26. Lì mi sono accorto che ti desideravo

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JIMIN

"Tra quanto torna tua madre?" mi chiese Jungkook con urgenza nel momento stesso in cui iniziai a trascinarlo, un po' alla cieca e senza permettere alle mie labbra di staccarsi dal suo collo o dal suo petto, lungo tutto il corridoio principale di casa mia, entrando, poi, in camera mia un po' goffamente, spingendolo sul letto.
"Un po' più di un'ora, in teoria" gli risposi con aria assente, concentrandomi molto più sul suo petto nudo, che finalmente potevo toccare senza sentirmi una persona orribile o altro, che sulle sue parole, andandomi a distendere, poi, accanto a lui, prendendolo per le spalle e riavvicinandolo a me in modo da far unire ancora le nostre bocche.

E...Dio, in quel momento mi resi conto che quello sarebbe stato un gesto di cui non ne avrei mai avuto abbastanza.

Dopo qualche secondo Jungkook mi spostò leggermente in modo da ribaltare le nostre posizioni, facendomelo ritrovare disteso sopra il mio corpo, con i fianchi che premevano sulle mie gambe aperte.

"Giusto per chiarezza...tu sei vergine oppure hai già..." iniziò a chiedermi con un filo di imbarazzo, rilassandosi, però, quando mi sentii fare una piccola risatina divertita.
"Non sono vergine, ma...non faccio niente da tanto" gli rivelai con rapidità, iniziando a passargli le mani sul petto, sulle spalle e sulle braccia in modo da metterlo più a suo agio.

"Okay, allora farò piano" mi sussurrò all'orecchio prima di mordermi il lobo e passare a darmi leggeri baci sul collo, facendomi, poi, alzare leggermente per togliermi la felpa che portavo.
Io portai le mani alla patta dei suoi pantaloni, slacciando rapidamente il primo bottone e tirando giù la cerniera, facendoglieli, poi, scorrere lungo i fianchi insieme ai boxer e permettendogli di sfilarli totalmente.

Gli lasciai fare la stessa cosa con me, permettendogli, subito dopo, di inglobare la mia erezione nella sua mano, portando la testa indietro ed inarcando la schiena nel momento in cui iniziò a pomparla, giocando con il pollice sulla punta.

"K-kook, non voglio venire così" mormorai poco prima di raggiungere il culmine, tentando di allontanare la sua mano dalla mia intimità e, invece, chiedendogli con lo sguardo di prepararmi ad accoglierlo.

Lui decise di accontentarmi in fretta, inserendo due dita nella mia apertura, irrigidendosi al mio primo mormorio di dolore, ma poi, quando gli dissi di continuare, iniziò a muoverle dentro e fuori con calma, prendendo a sforbiciarle quando i gemiti che uscirono dalla mia bocca non furono più di dolore ma di piacere.
E solo allora, quindi non appena fui completamente a mio agio, sostituì le dite con il suo membro, cominciando con delle spinte leggere e poco profonde.

"Cazzo..." mormorò dopo un po', trattenendo un gemito roco, guardandomi quasi pregandomi di dargli il permesso di andare più veloce.
Io annuii un paio di volte, stringendo le coperte nella mano destra praticamente in automatico, iniziando ad ansimare piuttosto rumorosamente quando le sue spinte si approfondirono ed aumentarono di ritmo.

Jungkook mi seguì a ruota dopo qualche secondo, allargandomi maggiormente la gambe con una mano ed aggrappandosi alla testiera del letto con l'altra, dando gli ultimi colpi con un ritmo quasi insostenibile prima di riversarsi dentro di me, dandomi modo, prima che questo succedesse, di passare la mano sulla mia erezione per raggiungere l'orgasmo poco dopo di lui.

Il ragazzo sopra al mio corpo mormorò solamente un: "Wow" prima di stendersi al mio fianco per riprendere fiato, prendendomi per un fianco, in modo da attirarmi a sè, non appena questo successe.

Ci mettemmo faccia a faccia, con le gambe intrecciate le une nelle altre, semplicemente a guardarci, quasi non riuscissimo a credere di essere arrivati a quel punto.
E, fidatevi, io stavo ancora credendo che fosse tutto un sogno...

"Solo a me tutta questa situazione, invece di sembrarmi strana da morire, mi fa sentire completamente a mio agio?" mi chiese dopo qualche secondo, prendendo a spostarmi qualche ciocca ribelle dalla fronte ancora leggermente sudata.
"No...anche io mi sento così in questo momento" gli rivelai con sincerità e con un velo di imbarazzo, cercando di sfuggire al suo sguardo soddisfatto.

Ma, purtroppo, eravamo talmente tanto vicini che la cosa era impossibile...

"Sei sicuro che Tae non ci stia così tanto male?" domandai dopo più di qualche minuto di silenzio, sentendomi improvvisamente un peso sul petto al pensiero del sorriso che vedevo dipinto addosso a quest'ultimo ogni volta che lo vedevo con Jungkook.

Un sorriso che, però, sulla faccia di Jungkook avevo visto solo in mia presenza ed in tempi recenti a quel momento...

"Mi ha detto lui di venire qui da te" mi rispose lui con leggerezza, alzando minimamente le spalle.
"Sul serio?" domandai in tono sorpreso, non immaginandolo minimamente.
"Sì. Ha...capito da solo cosa c'è sempre stato tra noi due fin dall'inizio. Probabilmente già da un po', anche".

"Insomma ha capito che io ti piacessi prima lui di me".
"In che senso?" mi chiese in tono confuso, aggrottando le sopracciglia.
"I-io non ero sicuro che tu provassi qualcosa in quel senso per me. Guardiamo i fatti: eri fidanzato da tre anni, mi avevi appena conosciuto, avevamo litigato pesantemente per la cosa del gruppo di danza...
Credevo che dovessi essere riconoscente al cielo già per il semplice fatto che fossimo diventati amici, nonostante tutto quello che sentivo, e che sento tuttora, ogni volta che stavamo vicini.
Sensazioni che ho tentato di nascondere il più possibile appunto perchè tu stavi già con qualcun altro" gli spiegai rapidamente, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi indagatori per evitare di sembrare un ragazzo infantile e spaventato del mondo.

Jungkook fece solo un sorrisetto, iniziando, poi, a disegnarmi cerchi immaginari a livello della clavicola dicendo le seguenti parole: "Invece mi piacevi fin da subito, forse anche da prima che litigassimo, ma...me ne sono accorto solo quando ci siamo visti al centro di recupero e mi hai toccato il braccio".

"Perchè?" domandai senza riuscire a trattenermi, arrossendo fino alla punta dei capelli, poi, quando mi resi conto dell'urgenza con cui glielo avevo chiesto.
"Perchè la pelle a contatto con le tue dita stava praticamente bruciando. Lì mi sono accorto che ti desideravo" mi rispose con leggerezza, praticamente riempiendomi il cuore.

"E poi?".
"E poi...tutte le risate, tutto il volerti sfiorare, anche solo per sbaglio, di continuo ed il fatto che con te non ho mai avuto degli schemi da seguire mi hanno portato a...beh, questo" concluse con aria divertita e felice, attirandomi un po' di più a sè ed iniziando a darmi piccoli e leggeri baci a stampo, intervallati a delle risatine piuttosto inopportune, fino a quando sentimmo il mio telefono squillare in salotto e ci staccammo l'uno dall'altro un po' controvoglia.

"Torno subito" gli dissi rapidamente, prima di scendere dal letto ed avviarmi per prendere il telefono.
Solo che poi, mentre stavo tornando indietro, il nome che apparve sullo schermo mi fece pietrificare all'istante, costringendomi a rispondere solo non appena mi fui ricomposto almeno un minimo.

"Y-youngmin?" domandai con aria confusa, chiedendomi, nello stesso momento, chi, effettivamente, avrebbe risposto a quel mio mormorio stranito.

•We will meet again {Jikook}•Where stories live. Discover now