Capitolo 13

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We could've been the greatest story.

BLAKE

Era stato meglio così. D'altronde cosa avrei mai potuto dirle che potesse anche solo lontanamente giustificare quello che avevo fatto poche ore prima?

Ero stato un completo idiota, non tanto per averla baciata - anche se era già un bel problema - quando di non essermi staccato subito e di aver approfittato di lei, cercando di farla sentire un oggetto come spesso e volentieri erano le altre ragazze.

Mi ero sentito così patetico davanti a quella scena. Olivia era bellissima, dannazione. Lo era con solo l'intimo addosso come lo era con mille strati di vestiti. Persino con quei suoi pigiami pesanti e morbidi da bambina era un incanto.
Ed era proprio per quello che quel coglione da quattro soldi se la teneva ben stretta. Al suo posto chi se la sarebbe fatta scappare? Quando quel giorno li avevo visti insieme, avevo già capito che la loro amicizia si sarebbe trasformata in altro e mi ero maledetto ogni singolo giorno per non aver lottato di più per lei.

Forse a quest'ora le cose sarebbero state molto diverse.

Però non lo avevo fatto, avevo lasciato che la paura vincesse in svariate occasioni, fino a quando le cose non si erano messe talmente male da dovermi fare da parte, questa volta per sempre. Non per me, ma per lei.

Olivia era tutto quello che potessi mai desiderare, per quello volevo solamente il meglio per lei.

Se quel coglione la rendeva felice, ero felice per... D'accordo, non sarei mai stato felice di vederla con qualcun altro, al solo pensiero mi veniva voglia di prendere a pugni qualcosa e a vedere il suo nome sul display del cellulare per poco non avevo rotto un piatto.

Un caso disperato, ecco cos'ero io per lei.

Non avevo potuto fare a meno di guardarla durante il pranzo. Si vedeva che era ancora agitata per quello che avevo fatto, quasi come se mi temesse, come se avesse paura ad incrociare anche solamente i miei occhi. Se una parte di me era soddisfatta del risultato perché voleva tenerla lontano e allo scuro di tutta la merda che mi circondava da quando le cose si erano fatte critiche, dall'altra volevo prendermi a pugni e implorare il suo perdono per averla trattata come una qualsiasi.

Olivia era speciale e lo sapevo meglio di chiunque altro. Me ne ero accorto da come il mio cuore premesse contro la gabbia toracica, sperando forse di uscire, non appena le nostre labbra erano entrate in contatto, la pelle dei suoi fianchi che sotto il mio tocco sembrava essere diventata lava bollente e le sue gambe che sembravano non reggerla più.
Tutto in lei mi ricordava quella sensazione di pace e serenità che non avevo più provato da quando se n'era andata.

Era stata proprio quella sensazione a ricordarmi che non potevo permettermi di sentirmi così, che non ero più il bambino innocente che giocava a pallone, che ero un criminale in piena regola e l'ultima persona che Olivia meritasse al suo fianco.

Lei meritava un uomo gentile, una presenza stabile, qualcuno da trovare a casa la sera e affianco a lei la mattina appena sveglia. Meritava qualcuno che riuscisse a renderla felice, non qualcuno che le rispondesse di merda, un lunatico maniaco del controllo, testardo fino al midollo e ancor più orgoglioso, incapace di provare amore senza dover poi distruggere tutto.

Olivia meritava altro, non di sicuro me.

I suoi occhi lucidi erano stati come una coltellata in pieno petto - e di cicatrici avevo una certa esperienza - ma quello che mi aveva fatto più male, oltre alle sue lacrime e al suo tremare, erano state le sue parole.

La consapevolezza che lei vedesse ancora qualcosa di buono in me, che si ancorasse a ricordi felici, dove io, evidentemente, significavo qualcosa per lei, mi aveva fatto vacillare quel tanto da perdere la razionalità e bearmi del suo sapore che sapevo mi avrebbe tormentato durante la notte.
Quando però lei non si era sottratta e aveva ricambiato quel bacio, mi ero reso conto dell'enorme cazzata che stavo facendo. Lei non era mia, non lo sarebbe mai stata e per il suo bene avrebbe dovuto capirlo in fretta, anche se ciò significava farla soffrire.

Invisible string    ✔️ - CARTACEOWhere stories live. Discover now