𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓺𝓾𝓪𝓽𝓽𝓸𝓻𝓭𝓲𝓬𝓲

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Cap 14
Era tutto buio, in un'attimo apparvero delle figure ma erano sfocate, non capivo chi fossero, poi una voce risuonò nella stanza "Potter, bene bene" la sua voce "Draco! Dove sei?" Chiesi guardando le figure sfocate davanti a me, una figura si avvicinò a me "Draco eccoti!" Corsi fino da lui e cercai di abbracciarlo ma lui mi scansò con un'espressione disgustata, "Davvero Potter!? Tu pensi che per me sia stato tutto vero? Era ovvio che ti stessi prendendo solo in giro!" Scoppiò a ridere, e sentii il mio cuore spezzarsi, poi un'altra figura gli si affiancò, Hermione... "Herm!" Mi sentivo morire dentro "oh Harry...certo che sei proprio stupido" cominció a ridere anche lei e venne affiancata da altre figure, Pansy, Ron e Blaise di erano aggiunti a lei e stavano ridendo poi Ron iniziò a parlare "come hai potuto pensare che in tutti questi anni noi avessimo potuto anche solo stare dalla tua parte perché volevamo essere tuoi amici? Ma per favore! Era ovvio che lo facevamo per scopo economico!" Tutti scoppiarono a ridere di nuovo... altre figure tutte intorno a me apparvero più nitide, tutti ridevano, mi davano dell'idiota....

Sentii una voce esterna chiamarmi "Harry svegliati! Amore mio svegliati è solo un incubo! Ti prego svegliati!" Aprii gli occhi di scatto e mi ritrovai tutto sudato con le lacrime agli occhi, vidi Draco affianco a me, aveva gli occhi lucidi per la paura, lo abbracciai di scatto ed iniziai a piangere come mai avevo fatto prima "hey piccolo mio...che hai sognato?" Mi chiese sussurrando, io c'ero sempre per lui ed ora voleva sdebitarsi e fare la stessa cosa con me...
Iniziai a raccontargli tutto, di come mi sentissi il cuore in mille pezzi, di come il groppo in gola che mi si era creato non volesse più andare via, di come mi ritrovassi come sott'acqua senza poter respirare mai, di come mi sentissi morire dentro, di come mi sentissi inutile davanti a tutti quegli insulti e tutte quelle brutte parole...
Quando finii di parlare lui mi baciò, un semplice bacio, non era un bacio come gli altri, era un bacio disperato, uno mischiato al salato delle lacrime, un bacio pieno di promesse non dette, un bacio che annullava tutte le sofferenze vissute.
Restammo nel letto a parlare sotto le coperte per almeno un'altra mezz'ora quando ci accorgemmo che erano le 8
"Maledetto Potter! Faremo tardissimo!" Non badai molto alle sue parole perché mentre le diceva si stava infilando i pantaloni ed era rimasto a schiena nuda davanti a me "Oiii mi ascolti! Mettiti quella maledetta camicia! Opp-" nel mentre si era girato ed ora mi guardava fisso, beh ero solo con i pantaloni della divisa e la camicia era ancora aperta, si avvicinò a me a passo lento "non sarà meglio chiudere questa?" Mi tolse le mani dai bottoni ed iniziò ad abbottonarmi la camicia ogni bottone era un bacio, ogni bacio era un sorriso sempre più grande  "nessuno potrà avere mai il tuo sorriso" sussurrai dopo un'altro bacio, lui mi sorrise ancora ed ancora bacio dopo bacio.
Arrivammo all'ora di Pozioni in anticipo di 10 minuti, non c'era nessuno in classe, spinsi Draco contro un banco e lo baciai per poi fargli un succhiotto sul suo collo pallido , poi guardai il mio capolavoro "ecco, ora tutti sapranno che sei mio" gli sussurrai (forse non tanto sussurro), "oh Potty fidati che lo sappiamo già" ci girammo di scatto, Pansy Blaise e tutti gli altri erano ad osservarci divertiti compresi il professor Lumacorno che per alleviare la tensione se ne uscì con "almeno sappiamo già cosa sentono nella loro Amortentia" ci sedemmo tutti ed iniziammo la lezione.
Non appena 30 minuti dopo Draco mi urlava contro di aver sbagliato a mettere la dose degli ingredienti, e che era colpa mia se la pozione era scoppiata "ti giuro non è colpa mia io ho messo tutti gli ingredienti e tutte le dosi giuste! Poi tu dovevi mescolare in senso orario per 10 volte! Invece 'no è in antiorario per 5 volte' poi dai la colpa a me!" Gli gridai contro dopo aver capito il perché la pozione era scoppiata "oh si certo è colpa mia ora,ma non ero io quello che 'Nooo dobbiamo schiacciarlo non tagliarlo' ma per favore" continuammo a bisticciare fino alla fine dell'ora e dopo aver preso a malapena una sufficienza, uscimmo dall'aula e poi ci separammo io per un corridoio lui per un'altro...
Non ci parlammo per tutto il giorno, mi mancava eccome se mi mancava, rientrai nel mio dormitorio ma appena giunto in camera un odore di menta e mela verde mi invase le narici "forse avevi ragione tu..." mi sorrise ed in un secondo le mie labbra erano sulle sue.


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