23. In taverna

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– Va bene, come vuoi.

– C'è un menù da qualche parte qui? – chiese lei.

– Ja.

Dicendo ciò aprii il ridottissimo cassetto a scomparsa collocato sotto il piano del tavolo. Da lì presi la tavoletta di legno con su agganciato il foglio del menù e la porsi ad Hako, che sembrò aver scrutato la scena con sospetto.

– I menù sono in uno scomparto sotto il tavolo? Davvero?

– Sì, perché? – iniziai a capire come, venendo da due culture molto lontane, avessimo abitudini e usanze diverse, – Da te invece i menù li attaccano con delle pinzette su dei fili sospesi da una parete all'altra? – scherzai.

– No, scemo, – più che una sfida, il dialogo stava diventando un vero e proprio scambio di costumi, – siamo molto più banali noi.

– Fammi indovinare, li lasciate semplicemente sul tavolo?

– Ehm, no. Sono fissati sul piano del bancone.

– Davvero? E non si rischia di far accalcare troppa gente in quell'unico punto?

– Beh, difficilmente c'è un unico bancone. Di solito ce n'è uno per ogni categoria di bevanda, pertanto ognuno sceglie a che bancone andare in base alle proprie preferenze.

– Oh, bizzarro. Ma quindi non avete tavoli?

– Li abbiamo, ma ci si siede solo per mangiare e chiacchierare, non per bere.

– Quindi ogni volta che dovete bere qualcosa vi dovete alzare dal tavolo e andare al bancone?

– Normalmente il bere e il mangiare sono due momenti diversi del pasto, quindi il problema non si pone.

– Ma non sarebbe a quel punto più semplice fare come facciamo noi?

– Beh, al mio villaggio ci sono diatribe su tutto. La gente si schiera anche per l'alcolico migliore. Il fatto che ci siano più banconi serve a evitare che due persone tifose di due bevande diverse si trovino troppo vicine.

– Va be' ma che può succedere?

– È la prima ragione per cui scoppiano risse nelle taverne.

– Caspita, riuscite a litigare per tutto...

– Diciamo che molti nel nostro villaggio fanno della bevanda preferita una vera e propria questione di competizione.

– Inizio a credere che fra tutti quelli del tuo villaggio tu sia la più pacifista.

– Ecco, vedi, apprezza la mia morigeratezza.

– Sì, certo, – ironizzai, – molto relativamente.

Giunse finalmente al tavolo la donna che prima era al bancone e si sedette con noi al tavolo per prendere le ordinazioni.

Giunse finalmente al tavolo la donna che prima era al bancone e si sedette con noi al tavolo per prendere le ordinazioni

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