Capitolo 36- Fuga e amico ritrovato

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Niall's Pov

Il suo tono di voce deluso e triste continuava a rimbombarmi in testa, incessantemente senza che ci fosse niente che riuscisse a fermalo. Era come un disco che continuava imperterrito la sua riproduzione...

Avevo deciso di lasciarla andare, la amavo davvero e avevo paura per lei, non volevo le accadesse qualcosa a causa mia. Non volevo che ci rimettesse per la mia sproporzionata stupidità. Lei meritava qualcuno in grado di darle ciò che stava cercando, non un ragazzino pieno di guai, lei aveva bisogno di un uomo.

L'unica cosa a cui riuscivo a pensare è che forse era vero che esisteva il Fato, un'entità soprannaturale che decideva prematuramente la nostra vita, una vita alla quale purtroppo non potevamo sottrarci direttamente; forse era sempre stato destino che io e lei non potessimo stare insieme. Ed il destino quindi era inevitabile, purtroppo, ma quello stesso destino poteva andare a farsi fottere, io desideravo Megan con tutto me stesso, e l'avrei avuta, in un modo o nell'altro, avrei potuto aspettare cent'anni ma me la sarei ripresa ad ogni costo, solo non in quel momento.

Dio solo sa quanto io mi stessi odiando in quel momento, mi disprezzavo davvero profondamente, con tutto me stesso e con ogni più piccola parte di me. Ammetto che sarebbe potuto risultare abbastanza melodrammatico, o esagerato, ma era più raccapricciante il fatto che le avessi detto davvero cose così false e cattive. Come avevo potuto mentirle così spudoratamente?

Finalmente lei sembrava aver ammesso i suoi sentimenti nei miei confronti ed io l'avevo rifiutata in maniera così meschina e schietta. Che cazzo mi aveva detto il cervello in quel momento? Avrei voluto baciarla almeno un'ultima volta, perché, per quanto stupido potesse sembrare, mi pareva quasi di sentire ancora il suo sapore dolce sulla mia lingua. Ma probabilmente era la tristezza, che avevo dentro di me, che alterava i miei sensi.

Premetti con più forza il piede sull'acceleratore, superando un grosso tir che stava trasportando una grande quantità di pomodori di un rosso esageratemente intenso.

Mi era sempre piaciuto il rosso, è un colore così forte e vivace, un colore che, nonostante abbia relativamente l'energia più bassa, provochi invece i sentimenti più forti: l'amore, la passione, anche l'odio e l'aggressività. È incredibile di come una cosa così apparentemente debole, racchiuda invece in sé un tale carico di emozioni.

Scacciai via i miei pensieri tornando a concentrarmi sulla strada che stavo percorrendo. Stavo guidando da circa una ventina di minuti ma in realtà non mi ero ancora allontanato molto dal centro di Londra. Le strade erano molto trafficate, ma era come se ci fosse una forza ignota che mi facesse rimanere ancorato a lei.

Avevo programmato quel momento da un po', così, qualche tempo prima, avevo sistemato nella mia cabriolet rossa d'epoca- appartenuta in origine a mio nonno- una valigia con alcuni vestiti, giusto lo stretto indispensabile dato che avevo deciso di fare visita a Zayn.

Ero elettrizzato all'idea di rivederlo, ma anche leggermente impaurito, forse non era neanche come lo ricordavo, forse Michael gli aveva detto o fatto qualcosa, bisognava aspettarsi davvero tutto da quel tipo di persona. Qualche minuto dopo, trascorso ad imprecare contro una coppia di vecchietti che guidava ad una velocità inferiore rispetto al limite, mi ritrovai nel quartiere di Camden Town- forse il mio preferito.

Era diverso dagli altri, sembrava racchiudere in sé molte più culture, era più particolare e non ti potevi sorprendere di trovare ragazzi pieni di piercing con i capelli fluorescenti o negozi e bancarelle che vendevano vestiti alternativi o biancheria intima con le borchie.

Parcheggiai la macchina sotto un palazzo bianco a tre o quattro piani, con la copertura della vernice talmente tanto sbiadita e rovinata dalle frequenti precipitazioni atmosferiche, che lasciava intravedere i mattoni o le condutture dell'acqua. Suonai il campanello che indicava il cognome Malik, senza soffermarmi troppo su un gruppo di tre ragazzi che stavano fumando- qualcosa ritenuto sicuramente illegale- mentre mi fissavano assiduamente.

The lawyer [n.h.] (#Wattys2015)Where stories live. Discover now