27. Il collasso della stella più luminosa - parte 1

1.3K 65 31
                                    




Nei capitoli precedenti: proprio il giorno del Comizio, un'inquietante catena di eventi sconvolge le vite dei nostri protagonisti; Xanders sembra circondato da strani individui, Zelda è sparita e la Villa viene improvvisamente attaccata. Sybil e Nicholas riescono a mettersi in salvo, isolando l'edificio dall'esterno, ma per quanto ancora?

Collasso stellare: in astrofisica si intende la progressiva compressione di un corpo massiccio sotto l'influenza della sua stessa forza di gravità

Oups ! Cette image n'est pas conforme à nos directives de contenu. Afin de continuer la publication, veuillez la retirer ou télécharger une autre image.

Collasso stellare: in astrofisica si intende la progressiva compressione di un corpo massiccio sotto l'influenza della sua stessa forza di gravità. Avviene durante le ultime fasi di vita di un corpo celeste, quando tutte le fonti energetiche delle stelle si esauriscono ed esse muoiono per sempre.







Regna un buio primordiale, di quelli che l'Universo deve aver conosciuto soltanto al principio di ogni cosa. Prima che comparissero gli ammassi stellari, prima ancora della gravità.

A intervalli sempre diversi, secondo leggi scardinate dai principi della logica, l'oscurità si fa più fitta e impenetrabile. È come se una marea picea e dalla consistenza della melma prendesse ad alzarsi sopra la mia testa: un momento prima ci sono; quello successivo, semplicemente, scompaio nel vuoto.

Scivolo sotto il livello dell'acqua e lì sono costretta a restare, cieca.

Almeno fino a quando la mia coscienza non risale in superficie e i cinque sensi tornano ad accavallarsi in un guazzabuglio di percezioni ripugnanti: quella del sapore del ferro che mi scivola in gola; del pavimento bagnato che scorre sotto i miei vestiti mentre vengo trascinata; delle mani che si rincorrono sul mio corpo per cercare di aggiustarlo.

Durano un nonnulla, giusto il tempo di spaventarmene prima di tornare sotto; coperta da un velo di sonno, in un luogo in cui neppure il dolore riesce a raggiungermi. Ma come lui, nessun altro degli amici che vorrei avere vicino nell'evenienza in cui il mio tempo sia scaduto e io debba andarmene per sempre.

- Sybil, - mi scongiura qualcuno, - tieni gli occhi aperti.

- Per favore, creaturina. Devi rimanere sveglia, d'accordo?

E poi ancora: - Andrà tutto bene, vedrai.

Le voci sembrano viaggiare a miglia e miglia di distanza, eppure rimbombano nelle mie orecchie a un volume insopportabile. Posso sentire gli spergiuri e le preghiere, interrotti di tanto in tanto da strilli acuti di terrore. Perfino attraverso i ronzii continui che mi disturbano l'udito mi rendo conto che alcuni dei presenti hanno cominciato a piangere.

Il mio ultimo ricordo è quello della nostra fuga drammatica all'interno dell'edificio, circondati da una pioggia di spari e dai fumi di un incendio, dopodiché devo essere svenuta. Non sembra che le cose siano andate per il verso giusto, da quel momento in poi.

Il fiato caldo di un essere umano si riversa sul mio collo, seguito dal contatto con un oggetto appuntito che mi pizzica la giugulare. L'ago di una siringa, indovino. Instabile e impreciso, quasi non riuscissero a tenerlo fermo.

Entropy - Il Sistema IsolatoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant