Capitolo 7

3.7K 215 353
                                    

I can't stop caring about you.

Sbadigliai annoiata. Era passata un'intera giornata e quasi non ero uscita dalla mia stanza. La paura di rivedere Blake e non sapere come comportarmi era troppa, ma la mia pancia iniziava a farsi sentire ed era quasi ora di cena, avrei dovuto preparare qualcosa per mio fratello.

Proprio in quel momento sentii la porta di casa aprirsi e Ryan urlare il mio nome.

«Olivia? Sei in casa?»

Mi alzai velocemente dal letto, stando attenta a non rovesciare il computer e corsi in soggiorno.

«Che succede?» chiesi preoccupata.

Aveva i capelli spettinati, la cravatta allentata e sembrava molto, molto stanco. Aveva preso a cercare qualcosa nei cassetti del mobile sotto il televisore con grande impegno.

«Giornata pesante?» domandai incerta non sapendo come comportarmi.

Lui sospirò. «Ed è appena iniziata», disse soltanto continuando a rovistare, chiudendo e aprendo i cassetti.

Osservai l'ora nell'orologio appeso al muro sopra il televisore. Erano appena le cinque del pomeriggio, solitamente rientrava a casa per le sette. Qualcosa non andava. «Che vuoi dire?»

Ignorò la mia domanda. «C'è Blake in casa?»

«Io... Non... Non lo so, non l'ho visto», ammisi incerta sperando che non venisse mai a sapere della scenata che era avvenuta durante la notte.

Ovviamente non ero più riuscita a chiudere occhio grazie all'adrenalina che aveva iniziato a scorrermi nelle vene dopo aver visto l'espressione sorpresa di Blake davanti a quel lato del mio carattere che solo lui riusciva a far emergere. Non avrei mai pensato di avere il coraggio di rispondere in quel modo così sfacciato, non ero mai stata così.
Avevo pensato e ripensato a tutto quello che era successo da quando ero arrivata, al nostro primo "scontro", al ritrovarmelo in bagno con una mazza da baseball mezzo nudo, al vedere il suo viso perfetto tumefatto per via di una qualche rissa, o almeno così speravo.

Ryan aveva accennato a dei momenti difficili e anche io, seppur piccola, ricordavo bene i motivi per i quali Blake era sempre da noi. Non avevo mai conosciuto direttamente i suoi genitori, ma lo avevo sentito spesso dire a mia madre che le cose a casa non accennavano a migliorare e delle continue liti. Avevo passato la notte a chiedermi come fosse cresciuto, se avesse ancora qualche contatti con i suoi genitori, se avesse continuato a frequentare la nostra casa, se avesse pensato a me qualche volta, magari.

Ero crollata verso le sette, poco dopo aver sentito mio fratello uscire per andare a lavoro, mi ero alzata solamente per andare in bagno verso ora di pranzo ed ero tornata a letto a guardare il primo film di Pirati dei Caraibi. Quando ero giù solamente Jhonny Depp riusciva a tirarmi su di morale, ma non sapevo se sarebbe bastato dopo quello che disse Ryan.

«Devo stare via per un paio di notti», annunciò distrattamente mentre continuava a tirare fuori documenti dai cassetti.

«Cosa?!» esclamai incredula mentre il mio cervello iniziava a collegare cosa quella assenza avrebbe provocato.

Ryan si fermò e si voltò verso di me, probabilmente aveva notato un certo stupore nel mio tono di voce improvvisamente più alto di qualche nota.

«Ho un'udienza importante a Dillon e...»

«Ma è solo ad un'ora di distanza!» replicai sperando di smuovere in lui della compassione. Non poteva lasciarmi sola, non con Blake. Per due intere notti?!

Sospirò. «Lo so, ma l'udienza è straordinaria. L'hanno fissata domattina alle 7, è un caso molto importante e non posso permettermi di arrivare in ritardo, in più fuori sta nevicando e domani potrei...»

Invisible string    ✔️ - CARTACEOWhere stories live. Discover now