Capitolo 32- Festa in maschera e ragazzo misterioso

5.9K 549 36
                                    

"Una maschera a volte dice più di un volto" (Oscar Wilde)

"Harry Styles e Megan Hall" sorrise il riccio non appena arrivò davanti ad uno dei buttafuori posti davanti all'ingresso della villa. La strada che ci aveva condotto in quel posto era una di quelle tipiche vie della campagna inglese ma, proprio in occasione di questa importante festa, era stata molto trafficata fino dall'uscita di Londra. C'erano infatti numerose persone che speravano di entrare pur non avendo l'invito ma sperando nella bontà degli uomini della sicurezza.

"Si eccovi" acconsentì l'uomo palestrato davanti a noi senza scomporsi affatto, tolse la cordicella rossa che ci separava della porta e ci lasciò passare. Harry appoggiò la mano sulla mia schiena conducendomi all'interno.

Subito la mia attenzione fu attirata dalla bellezza dei mobili e dell'arredamento dell'enorme sala, i soffitti erano affrescati con disegni di angeli in un cielo azzurro e limpido, numerosi erano gli specchi- chiaramente ottocenteschi- decorati con ghirigori dorati e pietre colorate, c'erano poi dei mobili più antichi in legno scuro che si alternavano a divani moderni bianchi o a tavolini dove molte persone erano già intente a mangiare stuzzichini del ricco buffet. Rialzato rispetto al resto della sala, si trovava la console del dj, posta nel centro di due ampie scalinate che portavano al piano superiore.

"Ti piace qui?" Mi domandò Harry avvicinandosi al mio orecchio per poter farsi sentire in mezzo a tutta quella confusione. Annuii distrattamente ancora incantata dalla bellezza del posto.

Ero riuscita a convincere Harry ad indossare un costume da angelo, infatti aveva due grandi ali bianche ed era vestito di bianco, in netta contrapposizione con la sua pelle abbronzata e i suoi capelli abbastanza scuri. Io, invece- su suo consiglio- avevo indossato un vestito da diavolo, uno stretto tubino nero con del pizzo sulla scollatura sul davanti e sulla schiena e un cerchiello con due piccole corna, poco visibili dai miei capelli cotonati.

Tutto sommato eravamo una bella coppia.

"Chi è l'organizzatore di tutto?" Chiesi incuriosita mentre cercavo di individuare qualcuno che potessi conoscere. Non potevo credere che qualcuno potesse abitare davvero in quella casa.

"Mm" mormorò il riccio abbassando il bicchiere da cui stava bevendo qualche alcolico. "Dei nostri amici, quello che ci ha messo più soldi, in realtà, è Niall, ma lui odia prendersi tutto il merito, per quello basta Jessica" ridacchiò guardando un punto indefinito oltre alle mie spalle. Harry aveva appena disegnato Niall come un ragazzo così modesto, ma facevo difficoltà a credergli, a me era sembrato un tipo molto sicuro di sé e delle sue capacità.

Alzai lo sguardo ancora una volta sul ragazzo riccio di fronte a me e solo allora mi resi conto che doveva aver visto qualcuno che conosceva, perché sorrise in modo particolare in una direzione. Spostai l'attenzione su quella persone e riconobbi subito il volto simpatico di Lily e la sua folta chioma mora. Indossava un vestito bianco molto semplice e teneva sulla testa una coroncina di fiori- probabilmente doveva rappresentare una dea greca.

"Ti dispiace se..." iniziò Harry schiarendosi goffamente la voce ancora del tutto ipnotizzato dalla bellezza dell'amica. Alzai scherzosamente gli occhi al cielo, invitandolo a raggiungerla con un gesto del capo.

"Oh grazie Meg, torno subito" ridacchiò sparendo in mezzo alla folla di persone, chissà perché avevo la netta sensazione che non ci avrebbe messo poi così poco a tornare.

Con un sorriso da ebete stampato sul volto mi avvicinai alla zona bar che avevano allestito e mi sedetti su uno sgabello aspettando che il barman mi notasse e potesse prendere la mia ordinazione. Giocherellai per un po' con una mia ciocca di capelli prima che arrivasse il ragazzo chiedendomi cosa desiderassi.

"Uhm un Long Island con poco ghiaccio" precisai con un sorriso forzato, odiavo il fatto che la maggior parte delle volte il drink fosse costituito dal settanta percento di ghiaccio.

"Arriva subito" ricambiò educatamente il gesto prendendo delle bottiglie e iniziando a mischiare i vari alcolici. La velocità con cui lavorava era sorprendente, avevo sempre adorato guardare il modo in cui riuscivano a preparare così tanti bicchieri in poco tempo.

"Posso?" Una voce maschile mi riportò alla realtà facendomi voltare sulla mia destra. Un ragazzo moro mi sorrise semplicemente aspettando che acconsentissi perché si potesse sedere al mio fianco, annuì distrattamente non volendo sembrare troppo interessata. Aveva i classici lineamenti mediterranei- doveva essere italiano o al massimo spagnolo-, folti capelli scuri, occhi color dell'ebano e un sorriso affascinante, indossava una maschera nera che gli copriva una piccola porzione di viso.

"Sei Megan Hall?" Domandò al mio orecchio; il tono che utilizzò mi fece venire un brivido sulla schiena e il suo respiro caldo sul mio collo mi provocò la pelle d'oca. Riportai l'attenzione su di lui osservandolo meglio, i suoi lineamenti mi erano totalmente sconosciuti, e avevo comunque l'impressione che anche per lui fosse la prima volta in cui mi vedeva.

"Ci conosciamo?" Chiesi senza aspettarmi una risposta affermativa, sul suo viso giovane apparve un ghigno che mascherò portandosi la mano davanti alla bocca circondata da una barba nera ben curata.

"Suppongo sia un sì allora..." abbassò lo sguardo guardando con precisione il barista mentre appoggiava il drink davanti a me. Non mi resi conto che lo stavo ancora guardando se non quando lui voltò di scatto la testa nella mia direzione.

"Sai dove posso trovare Niall Horan?" Mi pose una nuova domanda, forse quella che mi fece ghiacciare di più il sangue nelle vene. Una parte di me avrebbe voluto scappare al più presto, ma ero completamente ferma senza che potessi riuscire a muovermi.

"Non...non lo conosco" mentii spostando lo sguardo sul bicchiere pieno di alcool prendendo la cannuccia nera tra i denti e prendendo un lungo sorso del drink.

"Oh sì cara Megan, tu lo conosci eccome" ridacchiò prendendo una ciocca dei miei capelli e avvolgendola intorno alle sue dita che puzzavano di tabacco.

"Cosa vuoi da lui?" Improvvisamente fui presa da un maggior coraggio e riuscii a fare una domanda. Lui scrutò nei miei occhi una risposta prima di alzarsi e scendere dallo sgabello.

"Tu di loro che noi li stiamo aspettando, e non manca poco prima che li troveremo tutti quanti" ringhiò duro vicino al mio volto prima di girarsi ed andarsene.

Rimasi con la bocca leggermente aperta continuando a fissare il vuoto per i successivi secondi. Perché aveva usato il plurale, chi stava cercando oltre a Niall e chi era quel "noi"? Possibile che Niall si fosse cacciato in un bel guaio che avrebbe potuto mettere a rischio la sua incolumità? Molte domande mi ronzavano nella mente, tutte senza una risposta, ma la principale mi preoccupava di più, chi era quell'uomo?

"Pivella, che c'è? Sembra che tu abbia visto un fantasma..." Rise Harry prendendo il posto del precedente ragazzo prima di ordinare un drink. Lo guardai preoccupata, lui era inconsapevole del fatto che fosse in estremo pericolo.

Scusate per il ritardo e per il breve capitolo ma sono stata molto impegnata negli ultimi giorni ma adesso che è finita la scuola avrò un sacco di tempo libero e spero di poter aggiornare più spesso 😏😏
Buona estate a tutte, divertitevi

Ps: qualche giorno fa ho visto il Pagante 😍😍😍

The lawyer [n.h.] (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora