Capitolo 3- Consigli sinceri e stampante

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"Questa è la sala stampa, se c'è qualcosa che non funziona chiama Bob, dell'ufficio 15, è un mago delle stampanti" ridacchiò Louis mentre mi mostrava tutti gli uffici e le stanze in cui lavoravano.

"Bob del 15" ripetei cercando di ricordarmi più informazioni possibili. Lo seguii mentre percorreva un corridoio dove si affacciavano porte scure che si aprivano in ambienti quasi isolati, probabilmente quella era la parte dove non c'erano uffici, pertanto meno frequentata.

"Qui ci sono la macchina per il caffè e il distributore di alimenti" mi disse quando arrivammo in una stanza con numerosi tavoli. "Durante la pausa pranzo qui diventa un putiferio"

"Quindi è meglio non venirci durante quell'ora?" Domandai interessata.

"Esatto cerca di arrivare un po' prima..." si interruppe sorridendo. "Vedo che impari in fretta piccola Hall" aggiunse Louis mettendomi un braccio intorno alle spalle.

"Sai di solito non lo dico ai pivelli, ma tu mi piaci..." si interruppe guardandosi intorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno nelle vicinanze. "Puoi ingannare il distributore premendo il tasto 11, scenderà quello che hai deciso di prendere senza pagare"

"Ma..." dissi sconcertata.

"Se non ci credi stai a vedere" ridacchiò premendo il tasto 11 prima di selezionare della patatine, con il numero 40. Il sacchetto colorato scivolò giù rapidamente permettendo a Louis di prenderlo senza il bisogno di averci messo delle monete.

"Vedi?" Mi fece l'occhiolino.

"Tomlinson hai già rivelato i trucchi alla nostra pivella?" Harry arrivò insieme ad una ragazza castana che si avvicinò a Louis baciandolo.

"Mi sta simpatica" si giustificò Louis sbuffando. "Megan, lei è Eleanor, la mia ragazza" lei mi sorrise stringendomi la mano.

"È un piacere conoscerti Megan" disse entusiasta, ricambiai il sorriso.

"El non fare la leccaculo" ridacchiò Harry preparandosi del caffè, lei sospirò infastidita.

"Harry, quando capirai che non siamo tutti opportunisti come te?" Si difese la mora avvicinandosi di più a Louis che la stringeva con affetto. Harry rimase in silenzio, Eleanor l'aveva colpito ed affondato.

"Gli hai chiuso la bocca piccola, ben fatto" si complimentò Louis prima di baciarla ancora, Harry face una smorfia superando la coppietta.

"Pivella avanti, vieni con me" disse prima di lasciare la stanza, capii che Louis e la sua ragazza non si sarebbero staccati molto velocemente. Corsi verso Harry cercando di tenere il suo passo frettoloso.

"Scommetto che ti avrà già fatto vedere la sala stampa, inizia sempre il tour così" mimò le virgolette, con le dita, sulla parola tour prima di prendere un sorso del suo caffè.

"Mi ha anche avvisato su Bob" aggiusi orgogliosa di essermi ricordata il suo nome, il riccio scosse la testa con un piccolo sorriso.

"Il vecchio Louis non sbaglia un colpo, ma ora permettimi di farti fare un giro alla Styles" mi prese il polso obbligandomi ad andare più veloce, mi riportò nel reparto degli uffici, che sembrava essersi animato di più.

"Louis ed Eleanor lavorano lì, gestiscono i casi sui minori insieme a Jake" indicò un ufficio con tre scrivanie, due vuote mentre una occupata da un ragazzo biondo occupato a scrivere qualcosa al computer.

"Lì ci sono Liam e Perrie, loro si occupano di gestire la parte amministrativa dello studio, contabilità e cose simili" continuò riferendosi ai due ragazzi in un ufficio leggermente più piccolo del precedente.

"Qui invece ci sono Zayn, Danielle e Lily" si appoggiò allo stipite della porta di vetro guardando soprattutto una ragazza mora. "Loro si occupano di casi di divorzio, testamenti e affidamento di beni, forse è la parte più noiosa" abbassò la voce sull'ultima frase, ma una ragazza alzò lo sguardo spazientita facendogli capire che aveva sentito tutto.

"Ti ho sentito Styles" sbuffò la riccia, l'altra ridacchiò leggermente.

"Danielle lascia perdere, Harry è una causa persa" intervenne senza staccare gli occhi dal documento che stava leggendo.

"Lily così mi ferisci" disse Harry facendo finta di essere addolorato.

"Sparisci Styles" sibilò Lily senza guardarlo, Harry scoppiò a ridere portando anche l'altro ragazzo moro a ridacchiare.

"Ora sai come ci si sente a lavorare con due donne..." ridacchiò il moro, Danielle e Lily lo guardarono riducendo gli occhi a due fessure. "Zayn pagherai le conseguenze di quanto hai appena detto" disse una delle due. Harry mi trascinò fuori dal loro ufficio ancora sorridente.

"Le piaccio" esordì sicuro, lo guardai senza capire a cosa si riferisse. "A Lily intendo" aggiunse capendo la mia confusione.

"Oh" dissi semplicemente. Harry si fermò in centro alla sala dove lavoravano altre perone abbassando un po' la voce per non disturbarli. Avevo l'impressione che non mi avrebbe presentato tutti, forse quelli che avevo conosciuto, erano i più simpatici.

"Il tour sta per finire, ho riservato il meglio per ultimo, pronta per il gran finale?" Chiese elettrizzato.

"Non aspetto altro" risposi sarcastica, lui arricciò il naso.

"Così mi demoralizzi" protestò prima di ridacchiare. "Sai pivella potevi sembrare anche simpatica" continuò a ridere facendomi l'occhiolino.

The lawyer [n.h.] (#Wattys2015)Where stories live. Discover now