-Capitolo 1-

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HOPE'S POV

Fissando quel muro, con sguardo perso, totalmente perso, quello di qualcuno che ha fatto del male e se ne è pentito totalmente.
Mi chiamo Hope Carter e sono in un ospedale psichiatrico perchè tutti mi credono pazza, ma in fondo che cos'è la pazzia?
La pazzia è la visione realistica delle cose, nessuno gli vuol crede e nessuno mai osa crederci per l'infantile paura di finire dietro a delle sbarre con un'etichetta dietro la schiena che ti affibbiano, ma io non ho fatto nulla di male, ho solo detto ciò che pensavo e tutti mi hanno subito puntato il dito contro.
La cosa meno noiosa qui dentro è stare coricata a pancia in giù e fissare quella dannate sbarre che mi dividono dal mondo intero ed ogni tanto vedo passare qualche dottore qua e là.
Ho solo venticinque anni e mi tengono segregata qua dentro solo perchè credono che io sia così tanto pazza da uccidere qualcuno, o no, io non sono così, io sono migliore di tutti quelli che mi stanno attorno perché non ho mai puntato il dito contro nessuno per farlo marcire qua dentro perchè io non farei passare a nessuno lo schifo che sto passando io.
E i pasti? Oh ecco la una delle tante infermiere a passare con le cose da mangiare, perdo la condizione del tempo quando mi metto a fissare il vuoto.
-Salve signorina Carter, ecco a lei il suo pranzo.
Mi alzo contro voglia e gli vado incontro, arrivo davanti alle sbarre e la fissò negli occhi e notò un po' di paura ma in fondo non ho fatto nulla, non gli ho alzato la voce né tanto meno dato un pugno tra le sbarre.
Appoggio il braccio destro sulle sbarre e continuo a guardarla, amo far uscire di testa le persone, ma sapete una cosa? Non funziona con tutti, il solo che riesce a tenermi testa e quello strambo del Dottor Downey, quello che sorride fa uscire pazze tutte le ragazzine con gli ormoni a palla, noia mortale.
-Salve infermiera Smith, come procede la giornata?
Prendo il vassoio pieno di non si sa cosa e lo poso sul letto per poi successivamente tornare alla mia posizione originaria.
-A me abbastanza bene, lei credo che la stia passando allo stesso modo.
-Sono rinchiusa in una cella con intorno un sacco di pazzi omicida e per aver fatto cosa? Detto la verità alle persone circostanti.
La donna aveva una faccia soddisfatta vedendo la mia, che al contrario, era schifata da tutto ciò che le stava attorno.
-Le ricordo che più tardi ha l'incontro con il Dottor Downey.
Faccio cenno di aver capito e mi allontano dalla donna, che successivamente se ne scappa a gambe levate, mi dirigo verso il letto per mangiare e faccio ciò per cui mi ci ero avvicinata.
Odio questo posto, odio il mangiare che danno come se stessimo male, odio i pazzi omicida che ho accanto a me, odio l'infermiera che ogni volta passa per ricordarmi qualcosa, ma non odio il Dottor Downey, lui a differenza degli altri mi tratta come una persona normale come se stessimo fuori all'aria aperta con il sole che ci arriva in faccia o mentre stessimo facendo jogging e per questo lo rispetto ed è anche un bel tipo, lo ammetto, palestrato ed elegante, il mio prototipo di ragazzo, ma neanche sotto tortura mi metterei con lui dopo che mi fa restare qua in questo inferno, lasciandomi galleggiare nella psicologia altrui.
I primi giorni in questo ospedale contavo i giorni, sperando passassero più velocemente, ma come tutti, dopo pochi giorni non scrissi più nulla.
È inutile viaggiare nell'illusione che tutto finisca al più presto possibile, si trova sempre un modo per far durare tutto di più, come un insulso abbraccio, ma a chi serve il contatto fisico se la tua psicologia ti allontana da esso?
E ogni tanto vorrei volare, volare lontano di qui.
Scappare da questo insulso mondo che ti crea problemi senza neanche chiedere il permesso.
Ma io che posso aver mai fatto per stare qui? Intorno a questi idioti che non credono nella mia psicologia? Che ho fatto di male per meritarmi questo?
Voglio solo scappare, uscire da qui, correre come non ho mai fatto, abbuffarmi di qualsiasi tipo di cibo esistente sulla terra, che sia frutta oppure l'hamburger più grande di sempre, e se serve voltare le spalle al mondo, perché é questo che esso a fatto con me.
Tristezza? No, affatto, ormai mi tira una pacca sulla spalla, conosciuta da una vita.
Rabbia? Più di quanto immaginate, è colpa di essa se sono rinchiusa in questo inferno e per colpa della rabbia di stare qua dentro si è accentuata notevolmente, gli ho sempre tirato un pugno in faccia per evitarla e urlare per sfogarmi se mi colpiva dove fa più male, ma per una sola dannatissimo volta in cui ho perso il controllo, sono qui, a mangiare questa minestra che sembra aver passato le pene dell'inferno anche lei, strano per una minestra vero?
E mentre mi sto affogando nei miei pensieri, ho finito di mangiare, quanto vorrei qualcosa che non sia minestra e un pezzo di pane duro che se lo lanciassi da fuori dalla finestra probabilmente neanche si spaccherebbe.
Mi alzo dal letto con il vassoio in mano e lo metto in modo che gli infermieri lo vedano.
Passò l'infermiere Lee e si mise a fissarmi, ma io me ne resi conto solo poco dopo.
-Signorina Carter,come va oggi?
-Bene, anche se non vorrei essere qui.
Lui si mise a ridere, ma non capisco cosa c'è da ridere, lui può sgattagliorare indistrubato dove vuole e perfino uscire dall'edificio ed io invece sto sempre rinchiusa qua dentro senza neanche vedere quando il sole tramonta.
-Infermiere Lee io personalmente non vedo niente di cui ridere, perché lei può fare ciò che vuole quando vuole ed io invece sto impalata qua ad aspettare che io possa uscire da qui e andare più lontano possibile.
-Ed è per questo che rido ed è proprio questo il divertente, io posso fare quelle che diamine mi pare e tu non puoi fare assolutamente niente.
Odio la sua arroganza, e se devo essere sincera odio pure lui.
Il signor arroganza se ne andò portando con sé il vassoio.
Non vedo l'ora che Downey si presenti davanti alla mia cella e mi porti nel luogo dove di solito parliamo, almeno così potrò parlare senza essere insultata.


Ciao raga!
Benvenuti sulla mia nuova storia, che confesso che possa sembrare strana ma poi prenderà una piega più normale!
Lasciate una stellina ed un commento se avete apprezzato ed al prossimo capitolo!
Fabiana⚡

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