Capitolo 25- Prime emozioni

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"Si può?" Bussò Eleanor alla mia porta, sorrisi ampiamente invitandola ad entrare, mi guardò leggermente confusa con una sguardo divertito ma allo stesso tempo di rimprovero.

"Perché quel sorriso enorme?" Mi domandò incrociando le braccia al petto, corrugai la fronte leggermente infastidita.

"Che sorriso?" Ribattei premendo le labbra in una linea, trattenendo le risate. Eleanor si avvicinò di più sedendosi sulla mia scrivania senza staccare i suoi occhi scuri dai miei.

"Eddai, ci conosceremo solo da qualche settimana, ma si vede che sei felice, lo riconoscerebbe anche un estraneo..." ridacchiò mordendosi leggermente il labbro, come se si stesse trattenendo ad aggiungere altro. Piegai leggermente la testa decidendomi a parlare, dopotutto era la ragazza con cui avevo legato di più qui allo studio.

"Da oggi sono ufficialmente una dipendente del vostro studio legale, lavoro qui e sono un avvocato" le annunciai felice, lei mi guardò leggermente delusa, come se non si aspettasse le mie parole, ma poi la sua espressione mutò completamente, facendo spazio ad un sorriso sincero.

"È davvero fantastico Meg" questa volte si morse il labbro con prepotenza. "Ma..." quelle due lettere abbandonarono le sue labbra carnose in un soffio, senza costituire una vera e propria frase.

"Ma?" La incoraggiai a continuare aggrottando le sopracciglia, lei scosse la testa velocemente avvicinandosi più a me.

"Oh niente, sono così felice per te" continuò abbracciandomi un po' impacciatamente, probabilmente non era nei suoi piani dimostrarmi un certo affetto, ma apprezzai comunque il suo gesto.

"Ora vado, ci vediamo durante la pausa pranzo Hall" sorrise ampiamente prima di lasciare il mio studio e sedersi alla sua scrivania, rispondendo velocemente al telefono.

Ammiravo molto Eleanor, sembrava sempre così sicura di sé ed era estremamente elegante e posata, delle caratteristiche che, per quanto mi potessi sforzare, non avrebbero mai potuto fare parte di me. Io ero una ragazza decisa, dai gusti ancora molto giovanili- da liceale- ed ero caratterizzata principalmente da una grande voglia di divertirsi e imparare nuove cose, come tutti gli studenti del college.

"Signorina Hall?" Una delle due segretarie, quella che sembrava apparentemente più vecchia, fece il suo ingresso nel mio ufficio, proprio come Eleanor aveva fatto pochi minuti prima.

"Si?" Chiesi osservando la grande scatola che teneva tra le mani e che, molto probabilmente, doveva contenere del nuovo materiale per me.

"L'ufficio del signor Harvey mi ha mandato questi due casi per lei, se ha qualche problema, o non capisce qualcosa, può chiedere direttamente a lui" mi informò, appoggiando, con un po' troppa velocità, lo scatolone, che fece uscire qualche pezzo di carta.

"Oh che sbadata, mi scusi..." Si affrettò a dire raccogliendo ciò che aveva fatto cadere, mi limitai ad osservare i suoi movimenti, non avendo avuto il tempo di fermarla per poterla aiutare.

"Ecco a lei" poggiò sul tavolo i fogli e, con un gesto teatrale della mano, si spostò un ciuffo di capelli che le era finito sugli occhi, cercando di sistemarlo nella coda ordinata che teneva ferma la sua chioma riccia. "Buona giornata signorina Hall" fece una smorfia che mi lasciò leggermente spiazzata.

"Arrivederci..." la salutai con un finto sorriso. Ero davvero elettrizzata di iniziare questi due nuovi casi, ma allo stesso tempo preoccupata, se non li avessi vinti? Magari il primo si era dimostrato solo una caso di grande fortuna.

Sbuffai però, leggermente, quando vidi la mole di lavoro che avevo da svolgere, due casi in due mesi erano sicuramente molto, troppo forse per una "novellina".

Spostai sbadatamente lo sguardo davanti a me notando la porta dell'ufficio di Niall ancora chiusa. Erano quasi le undici e non lo avevo ancora visto uscire, la mia attenzione fu poi catturata da un mormorio generale che mi fece rendere conto del fatto che c'era ancora Jack Bower, il carcerato che Niall rappresentava.

Indossava sempre la stessa tuta arancione, ma i suoi capelli erano cresciuto molto, come la barba che ora ricopriva buona parte del viso grottesco. Notai Niall che scambiava le ultime parole con lui, mentre Harry e Louis discutevano con le guardie di sicurezza di Bower. Abbassai subito lo sguardo quando Niall si voltò verso il mio ufficio, non appena gli altri se ne furono andati. Sembrò avanzare molto velocemente perché dopo alcuni secondi fu davanti al mio ufficio.

"Ehi Megan" sorrise ampiamente venendo verso la mia scrivania ordinata, ricambiai il sorriso con un leggero imbarazzo, dovuto dai ricordi del nostro bacio, del giorno precedente, che riaffioravano nella mia mente.

"Ciao Niall" mormorai posando sulla scrivania un foglio che stavo leggendo e mordicchiando leggermente il tappo della mia penna preferita, era un'abitudine che purtroppo non avevo mai abbandonato, e che mi portavo avanti dalle elementari.

Sorrise ancora, cercando di nascondere il suo crescente imbarazzo in tutti i modi possibili, ma senza un buon risultato. I nostri sguardi erano incatenati ma le nostre bocche rimanevano serrate, nessuno sapeva cosa dire.

Niall's Pov

La guardavo da quasi un minuto, dico quasi perché avevo perso la cognizione del tempo, perdendomi nei suoi occhi chiari. Avrei voluto dirle un sacco di cose- fare un sacco di cose- ma mi sentivo pietrificato alla sola idea di rovinare qualcosa. Eravamo sospesi sopra ad un filo, ogni movimento ci avrebbe fatto cadere in un baratro buio...

Megan mi osservava con un velo di curiosità, probabilmente stava aspettando una mia parola, un qualcosa per iniziare un qualsiasi discorso, ma la mia mente era vuota, l'unica cosa che percepivo visivamente, e alla quale riuscivo a pensare, era lei, possibile? Mi stavo innamorando?

Non avrei saputo rispondere, non ero mai stato innamorato e sicuramente dopo un mese, non potevo dire di esserlo. Ma c'era un numero crescente di eventi, piccole cose, che mi facevano pensare in questo modo...

Non mi era mai capitato di sognare una ragazza, per esempio; di solito le mie notti erano caratterizzate da feste ed incontri, e poi da lunghi sogni, principalmente incubi. Ultimamente, mentre dormivo, pensavo solo al momento difficile che stavo attraversando, ai problemi che avevo avuto, a Zayn, allo studio da mandare avanti...

Ma straordinariamente, proprio la notte prima, avevo visto il suo viso candido e quelle labbra rosee, le labbra che avevo potuto sfiorare soltanto una volta. Possibile che desiderassi un altro suo bacio più di altra cosa al mondo? Era possibile non riuscire a togliermela dalla mente?

Quel momento così intimo ed intenso, sembrò però dissolversi- scoppiare come una bolla di sapone- quando una voce femminile, fin troppo familiare, mi riportò alla realtà, rovinando tutto.

"Tesoro?" Jessica pronunciò quella parola fastidiosamente, Megan abbassò lo sguardo arrossendo, come se fosse stata beccata a fare qualcosa di sbagliato, le sorrisi anche se sapevo benissimo non potesse vederlo.

"Niall?" Mi voltai verso la mora che mi attendeva alle mie spalle, appena incontrai il suo sguardo, le sue labbra rosse corallo si piegarono in un ghigno.

The lawyer [n.h.] (#Wattys2015)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora