women are driving

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Zelda's POV

Spruzzai un po' di profumo ai gelsomini, che tanto amavo, e mi avviai a passo svelto fuori dalla stanza, agguantando con una mano la borsetta scarlatta e con l'altra il telefono.
Presi l'ascensore, ordinando a Jarvis di farmi arrivare fino ai sotterranei.

"La macchina è proprio necessaria?"

Le porte si erano appena aperte, ma riuscivo già a sentire i toni accesi del Capitano, che rimbombarono per tutto il garage.

"Certo, Capitan Ghiacciolo. Che razza di domande fai?" gli rispose Tony, mentre nel mio raggio visivo entrò una Bugatti 16c Galibier nera.

"E io devo aprire un portale a parte solo per la macchina?!" esclamò Wong, sconvolto.

"Tre portali. Due per le macchine e uno per chi va a piedi; se siamo in nove voglio pretendere di infilarci in un'auto sola." alzò le spalle Stark, comunicando a Jarvis di far avanzare una seconda auto dello stesso modello.

"Scusate se mi intrometto eh," bofonchiai, uscendo dall'ombra e facendomi strada nel garage, il suono dei tacchi che riecheggiava sul pavimento.
"Ma aprire un portale per chi prende le auto -facendo passare un'auto alla volta- e uno per chi non le prende?"

Steve mi guardò dall'alto in basso, seguito subito dopo dallo sguardo di Tony che mi scannerizzò letteralmente. Wong mi lanciò una rapida occhiata e poi tornò a guardare la macchina, forse imprecando mentalmente per essere venuto a chiedere aiuto a noi.

Indossavo un vestito di seta rossa lungo sino alle caviglie, che fasciava il mio corpo alla perfezione. Lo spacco laterale terminava appena sopra il ginocchio, permettendomi così di avere una pistola agganciata sulla coscia che non si riuscisse a vedere ed anche una cintura con diversi tipi di coltelli. I tacchi rosso lucido mi aiutavano ad apparire più alta, aumentando probabilmente di dodici centimetri la mia bassa statura.
Avevo acconciato i capelli in stretti boccoli, bloccando due ciocche di capelli sulle tempie con due fermagli eleganti; avevo anche indossato una collana d'argento con alcuni diamanti incastonati, che mi aveva regalato Bucky qualche tempo prima di andare su Sakaar.
Come ultimo tocco, l'Iron Soldier agganciata al polso sotto forma di bracciale rigido.

"Se la guardate troppo, finirete per sciuparla." scherzò Natasha, apparendo al mio fianco con un vestito molto simile al mio, per poi appoggiarsi con il gomito alla mia spalla scoperta.

Il suo abito di seta nera arrivava sino al pavimento, coprendole le caviglie e anche i piedi, per via del fatto che sotto indossava la tenuta da Vedova Nera.

"Aspetto una risposta, comunque." ripetei, mettendomi una mano sul fianco e spostando il peso su una gamba.

"Ah- Ehm, sì, l'idea è buona. Si potrebbe fare così." concluse Steve, smettendo di trattenere il fiato che non si era neanche accorto di aver trattenuto.

"Beh, non ci abbiamo messo troppo a trovare una soluzione." replicai, cingendo la vita di Natasha e facendole un sorriso.

L'ascensore emise un suono che segnalò l'arrivo al piano, aprendo le porte poco dopo e permettendo a Bucky, Clint, Thor e Sam di uscire.
Poco dopo, anche Bruce arrivò, utilizzando le scale, in un completo grigio nel quale non sembrava per niente a suo agio.

"Thor che ha buon gusto in fatto di completi da sera? Questa mi è nuova." disse Tony, abbassandosi gli occhiali sul naso per qualche secondo.

"Zitto Stark, questa usanza Midgardiana già mi sta facendo rimpiangere la valorosa armatura." rispose il dio del Tuono, allentandosi il nodo della cravatta.

"Il mio lavoro è andato in fumo." sospirò Sam, lanciando un occhiata alla cravatta blu scuro.

"Il tuo lavoro? Il mio vorrai dire, gli stavi facendo un Four-In-Hands per una cena." lo corresse Bucky, terminando di allacciarsi la cintura.

𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]Where stories live. Discover now