Isabel

Capitolo 5

Pov's Isabel

Le sue labbra sfioravano le mie, mentre la mano che era sopra la mia si spostò, e si posò sopra i miei fianchi, stringendomeli dolcemente. Eravamo vicinissimi, i nostri visi stavano per scontrarsi, quando qualcuno bussó alla porta. Ci staccammo subito e lui si mise apposto la giacca, mentre io abbassai lo sguardo arrossendo violentemente e coprendomi con la coperta. Si alzò dalla sedia, si diresse verso la porta e la aprì. 'Non ci posso credere! Quel brutto pezzo di merda ha avuto il coraggio di venire qua?!' il mio sguardo tramutò e divenni rossa dalla rabbia. Salutò l'ufficiale con un cenno del capo e, mentre stava per avvicinarsi, mi alzai dal lettino, anche se con un po' di fatica. Mi avvicinai a lui e gli misi un indice sul suo petto:" Tu..." ero così incazzata che non riuscivo neanche a parlare "Buongiorno Signorina Isabel. Piacere di conoscerla, io sono..." "Si, so chi sei! Il sergente maggiore Jamie Stewart e bla, bla, bla... C'è scritto sopra la tua giacca... Sai, non sono così stupida come tu credi!" " Perspicace la ragazza, eh?!" disse con tono provocatorio 'Ma chi cazzo crede di prendere in giro!' presi il coltellino svizzero che si trovava sopra il comodino ad una velocità assurda e glielo puntai al collo " Non prendermi per il culo, BRUTTO BASTARDO! Altrimenti..." dissi facendolo indietreggiare bruscamente " Altrimenti cosa?!" sussultai a causa del cambiamento del tono della sua voce, roco e profondo" Cosa mi farai?!" si mise a ridere "Non credo che lei abbia il coraggio di farlo, vero?" intanto lui aveva tolto delicatamente dalla mia mano il coltellino e si avvicinava sempre di più fino a farmi sbattere al muro. I nostri visi stavano per toccarsi, mentre il suo fiato caldo accarezzava dolcemente il mio collo, provocandomi numerosi brividi. Si avvicinò al mio orecchio lentamente:" La prego di stare attenta signorina, potrebbe cadere un giorno" quando mi guardò lo fulminai " Allora, evidentemente, non sa ancora con chi ha a che fare, o sbaglio?" sul suo viso si formò un sorriso sornione che mise in mostra i suoi denti bianchi e luccicanti
"Quando si sarà ripresa, la aspetterò volentieri al reparto d'armi" rimasi sorpresa; mai nessuno fino a d'ora mi aveva dato il consenso per entrare in un qualsiasi reparto d'armi, è sempre stato un mio sogno. Mi ripresi all'istante, e mi avvicinai sempre di più fino a quando le nostre labbra si sfioravano "Ohhh, io so tutto di tutti, io so chi sei" feci un sorriso malizioso " Perspicace il ragazzo, eh?" dissi cercando di imitare la sua voce. Lui si mise a ridere " Spiritosa la ragazza, eh?" ci fissammo per dei secondi interminabili " Ho l'impressione che io e te saremo grandi nemici, o sbaglio signor Sergente maggiore Jamie Stewart?" lui rimase un po' sorpreso dalla mia reazione, ma si riprese velocemente per poi dirmi con tono di sfida " Lo spero anche io, signorina Isabel" intanto vidi con la coda dell'occhio che l'ufficiale lanciava alcune occhiatacce a Jamie ' Ma che cosa gli prende?' pensai. Il Sergente si allontanò e uscì dalla stanza salutando l'ufficiale con un cenno del capo. Ma mentre stava per chiudere la porta, Jamie mi fece l'occhiolino. Io arrossii e mi voltai dirigendomi verso il letto, per non essere vista da nessuno. Stavo per rimboccarmi le coperte, quando una mano mi fermò:" Lascia fare a me" disse una voce calma e sensuale. Appoggiai la mia testa sul cuscino, mentre lui mi ricopriva con una delicatezza immane. Venni colta alla sprovvista quando senti qualcosa di morbido sulla mia fronte: mi aveva dato un bacio!! Rimasi paralizzata con una faccia da stupida mentre lui accarezzava un'ultima volta la mia testa dicendomi "Riposa, Isabel" e guardandomi con occhi dolci. Si diresse verso la porta e mi guardó io arrossii, mentre i suoi occhi mi scrutavano come se fosse la prima volta. Dopodiché chiuse la porta facendo attenzione a non fare alcun rumore. Guardai il soffitto ' Perché la vita deve essere così ingiusta!!' pensai e mi riaddormentai con una sola cosa in testa: chi scegliere tra i due?