LA DISCESA DEL GRANCHIO

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-Non capisco!

Urlo davanti lo specchio

-Scusa ma non lo avevi provato in camerino?

Tessa armeggia con la cerniera cercando di turarla su.

-A dire il vero è stata una corsa contro il tempo.

Sussurro stretta nella morsa del tessuto che mi fascia il corpo.

-Prova a non respirare.

Suggerisce lei.

-Non so se ti è chiaro, ma sto già non respirando.

Ma trattengo ugualmente il fiato cercando di ritirare la pancia in dietro il più possibile.

Finalmente sento la cerniera corrermi lungo la schiena.

-Fatto!

Esulta Tessa.

-Ma ti conviene non sederti.

Aggiunge allontanandosi per osservare il vestito super aderente. Io annuisco.

-Già, non penso che reggerebbe.

Aggiungo io. Avvicinandomi alla specchio.

-Almeno sembro super magra?

-Tesoro, sembri un insaccato.

Mi risponde lei.

-Ma ti pare?

Mi guardo alla specchio, l'abito mi va davvero tanto stretto, ma non sembro un insaccato.

Con il suo aiuto raccolgo i capelli in una crocchia disordinata. E abbondo con il make-up. L'ombretto nero fa risaltare l'azzurro dei miei occhi.

-Dovrei truccarmi più spesso così.

Dichiaro ammirando il capolavoro che ho creato sul mio viso.

-Si, se hai deciso di lavorare come Drag queen.

Seduta sul mio letto, Tessa sfoglia il numero di Vogue di questo mese. Mi critica tanto per quella mia spesa che lei considera inutile eppure eccola lì che puntuale ne approfitta per leggerlo.

-Ma oggi sei in vena?

Mi giro verso di lei per poi riconcentrare la mia attenzione sulla borsetta che sto riempiendo con lo stretto necessario. Cellulare, ovviamente!, portamonete, assorbente, non ho il ciclo ma non si sa mai, specchietto e rossetto.

Lei sospira e posa la rivista sul copriletto rosa.

-Scusa. Ma penso di aver passato davvero troppo tempo con te. Forse Francesco ha ragione, hai una brutta influenza su di me.

-Francesco ha detto cosa?

Mi giro verso di lei fulminandola con lo sguardo. Lei scuote il capo e sorride.

-Dai ovviamente si scherza.

-Vedi te! Io lo lascio dormire sul mio divano ed ha il coraggio di pugnalarmi le spalle.

-È anche il mio divano.

Sottolinea lei.

-Sono pronta!

Ignoro la sua risposta e mi infilo le décolleté rosa cipria.

-Non è che mi daresti un passaggio?

Lei annuisce e si alza dal letto.

-Come farai a sederti in auto?

Mi osserva preoccupata.

SE MI LASCI NON VALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora