scostarmela di dosso ma ha una presa salda e una forza non indifferente.

-No aspetta, non sono pronta!

Panico cercando di piantare i tacchi sul pavimento. Ma quello è morbido come burro. No, mi devo correggere, è davvero burro! Lascio due sottili solchi dietro di me mentre inizio a iper ventilare.

-*** per te c'è Federica.

Sento la voce di Maria annunciarmi. Una tenda nera lascia entrare fili di luce nella stanza buia in cui mi trovo. Con un'ultima spinta il ragazzo mi getta contro la stoffa scura. Per un attimo ho il terrore di impigliarmici dentro, ma questa si apre di colpo accompagnata dal rumore di ferro che scorre su altro ferro.

Parte la musica, i riflettori mi accecano, il pubblico mi guarda.

Fatico a mettere a fuoco lo spazio in cui mi trovo, ma conosco benissimo questo luogo. Scendo le scale con lo sguardo basso, assicurandomi di non cadere mentre tutte le telecamere dello studio sono puntate solo su di me.

-Ciao Maria.

Dico sorridendo e andando a sedermi su una sedia vuota.

La plastica sembra davvero fragile, rischia di rompersi se non sto attenta. Accanto a me altre corteggiatrici dirigono il volto verso di me. La pelle chiara e perfettamente liscia. Ne occhi, ne naso, ne labbra. Non sarò più bella di loro ma almeno io ho una faccia. Come si fa a mandare in tv qualcuno senza volto?

Mi allungo la minigonna cercando di coprire la cellulite ed accavallo le gambe.

-*** osserviamo l'esterna con Federica.

Dice Maria con la sua solita voce pacata mentre si accomoda sulle scale. Sto per voltarmi verso ***, è imbarazzante non conoscere il volto del tronista dopo averci fatto anche un'esterna.

Volto lo sguardo con eccessiva lentezza, quasi non potessi andare più veloce di così. Intravedo i capelli castani e mossi, la barba ispida, gli occhi a mandorla color nocciola. Mi guarda e poggia il mento sul palmo della mano strofinandosi l'indice selle labbra. Come accidenti è possibile che mi sia dimenticata di un'esterna con questa persona?

Effettivamente ha un che di familiare...

Sto per dire qualcosa ma una ragazza dai capelli lunghi e castani si alza in piedi ed inizia ad urlare.

-È TARDI!

I lunghi capelli perfettamente lisci ondeggiano come onde perfette ad ogni suo passo. Perché queste pazze devono rovinare la visione della mia esterna?

-DAI È TARDI!

Continua a sbraitare.

Scatto in piedi anche io

-allora...

Ispiro profondamente per trattenere l'esplosione di rabbia

-...non ti permettere!

Agito il dito davanti a me, ma nella mia testa non vogliono configurarsi parole di senso compito. Più la osservo e più il suo viso inizia a prendere forma. Si, io la conosco!

SE MI LASCI NON VALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora