Anno 1944: una giovane donna viene prelevata con la forza e condotta in un luogo di cui nemmeno nel peggiore dei propri incubi avrebbe immaginato l'esistenza. Settantasette anni dopo la storia si ripete, ma quando Sybil Crowford ne capisce il disegn...
Codice genetico: è l'insieme dei meccanismi attraverso i quali viene tradotta l'informazione nascosta nel DNA, per la sintesi delle nelle degli esseri viventi. Il suo linguaggio si basa su un "alfabeto" molecolare rappresentato dalla sequenza dei nucleotidi che formeranno un singolo gene e da più geni, la vita.
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La mia testa è sott'acqua.
La sento piovere lungo il collo, sul petto, attraverso la maglietta appiccicata contro le curve proporzionate del mio corpo: è una cascata tiepida che mi martella la nuca. Quando riemergo dalla vasca del lavandino, mi accorgo che il getto di acqua fredda ha strabordato sul pavimento, fino alla doccia.
Scuoto i capelli zuppi per allontanarli dagli occhi e puntare lo sguardo sulla mano artificiale di Sharazad: la tiene serrata attorno al pomello del rubinetto, puntellata di gocce trasparenti e impermeabile al bagnato.
So che cosa sta per rimproverarmi: - Dobbiamo dirgli la verità, Sybil.
È quello che ha continuato a ripetermi dal momento in cui ci siamo chiuse in bagno, così sconvolte da dover fare i conti con l'impulso primordiale di nasconderci al riparo da tutti. Qui, nella nostra stanza, il più lontano possibile da quello che si sta consumando due piani più sotto, nel laboratorio abbandonato di Oswald Crichton.
Mi muovo alla rinfusa in cerca di un asciugamano. Se non la smetto di pensare a lui il ribrezzo mi corroderà le budella fino all'ulcera.
- Sybil, - scandisce Shad e io la interrompo con uno scatto del braccio: a questo punto anche solo un'altra delle sue parole supplicate rischierebbe di farmi impazzire.
- No che non dobbiamo, - ringhio, strofinandomi alla bell'e meglio con il primo accappatoio che mi capita a tiro, - e non lo faremo. Io non lo farò di sicuro!
Tiro una spinta contro la porta e mi dirigo verso l'anta dell'armadio come se dovessi scappare alla svelta e non tornare più indietro. Prepara le tue cose, faile valige, vola via. E invece sono in gabbia, senza una casa in cui tornarmene, senza una famiglia, con la Polizia alle calcagna. E penso alla verità, a quanto sia strana: tutti la vogliono, fino a quando non salta fuori; crudele, spietata, come un mostro che qualcuno ha rilegato sul fondo di un pozzo, dove – dopo averla liberata a forza - avresti voluto che rimanesse. Non è qualcosa che possiamo chiedere a Nicholas di affrontare, dopo quello che ha passato nelle scorse settimane. Non è il giovane Dio infallibile a cui qualcuno, ancora, crede di poter rivolgersi.
Shad continua a lamentarsi, strascicando la gamba protesica sul tappeto: - Beatrice lo ha tradito!
- E lui ha tradito lei, giusto? Prima che troncassero, oltretutto.
Mi tolgo i vestiti lanciandoli ai piedi del letto, come una furia: indosso dei jeans, un nuovo paio di calzettoni e la felpa più grande che trovo, come quando non voglio essere guardata e il cotone si trasforma in un mantello dell'invisibilità. Vorrei estirpare il ricordo della mano di Crichton sulla mia spalla, del suo odore nauseante, come di zolfo, del giorno in cui sono rimasta da sola con lui in quel laboratorio, ma è troppo tardi. Sono diventati proprietà delle mie paure, come tutto quello che il mio cervello può anche solo fantasticare di usare contro di me.
