Rozdział dwadzieścia jeden: Wilk

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Ventunesimo capitolo: Lupo.

𝐯𝐞𝐫𝐢𝐝𝐢𝐭𝐲
𝐢𝐧𝐠𝐥𝐞𝐬𝐞
"𝐢𝐧𝐠𝐞𝐧𝐮𝐚 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚."

Mi sveglio con una fastidiosa sensazione di pesantezza. Il mio corpo sembra essere paralizzato, ancora avvolto dal dolce torpore del sonno. Orion non è più a fianco a me e a ricoprire il mio corpo vi è una coperta di un verde spento, probabilmente l'avrà messa prima di andarsene.

Mi costringo ad alzarmi dal divano, abbandonando la stretta calda della coperta. Un brivido mi percorre la schiena non appena i miei piedi entrano in contatto con il pavimento freddo: ho bisogno di un paio di ciabatte.

La casa pare essere deserta, eppure l'orologio appeso al soffitto indica le dieci e mezza di mattina, devono essere davvero dei tipi mattinieri, mi chiedo cosa stiano facendo. Mi affretto a lavarmi il volto ed i denti, infilandomi una felpa prestatami da Emelie e dei jeans scoloriti.

Senza i ragazzi ed Emelie la casa è occupata da un silenzio pesante, difficile da spezzare. I minuti passano lentamente, mentre io decido cosa fare di questo mio tempo libero. Sul tavolo in cucina vi è un fogliettino scritto, la calligrafia è disordinata e fatico a capire ciò che vi è scritto sopra.

'Raggiungimi nel bosco dietro casa,

Luke.'

Inarco un sopracciglio, chiedendomi se il messaggio sia rivolto a me o ad altri. Poi, con riluttanza, mi infilo il cappotto.

**

Il bosco è illuminato dai raggi caldi del sole, facendo risaltare i colori sgargianti del paesaggio che mi si para davanti. Gli alberi si allungano verso il cielo, le loro chiome sembrano avere vita propria mentre ondeggiano sotto l'influenza del leggero vento.

Più che un bosco pare essere una sottospecie di parco, è davvero troppo curato per essere un bosco lasciato in balia della natura. E' quasi un riflesso istintivo quello di sedermi sull'erba soffice, assaporandone la consistenza sotto i palmi delle mani.

Anche in questo ambiente il silenzio pare essere l'elemento predominante, interrotto solamente dal cinguettio di qualche uccello. Ma è un silenzio diverso da quello che regnava prima nella casa, se dovessi associarlo a qualcosa direi che la mia prima opzione sarebbe la calma.

Calma, un sentimento a me sconosciuto in questi ultimi mesi.

Non posso fare a meno di chiudere gli occhi, beandomi delle carezze dolci del vento contro il viso, riaprendoli solo quando il silenzio viene spezzato da passi.

In effetti non parono nemmeno essere passi tanto sono pesanti, quasi inumani. I miei occhi scattano verso ogni angolo a portata di vista, tentando di capire a cosa sia dovuto tutto quel rumore.

Dietro.

Me lo urla una vocina nella mia testa, come se il messaggio fosse arrivato prima che io potessi anche solo notarlo.

Volto la testa, riuscendo a scivolare di lato appena qualche secondo prima che la gigantesca figura di un lupo potesse precipitarsi sopra di me.

La mia mente fa difficoltà a metabolizzare il fatto che dinnanzi a me vi sia uno di loro, ma il mio corpo agisce prima che io possa anche solo capire la situazione in cui sono. E' esattamente come se avessi perso ogni controllo sui miei muscoli, nemmeno un singolo centimetro di pelle rimane sotto il mio controllo.

Riesco a percepire il mio corpo mentre si muove, come se fossi una spettatrice anziché la proprietaria. La mia mano è tesa verso il muso del lupo, e nella mia testa non posso fare a meno di gridare con tutta la forza che possiedo di allontanarmi, ma nemmeno un suono lascia le mie labbra.

Il muso del lupo sfrega contro la mia mano, annusandomi mentre avanza d'un passo, accompagnato da un ringhio.

'Luke'.

E' una constatazione che non so come io abbia fatto a trarre questa conclusione me è come se sapessi che è lui, che il lupo che mi fronteggia è il ragazzo dal ciuffo biondo con cui vivo da tre giorni. 

Il Lupo continua la sua ispezione, puntando il naso contro la mia gola.

Mi sembra che il tempo si sia fermato mentre trattengo il respiro, aspettando che succeda qualcosa o che, magari, non succeda nulla.

La lingua dell'animale entra in contatto con la mia pelle, come se stesse approvando la mia presenza, poi si siede, poggiando la testa contro il mio ventre. Il pelo del Lupo è soffice contro la mia mano che, senza il mio controllo, gli accarezza le orecchie.

La sua coda bianca si agita velocemente, mentre il corpo del Lupo si volta a pancia in su, puntando gli occhi su di me.

Capisco di essere tornata in possesso del mio corpo solo quando, con il fiato in gola, mi ritraggo di qualche centimetro.

Cos'è successo al mio corpo?

Il Lupo continua a sfregarsi contro di me, lasciandomi qualche pelo attaccato alla felpa, senza fermarsi fino a quando, con una leggera annusata al mio fianco, si ferma, girandosi per sparire dietro ad una manciata di alberi.

"E' tutto un sogno, è solo un sogno." Mi ripeto, come un mantra, chiudendo gli occhi talmente forte da provare fastidio.

"Ora aprirò gli occhi e sarò nel mio letto," mormoro io, aprendo gli occhi.

Non riesco a trattenere un urlo quando, aprendo gli occhi, vedo l'espressione divertita di Luke davanti a me, così come non posso trattenermi dal dargli uno schiaffo in pieno volto.

Luke rimane in silenzio per qualche secondo, scoppiando a ridere subito dopo. Mi lascio andare contro l'albero alle mie spalle, sospirando.

"Tu... il lupo." Inizio io, venendo interrotta dalla sua voce.

"Si ero io." Mi sorride lui, come se fosse la cosa più normale al mondo, sedendosi davanti a me. Le sue dita lasciano leggere carezze sulle mie gambe, come a volermi tranquillizzare.

"E perchè ti stavi sfregando contro di me? Oh, ed il mio corpo! Non riuscivo a controllarlo, hai fatto qualcosa?" Non riesco ad evitare di lasciare che le mie parole escano con un tono accusatorio.

Luke però sembra non esserne offeso, continuando le sue carezze, salendo verso i miei fianchi. Potrei persino giurare di aver visto le sue iridi divenire nere per qualche secondo.

"Avevi l'odore di Orion su di te, l'ho semplicemente sostituito con il mio." Si avvicina a me, intrecciando le gambe con le mie, posandomi qualche bacio sulle spalle, lasciandomi il tempo di scansarmi.

"E per la tua seconda domanda," si interrompe per qualche secondo, sfregando il naso contro il mio collo, lasciandomi senza respiro, "la tua 'parte sovrannaturale' ha preso possesso del tuo corpo per qualche minuto, è l'equivalente del mio Lupo. Quando perdo il controllo del mio corpo avviene la mutazione in Lupo, per voi Fate penso sia leggermente diverso. Diventate emozioni, agite a seconda dell'emozione predominante. E penso di aver capito quale fosse la tua."

L'ultima frase esce dalle sue labbra accompagnata da un mezzo sorriso, come se mi stesse prendendo in giro.

Deglutisco, incapace di rispondere quando sento i suoi denti contro la mia pelle, sostituiti subito dopo dalla sua lingua, e poi ancora dai denti in un circolo continuo che mi fa accapponare la pelle.

"Ti marchierò proprio qui." Mi bisbiglia contro l'orecchio, sfiorando con l'indice una parte precisa del mio collo. Tento ferocemente di formulare una frase di senso compiuto, qualsiasi cosa ma non riesco.

"E a quel punto, farò in modo di far capire a tutti che sei mia."

27 stelline e 3 commenti

Angolo Me:

Capitolo corto lo so, non ne sono completamente contenta ma here we go. Per il prossimo ho già in mente un sacco di cose, un bacio!

LA FATA- The Beauty and the Beast Series Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora