Capitolo 11- Discorsi impacciati e sigarette

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"Beh cosa dire" iniziò Niall leggermente agitato prendendo il microfono in mano. "Sono molto felice di come stia procedendo questo anno lavorativo"

"Puoi dirlo forte amico" urlò Louis battendo le mani, gli altri colleghi lo applaudirono un po' per alleviare la tensione che provava il loro capo.

Niall sorrise abbassando lo sguardo. "Grazie Tomlinson" mormorò divertito. "Ormai stiamo tenendo testa ai più grandi studi legali di Londra e dell'Inghilterra, e sono enormemente fiero di poter collaborare con dipendenti come voi davvero. Con il duro lavoro e al vostro aiuto, e anche con qualche soldo in tasca, ho potuto dimostrare che anche una piccola impresa può arrivare ad alti livelli, perciò vi auguro un buon anno qui alla Horan" alzò un bicchiere di Chamagne.

Alcuni applaudirono, altri gli urlarono qualcosa come dei "grazie", non ricordo molto bene perché la testa, dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino, iniziò a girarmi.

"Gran discorso amico" Louis lo accolse con un sorriso amichevole che Niall ricambiò un po' in imbarazzo.

"Con il nuovo anno ci sarà anche un aumento di stipendio?" Domandò Harry facendo una faccia da ebete, il capo si aggiustò la cravatta prima di rispondere.

"Styles credo che il tuo stipendio sia già adeguatamente retribuito per le poche ore in cui ti concentri in ufficio" disse serio per poi abbozzare un sorriso che fece ridere gli altri.

"Ah Niall" Harry lo affiancò prendendogli la spalla. "Ricordo ancora il nostro primo caso, senza di me lo studio non ci sarebbe lo sai"

Niall scosse la testa divertito, lo guardai sorridendo, se avessi potuto avrei riso come una scema. Il biondo alzò lo sguardo incontrando il mio.

"Spero tu ti divertirai con noi Megan" alzò un angolo della bocca per poi sparire tra gli altri invitati che si complimentavano con lui per il lavoro svolto.

Improvvisamente sentii mancarmi l'aria, forse per l'alcol o l'atmosfera leggermente affollata.

"Tutto bene?" Mi affiancò Eleanor leggermente preoccupata, scossi la testa lentamente. "Forse è meglio se usciamo un po'"

Mi prese la mano conducendomi fino all'ingresso sul retro dove alcuni dipendenti dell'hotel stavano fumando prendendosi un attimo di pausa dal buffet organizzato.

"Potresti portarmi un bicchiere d'acqua?" Chiese gentilmente la ragazza al mio fianco con tono dolce, il ragazzo a cui era rivolta la domanda annuì velocemente sparendo nella cucina vicina.

"Oh diamine" sospirò Eleanor estraendo il cellulare dalla borsetta dorata. "È un mio cliente, ti dispiace se..."

"Figurati, rispondi pure" sorrisi debolmente sedendomi su una sedia accanto ad un tavolino malandato.

"Arrivo subito" corse dentro l'hotel, facendo un rumore apparentemente fastidioso con gli alti tacchi delle scarpe.

Appoggiai la testa sul braccio massaggiandomi una tempia con una mano.

"Ecco a te l'acqua" una voce familiare mi fece sollevare dolorosamente il capo.

"Signor Horan" mi raddrizzai sulla sedia assumendo una posizione più educata.

"Stai bene Megan?" Chiese con aria apparentemente distaccata, anche se qualcosa nel suo sguardo sembrava voler dire esattamente il contrario.

"Oh sì, ho solo un po' di mal di testa" mi morsi il labbro inferiore leggermente in imbarazzo, lui mi studiò per qualche istante prima di continuare a parlare.

"Perché hai rifiutato il mio invito?" Mi guardava intensamente senza permettermi di pensare, penso lo facesse apposta. Estrasse dalla tasca della giacca un pacchetto di Marlboro, prendendo poi una sigaretta e tenendola ferma tra le labbra.

"Ho molto da studiare..." gli risposi, ripentendo le parole con cui lo avevo già rifiutato. Per un attimo mi sembrò triste, ma si ricompose subito; accese la sigaretta aspirando con velocità.

"Neanche da poter prendere un drink con me?" Piegò la testa di lato rilasciando il fumo, tossii.

In quel momento arrivò Eleanor, seguita dal resto dei ragazzi, Niall schizzò in piedi allontanandosi di qualche passo.

"Ehi Meg, ti senti meglio?" Domandò guardando il bicchiere sul tavolo, ancora pieno.

"Sì" mentii.

"Perfetto, fra poco io Louis e gli altri andiamo nella nuova discoteca a qualche isolato da qui, vuoi venire con noi?" Mi chiese allora, tenendo per mano il suo ragazzo.

"Oh" sbattei le palpebre velocemente, un paio di volte per mettere a fuoco le loro immagini. "Penso che andrò a dormire, è abbastanza tardi"

Harry, che stava ascoltando la conversazione, scoppiò a ridere. "Pivella davvero vai a dormire alle dieci e mezza?" Storse il naso. Niall mi lanciò uno sguardo cupo, lasciandomi con i suoi dipendenti senza dire una parola, nessuno sembrò notarlo.

Rimasi in silenzio finché Lily non mi difese. "Harry, lo sai che a volte sei la persona più irritante che conosca?"

"Tu mi adori per questo" le fece l'occhiolino abbracciandola, lei alzò gli occhi al cielo sbuffando leggermente.

The lawyer [n.h.] (#Wattys2015)Where stories live. Discover now