just my mission

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Zelda's POV

"Ti avevo avvertito, Artemide. E avevo avvertito anche te, James. Bentornati dalla parte giusta, quella dell'HYDRA."

Era il punto di non ritorno. Saremmo tornati ad essere delle marionette?
Il mio spietato creatore, colui che mi aveva plasmata per diventare un prototipo della serie più letale di killer, era tornato e non si sarebbe fatto scrupoli a torturarmi nella maniera più lenta e dolorosa che esistesse. Strinsi ancora di più la presa sull'arma, mentre Adolf Schulz si avvicinava a noi con il suo passo sbilenco e strascicato. Bucky dimostrò la sua protettività nei miei confronti in una maniera che non mi facesse sentire una ragazzina indifesa, posando semplicemente la mano destra sulla mia spalla.

"Non torneremo dalla parte dell'HYDRA." affermò deciso il Sergente Barnes.

"Oh sì che lo farete. Non ve ne accorgerete neppure." replicò l'altro con il suo tono viscido.

Feci una smorfia disgustata e svuotai il caricatore su di lui. Non si mosse di un millimetro.

Buttò la testa all'indietro ed emise un suono simile al latrato di un cane: rideva. "Credevi che non mi fossi preparato ad una sparatoria?" chiese con il suo forte accento tedesco e la sua voce malefica.

"Non credevo che l'avessi fatto foderandoti di metallo." replicai sprezzante, guardando la sua pelle tesa in modo niente affatto naturale, che aveva fatto rimbalzare tutti i miei proiettili.

"Artemide, non avrai intenzione di usare quel tono di voce con me, il tuo redentore?" ribatté scuotendo la testa.

"Il redentore che mi ha ridotto ad una macchina per uccidere, attraverso le torture? Lo stesso che ha impiantato nel mio corpo del Vibranio, senza anestesia, e mi ha esposto alle dolorose radiazioni gamma del Tesseract? Sempre quello che mi ha fatto operare per diventare sterile, così da abusarmi senza problemi e rendermi senza pietà durante le mie missioni? Mi fai schifo, Schulz." dissi velenosa, per poi sputare nella sua direzione, guardandolo dall'alto in basso con disgusto.

Sentii le dita di Buck stringersi sulla mia spalla, e quando portai lo sguardo sul suo viso, vidi i suoi occhi saettare furiosi. Non conosceva tutto quello che avevo passato durante la mia prigionia in Siberia, e venirne a conoscenza così bruscamente aveva aumentato la rabbia e l'odio che provava verso l'HYDRA. Come poterlo biasimare?

"Scordati, di vederci di nuovo sulle strade, ad uccidere per te e quella associazione di bastardi terroristi!" ringhiò Bucky, ancora in preda alla rabbia infuocata che gli scorreva nelle vene.

"Volevo risolvere questa faccenda in modo... pacifico, ecco. Ma vedo che mi state rendendo il tutto più complicato. Peccato." sospirò Adolf, per poi tirare fuori dalla tasca della giacca marrone un piccolo dispositivo di colore grigio ferro.

Assottigliai lo sguardo per cercare di capire cosa fosse, ma Bucky mi precedette. "Un lettore MP3." constatò.

"Vogliono farci diventare Soldati d'Inverno." replicai, una nota di spavento nella mia voce.

Ci guardammo negli occhi e ci abbracciammo, non curanti del fatto che lui ci stesse guardando.

"Insieme, fino alla fine. Ti amo Zelda." mormorò Bucky nel mio orecchio stringendomi contro il suo petto, dove potevo sentire il suo cuore accelerare i propri battiti. Strizzai gli occhi e annuii, aggrappandomi come ultima àncora al suo giubbotto, mentre mi lasciava un bacio leggero sulla fronte.

Trasformandoci, ci avrebbe fatto combattere fino allo stremo, o forse ci avrebbe semplicemente chiesto di seguirlo e ci avrebbe riportato in Siberia.

𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]Where stories live. Discover now