LA FATA- The Beauty and the Beast Series

Rozdział trzydzieści trzy: o krok od końca

Trentatreesimo capitolo: a un passo dalla fine.

𝐪𝐮𝐞𝐫𝐞𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐩𝐚𝐠𝐧𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐬𝐢 𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚; 𝐢𝐥 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐬𝐢 𝐩𝐮ò 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫 𝐬é 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢

Sono passati due giorni e, finalmente, riesco a sentire il mio corpo. Inizialmente è stata Emelie a muovermi, principalmente per lavarmi e imboccarmi, ma ora sembra che io abbia nuovamente in mano la situazione.

Il mio fisico pare non esser più il mio o, per lo meno, lo percepisco in maniera diversa. Mi sento più leggera, più veloce e più forte.

Persino i miei sensi sembrano esser migliorati notevolmente. La mia vista è accurata e il mio udito, così come l'olfatto, percepisce gli stimoli più lontani.

Luke mi afferra da sotto il braccio, facendo scivolare l'arto attorno alla mia vita per sorreggermi. Sono quasi sicura di non averne bisogno, ma averlo vicino mi conforta quindi lo tengo per me.

"Riesci a camminare?"

Annuisco, muovendo i primi passi in avanti.
Il movimento avviene più velocemente di quanto mi aspettassi, lasciandomi sorpresa.

Suppongo sia grazie al marchio, altrimenti non vedo altre spiegazioni.

Luke ridacchia, scuotendo la testa.

"Vediamo di calmarci, saetta."

Gli do quindi una spallata, tentando di superarlo. La giornata è nuvolosa, l'odore di pioggia impregna l'aria e io me ne trovo compiaciuta.

Non ho mai amato troppo le giornate soleggiate e afose ma, al contrario, ho sempre trovato conforto nella pioggia.

So che gli altri mi aspettano di sotto per discutere delle prossime strategie e la cosa mi spaventa. Rivedere Orion, dopo ciò che ricordo, mi mette un po' in ansia.

Come dovrei pormi nei suoi confronti? Se agissi come di normale, si offenderebbe?

Credo che chiamerò mio padre, tra qualche ora, per cercare un po' di quella familiarità che mi manca.

Sospiro, appoggiandomi a Luke.

Lui mi lancia uno sguardo preoccupato mentre inclina la testa, osservandomi con curiosità.

"Sei stanca? Se vuoi, puoi tornare a letto."

Scuoto velocemente la testa, terrorizzata al solo pensiero di stendermi di nuovo.

Adesso che ho di nuovo il controllo sul mio corpo, sarebbe sciocco tornare a dormire.

Inoltre voglio vedere gli altri.

Luke apre la porta della stanza, facendomi uscire per prima.

"Ci aspettano tutti di sotto, credo sia arrivato il momento di mettere in pratica il nostro piano."

L'ansia mi gela il sangue nelle vene, facendomi sudare freddo. Il pensiero di rivedere tutti nello stesso momento mi terrorizza.

Emelie e Samael potrebbero essere calmi, magari persino comprensivi, ma di Orion non ho certezza.

È arrabbiato con me? Il cuore mi si affossa nella cassa toracica al solo formulare quella domanda.

Spero di no, lo spero con tutta me stessa.

Non mi fermo e continuo a camminare, calpestando scalino dopo scalino con un mantra a infestarmi la mente: non è colpa mia, non è stata colpa mia.