-Capitolo 25-

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ROBERT'S POV

Cammino fischiettando con un fascicolo in mano, senti dei tacchi dietro di me che si facevano avanti fino ad arrivare accanto a me, mi giro continuando a camminare ed è sempre lei. Susan.
Sbuffai sonoramente e tornai a guardare avanti, che voleva adesso?
Entrai nel mio ufficio seguito da lei, mi avvinai alla poltrona in stoffa e mi sedetti, mentre lei abbasava tutte le veneziane e poi chiudeva la porta a chiave, portai le braccia al petto e la vidi voltarsi.
-Che credi? Che voglia scappare?
Forse volevo scappare, ma il mio ego smisurato mi impediva di ammetterlo, misi gli occhiali e presi uno stuzzica denti e lo portai alla bocca mentre sfogliavo i fogli sulla mia scrivania.
Un forte rumore di tacchi si fece avanti e ad ogni passo ispiravo sempre più aria dalle narici, come se da un momento all'altro io non potessi più respirare. Si sedette davanti a me ed io alzai la testa, appogiai la schiena allo schienale della poltrona e portai nuovamente le braccia al petto.
-Che cosa vuoi adesso?
Mi aveva fatto troppo male, mi aveva tradito  e non la perdonerò mai per il dolore che mi ha recato.
Anche lei portò le braccia al petto e mi guardò con quel suo sguardo di maggioranza.
-Ti farà soffrire.
Alzo un sopracciglio confuso, ogni volta che entra in quest'ufficio mi chiedo del perché io ancora la ascolto, non gli devo assolutamente nulla e lei... lei mi dovrebbe un bel po' di cose. Ad esempio la fiducia nelle persone che per colpa sua è andata a farsi benedire e tante altre cose, non gli ho mai fatto mancare nulla eppure lei ha sentito il bisogno di tradirmi è questo che mi disse quando parlammo.
-Di chi stai parlando scusa?
Presi il pacchetto di sigarette, che era riposto in uno dei cassetti, aprì il pachetto e ne sfilai una, posai il pachetto nel posto in cui era stato messo e al suo posto presi un accendino. Portai alla bocca la sigaretta e la accesi per poi posare l'accendino, la allontanai e buttai fuori una nuvola di fumo, tirai su con il naso e la guardai assottigliando gli occhi.
-Allora? Me lo vuoi dire oppure dobbiamo restare così a guardarci?
Portai nuovamente la sigaretta alla bocca, allontanai la sigaretta e  buttai fuori una nuvola di fumo bianco.
-Fai come ti pare.
Borbottai spazientito avvicinandomi alla scrivania sfogliando i fogli. Nel fra tempo finii la sigaretta che strofinai nel posacenere alla mia destra, ogni tanto alzavo lo sguardo per vedere se Susan aveva intenzione di parlare o meno, ma non dicevo una parola, era passata più o meno un'ora e ancora non mi aveva detto nulla.
-Sai di chi sto parlando.
Il tono fermo mi fa venire i brividi, che sapesse di me e Hope? Impossibile, eravano stati attenti ha tutti i piccoli dettagli. Alzo la testa e la guardo negli occhi sistemandomi gli occhiali, pronto a ribattere. Poso sulla scrivania i fogli che avevo in mano, appogio gli avambracci al legno, senza distogliere nemmeno per un secondo il miei occhi dai suoi.
-Ho capito tutto.
Rido saracastico e abbasso la testa scuotendola, mentre con l'indice la indico.
-Che c'è da ridere?
Mi chiede dubbiosa, alzo la testa e divento serio, lei deglutisce come se avesse paura del mio sguardo, per la prima volta gli stavo incutendo paura e non lei a me.
-Non è divertente?
La rabbia mi stava dando alla testa, non è lei che può decidere cosa io devo fare e con chi devo stare.
-Non è incredibilmente divertente il fatto che tu ora sia qui con me al posto di farti una vita nuova?
I miei occhi non sono lucidi, anzi, vedono benissimo, ma quello che provo è rabbia e dolore insieme, e tutti sappiamo che queste due cose non devono mai stare insieme, mai.
-Ti sei scopato un'altro ed io ti ho scoperta e poi ti ho lasciata. E tu non hai idea di cosa io abbia passato negli ultimi mesi.
Urlo quella con rabbia, ora si, ora i miei occhi sono lucidi. Mi tolgo gli occhiali e li poggio sul tavolo con un fare non molto delicato.
Metto le mie mani sulla fronte e con il palmo della mano mi asciugo le lacrime, fa ancora male anche se non provo più nulla se non rabbia e amarezza.
Torno a guardarla negli occhi e deglutisco.
-Mi hai fatto soffrire, non ti darò mai una seconda possibiltà.
Mi alzo velocemente e mi dirigo verso la porta, ma Susan si mette fra me e la porta di legno, faccio un passo indietro e sbuffo sonoramente.
Lei si appogia al legno scuro della porta e porta le braccia al petto, sembra la posizione preferita di tutti ormai! Si, sto cercando di sdramatizzare le cose perché quello che provo è rabbia, rabbia pura, portai una mano alla fronte massagiandola. Lei si avvicina a me, pochi centimetri ci distanziani.
-So tutto, di quella Hope, quella matta.
Alle ultime due parole perdo il controllo, la spingo violentemente contro la porta, mentre lei si lamenta del dolore, si zitii quando io mi avvicinai puntandole il dito contro.
-Non osare chiamarla così.
Ringhio quelle parole fra i denti più arrabbiato che mai, le cose possono andare peggio, è vero, ma nessuno deve osare parlare di lei in quel modo. Ride compiaciuta e io la guardo perplesso, adesso perché ride?
-Eccolo il vero Robert! Quello violento e arrabbiato, quello irrascibile e a tratti psicopatico.
Disse gesticolando. Mi allontanai stringendo i pugni e lei mi seguì, sentivo il suo respiro sul collo mentre i miei occhi si facevano lucidi.
-E scommetto che se io gli dicessi che è stato tradito una seconda volta andrebbe di matto.
Mi girai e la vidi sorridere maligna, mi incamminai verso la porta e presi velocemente la giacca e uscì dall'edificio e corsi, corsi come mai avevo fatto, con il cuore in brandelli e lo sguardo offuscato, mentre mi tornavano in mente le parole di Susan, non poteva essere vero, non voglio che sia vero. E senza nemmeno accorgemene arrivai in un vicolo stretto e abbandonato, stra colmo di cassonetti dell'immondizia, mi avventai su di essi, tirando calci e pugni, come se il dolore che stavo provando dentro di me potesse compensarsi con il dolore fisico, ma sapevo bene che non si sarebbe mai compensato. Tirai un urlo liberatorio e mi accascai a terra, circondato da immondizia e con le guancie rigate dalle lacrime.


Quasi mi dispiace per lui ):
Lasciate un commento ed una stellina se avete apprezzato ed al prossimo capitolo!
Fabiana⚡
(La foto all'inizio dovrebbe essere com'è vestito Rob)

𝑷𝒔𝒚𝒄𝒉𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒔𝒕Where stories live. Discover now