Capitolo nove - cosa non sei ...

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La cena va un po' per le lunghe e ci siamo molto divertiti.

Ozge è una persona simpaticissima, ama viaggiare e la musica. Assomiglia molto a me come interessi e penso che mi troverò bene i prossimi mesi con lei.

Can invece sembra molto simpatico, più lo conosco e più mi sembra "la mia persona".

"la mia persona" è un poi quella che Meredith Grey cerca in Cristina Yang, quella persona sui piangere e ridere con la tequila in mano. Quella persona di cui ti puoi innamorare ma allo stesso tempo odiare, quella che non servono le parole perché già ti legge con lo sguardo.

Can ti ascolta, ti parla guardandoti negli occhi, sa quando è ora di cambiare argomento e soprattutto ti fa sentire viva. Ogni suo gesto viene fatto con il cuore, dalla spesa portata prima di questa cena ai passaggi non richiesti per tornare a casa. Can ti fa sentire a proprio agio in ogni situazione ed è questo che ammiro di lui.

Ozge deve andare verso casa all'una, il ristorante sta chiudendo.

Can si offre di portarmi a casa e saliamo sulla sua fuoristrada rossa, pronta per farmi svolazzare i capelli per le vie di Istanbul.

<<ti sei divertita?>> chiede

<<si molto. Grazie della serata>> rispondo

<<mi fa piacere. Grazie a te>> e continua <<e quindi hai detto che sei impegnata...>>

Io sorrido, pensando al fatto che si sia ricordato di questa piccolezza tirata fuori da un discorso con Ozge e rispondo:

<< Mi sono stancata di essere sempre quella che viene usata da tutti e gli si scrive solo per necessità. Era tre giorni che Matteo mi evitava e non mi rispondeva, tempo di litigare sui social sotto i post dei politici italiani allora si. Per questo ho chiuso e vorrei non parlarne, almeno per ora.>>

<< scusami se mi sono intromesso>> dice

<<ma no figurati, come potevi saperlo? Sto bene.>>

La macchina si parcheggia davanti alla porta d'entrata dell'hotel e Can si offre di accompagnarmi fino alla porta della stanza. Sorrido nuovamente a questa cosa tenera.

Forse mi sta iniziando a piacere.

"Sara smettila! È grande e sicuramente non è ricambiato, a casa avrà qualcuno che lo aspetta e non puoi ! Devi vederti questa esperienza senza lasciarti guidare dal cuore, sei qui per lavoro e non per crearti la tua storiella in Turchia!!!" Questo mi dice il cervello nel mentre che salgo le scale.

<<senti Sara io ti devo dire una cosa.

Non riesco a non fare finta di nulla, penso sia evidente un mio interesse nei tuoi confronti>> inizia a spiegare ..

<<zitto, entra ma non parliamone più>> lo interrompo e lo faccio salire in stanza.

Cosa non sei...

Piedi per terra e testa nel cielo / CAN YAMANWhere stories live. Discover now