Capitolo 9 parte 1

32 2 0
                                    

⚠️!ATTENZIONE!⚠️

Siccome oggi sono buona, ecco a voi una scena smut... quindi se non vi piace leggere questo tipo di cose andate a leggere direttamente la parte 2! Godetevelo ;)

Pov Isabel

Iniziammo a rincorrerci lungo i corridoi della caserma. Tutte le persone ci guardavano; io continuavo a ridere e correre, mentre Jamie cercava di prendermi in tutti i modi possibili. La sua risata era così meravigliosa... No, aspetta cosa?! Che mi sta succedendo? Perché sto dicendo queste cose? 

Ero così immersa nei miei pensieri, che ad un certo punto mi fermai e mi ritrovai in una stanza buia; stavo per cercare l'interruttore della luce, quando due mani circondarono i miei fianchi e due labbra carnose si posarono sul mio collo iniziando a lasciare dei baci morbidi. Non riuscii a trattenermi e mi scappò un gemito:"Ah..." Appoggiai la testa sulla spalla di Jamie e ogni tanto suoni proibiti erompevano dalla mia bocca, mentre lui continuava la sua "tortura". All'improvviso sentii due canini affondare nella carne e succhiare la mia pelle:"AH! - gemetti - ...non farlo...d-dopo s-si... v-vede..." riuscii a pronunciare con fatica. Lui si staccò e sussurrò al mio orecchio:"Non preoccuparti tesoro...non si vedrà..." dopodichè mi girò, mi prese in braccio e mi appoggiò sopra ad un tavolo in modo che fossi alla sua altezza. 

Mi prese il mento con tocco delicato e avvicinò il mio viso al suo per poi affondare le sue labbra nelle mie. Era un bacio lento, puro e passionale: con la sua lingua accarezzava le mie labbra, e ogni tanto me le mordeva. Io ero impacciata, era la prima volta che baciavo una persona, e non sapevo proprio come soddisfarlo, così lasciavo fare a lui. Mi staccai per rimprendere fiato, e ci mettemmo a ridere proprio come degli adolescenti. "Ti piace?" mi chiese lui guardandomi negli occhi ed io annui. Un sorriso si formò sul suo viso per poi riprendermi a baciare castamente. In quel momento eravamo un tutt'uno: le nostre lingue saettavano e facevano mille acrobazie l'una sull'altra per perlustrarci ed esplorare la nostra bocca. Io non riuscii a trattenermi e appoggiai le mani sul suo petto, per poi iniziare a sbottonargli la giacca. 

Eravamo così in affanno e vogliosi l'un l'altro, che ci staccammo solo per togliere la mia maglietta, e poi riprendemmo subito. Iniziai a sentire il calore del mio corpo salire, e a desiderare di volerlo sempre di più, come se fosse la cosa piu' urgente ed importante di questo mondo; la mia mente pensava solo a lui mentre ondate di calore invadevano il mio corpo e avevo voglia solo di continuare quel rituale e ad avere sempre di più. Gli tolsi la maglietta e quello che vidi mi lasciò a bocca aperta: aveva sei pacchi di addominali scolpiti, che all'apparenza sembravano accarezzare il suo corpo perfetto, ma in realtà erano duri come l'acciaio. 

Non ebbi il tempo di ammirarli abbastanza, che mi fece distendere sul tavolo e si gettò voglioso sul mio collo, e iniziò a morderlo, per poi passare alla clavicola, al petto, alla pancia, lasciandomi segni qua e là per marchiare il territorio, come se fosse di sua proprietà. Iniziò a leccarmi il basso ventre e gemetti; era una sensazione divina, sembrava di essere in paradiso: con le mani tracciava dei cerchi sulla schiena provocando milioni di brividi, mentre con la lingua lambiva il mio grembo. Notai che mentre faceva tutto ciò, mi guardava in modo provocante e sorrideva, probabilmente pensando che finalmente era riuscito ad ottenere il controllo sulla sua preda preferita. 

Poi però iniziò a modermi e gemetti dal piacere "Sshhh..." sussurrò e mise una mano sopra la mia bocca che continuava a rilasciare suoni poco delicati. Mentre continuava a giocare con la mia pelle, sfilò i miei pantaloni e iniziò a giocherellare con l'orlo degli slip; milioni di farfalle si librarono nel mio stomaco e percepii qualcosa che toccò esattamente il mio cuore: la sua mano. Quando mi guardò, si accorse del mio sguardo stupito e smise di accarezzarmi.

 Mi alzò e mi prese in braccio, mentre io continuavo a perdermi tra le sue pupille nere e azzurre:" Sei la ragazza più bella che abbia mai visto in tutta la mia vita, e ti amerò per sempre, indipendentemente dal mio futuro, dal tuo futuro, dal nostro futuro." Una goccia solitaria percorse la mia guancia, mentre lui me la asciugò con il pollice:"Non piangere, io sarò sempre qui, con te, ok?" disse e io annuii. Le sue mani iniziarono ad accarezzare i miei capelli, mentre io appoggiai la mia testa sulla sua spalla, lasciando le lacrime scorrere lungo il mio viso.   

IsabelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora