𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓭𝓸𝓭𝓲𝓬𝓲

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Cap 12

"Perché al posto del mio ripostiglio c'è scritto Malfoy Manor?!" Tutto questo tempo... avevo sempre creduto di aver vissuto con i miei stupidi zii ed in quel momento non avevo più la certezza di nulla. "RISPONDIMI!" urlai piangendo, le mie ginocchia cedettero e caddi sui pavimento gelido...

"Non lo so, Harry credimi non lo so, l'altro giorno ho trovato le lettere e non sapevo che fare così ho scritto a mia madre e...ti prego Harry parlami...ti prego" piangeva anche lui, si avvicinò a me e mi abbracciò "Ho paura" sussurrai tremante, un po per il freddo dei sotterranei un po per la situazione ed i singhiozzi sconnessi che uscivano dalle mie labbra "anche i-io..." mi sussurrò nell'incavo della mia spalla...

Un barbagianni bianco interruppe il momento, Draco andò a prendere la lettera "è arrivata la risposta di mia madre" la sua voce ora era quasi fredda, peró riuscivo a distinguere il tremolio, si avvicinò a me e con le mani tremanti mi porse la lettera e si sedette accanto a me "sarebbe meglio leggerla assieme....vuoi che la legga io?" Mi domandò subito dopo, aveva capito con un solo sguardo che io non ci sarei riuscito.

Iniziò a recitare il testo scritto sulla pergamena:

"cari Draco ed Harry, mi dispiace che voi siate venuti a saperne così, avrei dovuto dirvelo...ma non c'è stato tempo, vi dirò tutto, ma non ora, non così.

Vi aspetto al manor

Narcissa"

Finí di recitare il testo e scoppió a piangere "Draco...Draco, ascoltami amore mio... non piangere ti prego...noi andremo al manor ok? Domani mattina appena svegli, voglio sapere anche io ed ho paura, ho paura di perderti, ma ti prego non piangere" gli presi il viso tra le mani e guardai prima i suoi occhi, erano due pozze argentee dove ci potevi nuotare dentro e perderti per sempre, poi le sue labbra, così sottili, screpolate e rosse per via dei denti che le stringevano strette, mi avvicinai al suo viso, eravamo naso contro naso, il mio respiro che batteva contro il suo, i nostri cuori che acceleravano all'unisono, le nostre mani un tempo tremanti che vagavano per i nostri corpi e le nostre anime che diventavano una sola, ben presto le nostre lingue si stavano rincorrendo e stavano facendo un gioco tutto loro, tra tutto quel casino, tra tutta quella oscurità e quel buio che mi opprimevano la mia luce era lui, ed aveva un nome, Draco Malfoy.

Ci addormentammo cosi, l'uno nelle braccia dell'altro, corpo contro corpo, mentre due anime diventavano una sola.

Quella mattina ci svegliammo quasi nello stesso momento, ancora abbracciati l'uno all'altro "buongiorno..." sussurrai ad un soffio dalle sue labbra "buongiorno.." annullò così le distanze che ci separavano, il suo odore di menta e mela verde mi invase le narici.

Ci preparammo con dei semplici Jeans babbani ed una felpa, uscimmo dal dormitorio serpeverde ed andammo dritti nell'ufficio della Mcgranitt, bussammo ed entrammo "signor Malfoy signor Potter, che sorpresa trovarvi qui, ditemi" l'anziana signora che ci si presentava davanti ci sorrideva dolcemente come poche volte le avevo visto fare, "professoressa...io e Draco vorremmo un permesso per andare a Malfoy Manor... è urgente..." le chiesi con un sussurro "ero stata informata dalla signora Black, certo...ovviamente potrete utilizzare il mio camino se desiderate" rimasimo stupiti di quella risposta positiva, in un cenno di assenso andammo verso il camino e presi la polvere in mano ed entrai dentro ed urlai "MALFOY MANOR!" subito venni catapultato in una camera da letto, il letto matrimoniale verde era al centro della stanza, di lato c'era un armadio a muro, appesi al muro c'erano dei poster di Quidditch ed una scrivania, era la camera di Draco, il diretto interessato uscì dal camino dietro di me, "è camera tua vero?" Gli chiesi poi, lui annuì e poi andò verso un quadro che spostó e si aprì una specie di cassaforte dove dentro c'era un album con delle foto... lo aprì nella prima foto c'era un bimbo biondissimo affiancato da un'altro corvino con gli occhiali... il bambino patinato era Draco... e l'altro ero io... "cosa significa Dray?" Domandai poi guardandolo negli occhi

"È arrivato il momento di rivelarvi tutto ragazzi..." Narcissa Black fece ingresso nella stanza con uno sguardo che non prometteva niente di buono...


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