4. Sono ancora in tempo?

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JIMIN

"Sei agitato?" mi chiese Hobi in tono divertito nel momento in cui si sedette sulla sedia accanto a me, mettendomi entrambi le mani sulle spalle e scuotendomi leggermente con una risata dipinta in volto.
"Un po'" borbottai io in finto tono offeso, evitando di aggiungere che il motivo della mia agitazione non era il fatto che, meno di un quarto d'ora dopo, avremmo dovuto tenere le "audizioni", tra virgolette perchè, di solito, alla fine Youngmin, il ragazzo che aveva diretto il gruppo fin da quando ci eravamo entrati Hobi ed io, accettava tutti quelli che avessero un minimo di senso del ritmo, ma, bensì, dal fatto che continuavo a chiedermi ripetutamente nella testa se Jungkook si sarebbe presentato oppure no.

"Abbiamo assistito a queste audizioni tre volte. Ormai sappiamo cosa dobbiamo fare" mi rispose lui con aria rassicurante, rivolgendomi un piccolo sorriso ed un occhiolino dei suoi.
"Youngmin era bravo a fare queste cose" mormorai con amarezza, abbassando lo sguardo e ripensando di nuovo, per la millesima volta, al giorno che aveva cambiato le sorti di quel rifugio pomeridiano.

"Youngmin, quando si trattava di quello che succedeva in questa aula, era fantastico in tutto" aggiunse Hobi nel mio stesso tono, facendo salire nuovamente ad entrambi un pizzico di malinconia al ricordo di quello che era capitato l'anno prima.
"E, poi, guarda che è successo..." dissi stringendo un pugno, iniziando a respirare profondamente nel tentativo di calmarmi.

Effettivamente, però, ogni volta che mi saliva alla mente il ricordo di come avevamo visto ridotto Youngmin all'ospedale mi saliva questa rabbia immensa, dovuta al fatto che, tra tutti, lui era proprio l'ultimo che si meritava una cosa del genere.

"Jimin, non è morto. Poteva andare molto peggio" rispose Hobi con urgenza, avvolgendo la mia mano tra le sue e rivolgendomi uno sguardo sereno nel tentativo di farmi sbollire.
"Beh, in un certo senso lo è...".

"Che intendi?".
"Quell'incidente d'auto l'ha fatto andare in coma e perdere la memoria e l'uso della gambe. Si è risvegliato non sapendo nemmeno più chi fosse e senza riuscire a muoversi.
Ha dovuto iniziare una nuova vita, da un'altra parte e senza la sua passione più grande.
Quindi, effettivamente, lo Youngmin che conoscevamo noi è morto. Quello che seguiamo su Instagram, per vedere come se la passa, è qualcuno che non conosciamo" gli spiegai con sicurezza, esternando, per la prima volta, come mi sentissi veramente per tutta quella questione.

Probabilmente voi vi starete chiedendo perchè ero così arrabbiato e così frustrato a distanza di parecchio tempo dall'incidente di Youngmin...

Ecco, lui ed io eravamo parecchio legati. Non sentimentalmente, ovviamente. Youngmin aveva una ragazza a distanza, visto che era più grande di lui e che era andata a studiare all'estero. Il nostro legame, però, era speciale. Non so come spiegarvelo...mi sentivo come se lui fosse il fratello maggiore che non avevo mai avuto. Si prendeva cura di me, si assicurava sempre che stessi bene e, soprattutto, mi ha aiutato ad accettarmi quando, al secondo anno, avevo capito che le ragazze non mi piacevano in quel senso.

E, quindi, quando ci avevano detto che potevamo andarlo a trovare visto che si era risvegliato dal coma e, alla fine, scoprii che non si ricordava nemmeno più chi fossi, è stato difficile.
Se non ci fosse stato Hobi non so se avrei potuto tirare avanti...

"Non l'ho mai vista in questo modo, ma, effettivamente, hai ragione" mormorò Hobi con sguardo perso qualche secondo dopo la fine delle mie parole, stringendo, poi, le labbra in un'espressione contrariata.
"Non pensiamoci adesso, però. Abbiamo del lavoro da fare" aggiunsi dopo qualche istante in tono completamente diverso da quello di tutte le mie parole precedenti, accennando un sorriso di incoraggiamento e girandogli il volto con una mano in modo che mi guardasse.
"Certo" mi rispose improvvisamente raggiante come al solito, alzandosi dalla sedia ed andando ad aprire la porta nell'attesa dei ragazzi che avrebbero voluto entrare nel gruppo di ballo.

Chissà se da quella porta sarebbe spuntato anche il ragazzo che aspettavo io?

*******

Un'ora e mezza dopo, erano arrivati i due ragazzi già presenti nel gruppo dall'anno scorso ed altri cinque ragazzi che, ovviamente, avevano passato le audizioni visto che non erano per niente male.

Ma di Jungkook nemmeno l'ombra, invece...

Ero un po'...deluso. Dopo quel suo: "Contaci", probabilmente avevo iniziato a sperare nella sua presenza un po' troppo.

Ma, insomma, cosa mi aspettavo? Non aveva scelto lui il nostro gruppo di ballo, ma, bensì, glielo avevo "consigliato" io. Poi, magari, mi aveva detto che gli sembrava molto meglio di tutto il resto appeso su quella bacheca solo per educazione...

"Jimin, siamo nei guai. Così siamo in nove" mi sussurrò improvvisamente Hobi nell'orecchio, in tono seriamente preoccupato.

Io aprii le labbra un paio di volte, senza riuscire, però, ad emettere un solo suono.

"Dovrò andare da qualcuno di altri club a chiedere se c'è qualcuno che vuole unirsi anche a questo, altrimenti, se non troviamo almeno il decimo, Kang da la nostra aula a qualcun altro.
E, fidati, non voglio vedermi soffiare la nostra stanza da quelli di robotica" continuò dopo qualche secondo, parlando in un tono di voce appositamente basso in modo che gli altri ragazzi presenti nell'aula non lo sentissero.
"Finchè il preside Kang non lo sa siamo apposto. Comunque, io avevo parlato con un ragazzo che mi aveva detto che oggi sarebbe venuto. Poi...effettivamente non so dove sia finito" gli risposi con un velo di imbarazzo, distogliendo lo sguardo nel momento in cui iniziai a parlare di Jungkook.

"Per caso è quello che ti è finito addosso il primo giorno?" mi chiese Hobi con interesse, squadrandomi con attenzione.
"E tu come lo sai?" gli risposi sulla difensiva, osservandolo con aria stranita.
"Me l'ha detto Yoongi" mi rispose semplicemente, alzando le spalle.

"Giusto, perchè tu e Yoongi siete "BFF". Quasi me lo dimenticavo" mormorai con aria seccata, alzando gli occhi cielo.
"Non siamo "BFF". Quelli sono Mark e Johnny del club di nuoto. Non possiamo rubar loro il nome" contestò Hobi, facendomi aggrottare ancora di più le sopracciglia.
"E chi diavolo sono questi?" domandai non riuscendo a capire, confermando nella mia testa che non avevo mai sentito parlare di un Mark o di un Johnny da parte dei miei amici.

Hobi aprì la bocca per darmi una risposta, ma un rumore alla porta ci fece distrarre da quella conversazione e girare subito verso di essa.
E...beh, finalmente era arrivata la persona che stavo aspettando.

"Scusate, mi sono perso mentre cercavo l'aula. Mi chiamo Jeon Jungkook. Sono ancora in tempo?" chiese in tono affannoso Jungkook non appena si richiuse la porta alle spalle, cercando subito il contatto visivo con me.

Ecco, fu dopo quelle parole che il mio viso si illuminò, lasciando spazio ad un piccolo sorriso sincero. Però, allo stesso tempo, nella mia testa non riuscivo a non rivivere il momento in cui quella stessa frase era stata detta da Jun a Minho, anche se inconsapevolmente, in uno dei miei sogni.

E...era la prima volta che una delle loro scene mi si presentava nella mente e negli occhi, quasi come se fossi stato trasportato nel loro universo parallelo, da sveglio...

(MINI) SPAZIO AUTRICE:

E che NCTZen sei se non inserisci il fantastico duo comico Mark/Johnny da qualche parte?

•We will meet again {Jikook}•Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt