master of tricks

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Zelda's POV

"Alla buon ora! Complimenti per avermi rubato un'auto e per non aver risposto al cellulare per tutto il santo giorno!" ci accolse Tony non appena si aprì l'ascensore.

"Siamo stati in pensiero." confessò Natasha, sospirando sollevata.

"Mi dispiace molto, ma era necessario. Jarvis, potresti comunicare agli altri di raggiungerci qui il più presto possibile?" risposi grattandomi la fronte.

"Certo, Caporale Wyatt."

"Ehm, scusa? Adesso dai anche ordini al mio assistente?" proseguì Stark alzando un sopracciglio.

"Tony, è importante." dissi prendendolo per le spalle e guardandolo negli occhi.

"Okay, va bene, ma lasciami andare perché mi stai distruggendo le ossa." replicò il castano, tossicchiando.

Per sbaglio, e dico per sbaglio, avevo incentrato tutto il Vibranio sulle mie mani. Ops. "Scusa." borbottai rilasciando la presa.

Qualche minuto dopo eravamo riuniti tutti quanti nel salotto della Torre. Bucky aveva insistito per tirarmi fuori qualche informazione, durante il viaggio di ritorno da DC, ma era giusto che dicessi quello che sapevo solamente una volta che saremmo stati insieme.

Sospirai, ancora indecisa su come iniziare un discorso al riguardo. Optai per qualcosa di corto e conciso. "Allora io... Io so dov'è il Tesseract." annunciai spostando rapidamente lo sguardo su ognuno dei presenti.

Gli occhi di Thor sembrarono tornare a brillare in una strana maniera. Gli altri, semplicemente non si pronunciarono.

"Siamo sicuri che non sia una trappola dell'HYDRA?" chiese Steve per primo.

"Non è una trappola. La voce che ha parlato... Conosco la persona che ha un timbro di voce combaciante. Non si tratta di Schulz o i suoi agenti."

"Che hai intenzione di fare?" mi domandò subito dopo Sam, con un espressione indecifrabile.

"Devo andare a prenderlo. Quell'uomo mi ha detto che devo tornare dove tutto è iniziato... E io suppongo che stesse parlando dell'HYDRA Weapons Facility, in Austria-"

"È dove siamo stati catturati." affermò greve Bucky, mettendo le mani in tasca.

"Si, ma-"

"Stiamo parlando di Kreischberg. Non è sicuro, Zelda." insistette Buck.

"Steve, la Facility è andata del tutto distrutta, vero?" spostai lo sguardo su Cap, supplicante.

"A meno che non sia stata ricostruita, sì, l'ho fatta esplodere io." mi rispose il Capitano.

"Posso permettermi di fare un osservazione?" si intromise Visione, con tono educato.

"Spara. Cioè, non letteralmente." disse Bruce corregendosi subito. Non eravamo ancora certi se Visione capisse il gergo colloquiale. Fino ad allora, meglio specificare.

"Zelda ha detto 'devo'. Perché dovresti andare da sola?" proseguì il sintezoide.

"Siamo una squadra, Wyatt. Dobbiamo venire con te." assentì Clint.

"Barton ha ragione. Non ti lasceremo da sola, Zelda." aggiunse Bucky.

Chiusi gli occhi e sospirai. La promessa non era fra me e tutti. Era qualcosa che avevo promesso solamente ad una sola persona, per salvare un terzo. Se c'era qualcuno che doveva venire con me, non erano né Bucky, né Steve, né Tony; era solamente lui, ma non era neppure certa, all'inizio, che sarebbe voluto venire.  Ma sicuramente, appena avrebbe saputo chi fosse la voce nella mia testa, potevo starne certa che si sarebbe offerto lui, di accompagnarmi.
E allora avrei dovuto compiere la mia ennesima scelta.

𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]Where stories live. Discover now