Addio

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Alya, non riusciva a vederli , a causa del buio che regnava nella stanza , ma gli occhi di Luka erano sgranati, per via di quel gesto che mai avrebbe pensato che la giovane donna sotto di lui , avrebbe potuto fare. Era stato un idiota , si era lasciato coinvolgere troppo dalla lussuria, distraendosi, e perdendo il controllo della situazione...non poteva credere che quell"imprevisto , si sarebbe trasformato in un problema bello grosso. Alzò il viso lentamente , guardò la ragazza semi nuda  sotto  di lui , e con uno scatto velocissimo, urto"la mano  della donna , facendole cadere propositamente la pistola dalla mano. Gli occhi di Alya, si riempiono nuovamente di lacrime, vedendosi l'unica speranza, scivolare tra le dita...si sentì una stupida , quando si vide nuovamente  la pistola puntata alla tempia...era ancora più umiliante per lei , con solo la camicia addosso, che non serviva ad un granché, visto che i bottoni, erano saltati. I loro sguardi, sprizzavano odio reciproco , e non smettevano di sfidarsi ,fino a quando la disperazione della giovane, venne sprigionata in un  urlo disperato,Allora una mano di lui arrivo al collo della giovane,e strinse, strinse fino a quando non vide Alya abbandonare le sue forze...
"Ti avevo detto di non gridare ".
Nella stanza , il buio regnava ancora sovrano, ma si distingueva il rumore dei denti che battevano...Luka, con le mani tra i capelli blu e delle gocce di sudore sulla fronte, trasudava disperazione da tutti i pori del suo viso , immobile , ancora a cavalcioni di quel corpo ormai inerme...in un momento di lucidità, sembrava addirittura dispiaciuto. ..
"Le ho fatto un'altra ignezione"disse una voce proveniente dal corridoio ...
"Verrò a visitarla tra un po...adesso, devi aiutarmi a sbarazzarmi di questo imprevisto" 
Allora , presero uno dalle spalle, l'altro dalle gambe , il corpo inerme della ragazza, e con estrema attenzione, per non farsi notare da nessuno, lo gettarono tra le sterpaglie del bosco , in punto così tenebroso e buio , che nessuno mai osava avventurarsi.Era appena l'alba , e quel giorno, era cominciato nel peggiore dei modi...chi avrebbe mai detto ,che per amore sarebbe arrivato ad uccidere?. ..chi avrebbe mai pensato ,che due persone, sarebbero morte per mano sua?lui così umile e dolce , cambiato solo a causa di quel verme , ché era tornato per riprendersi lei...l'amore della sua vita ,per strappargli la felicità dalle mani.
Adesso ,che la situazione, gli stava sfuggendo dalle mani,sembrò ridestarsi , e quando per la tensione cominciò ad urlare ,tutto ciò che gli si parava davanti, veniva distrutto ,in un momento di pura follia.
Decine e decine di fiale di medicinale azzurro ,andarono in frantumi ,le vetrinetta in cui erano contenuti tutti i medicinali della clinica ,andò in frantumi .Dopo solo dieci minuti,quella clinica ,era più spettrale che mai,un vero posto degli orrori...Entro' nella camera di Marinette, e l"osservo' con uno sguardo tormentato...:"Ti prometto che tutto questo dolore presto finirà, angelo mio",le disse sfiorandole le labbra con le sue,e dopo aver armeggiato in uno dei cassetti del comodino ,lasciò la stanza della ragazza,e solo quando ogni singola finestra dell'edificio ,fu frantumata ,nonostante avesse mani e gambe ,infilzate da vetri ,Luka spalancò  la porta ,e cominciò la sua folle corsa ,verso un punto preciso di quel  posto maledetto, la parte in cui ,una persona ,mai al mondo dovrebbe avvicinarsi...e nonostante il dolore lancinante, per via dei frammenti di vetro conficcati nelle carne ,la sua corsa disperata ,aumentava d'intensità ...Il dolore era straziante ,ma la mente,non aveva alcuna intenzione di lasciarsi sopraffare dal dolore fisico..Questa volta avrebbe messo fine a quella situazione.
Un capogiro fortissimo, lo fece razzolare nella fitta vegetazione, e con fiato ormai corto,interrotto da forti spasmi,cominciò a trascinarsi sul terreno,incurante del sangue che ormai usciva da più parti del corpo.-".Non c'è più nessuno che può farmi cambiare idea",si diceva.."questo dolore fisico, non prevarrà sulla mia mente...finalmente ho capito cosa devo fare...devo solo raggiungere..."ma qualcuno con un ghigno malefico si paro'davanti a lui,che lo guardava come l'ultimo dei vermi...
-"Non mi fai più paura ...so che adesso non siamo più dalla stessa parte ,ma nessuno, potrà fermarmi..."
Allora Luka provo' a rialzarsi ,ma quel bestione di un gorilla ,lo prese per il collo ,e lo sollevò di circa un metro.Le mani del giovane cercavano di colpire il suo aguzzino ,ma in realtà non riusciva nemmeno a sfiorarlo..l'aria mancava quasi ormai ,Luka aveva gli occhi quasi di fuori, quando fu gettato violentemente per terra..
-"Allora ,dov'è che hai nascosto il corpo di mio figlio..disse l'uomo dagli occhi di ghiaccio ,che un tempo era il suo mandante...
-"Credi davvero che lo ritroverai?le bestie feroci se lo sono pappato a colazione quel giorno...è troppo tardi per pentirsi ,non ti salverai dal fuoco dell 'inferno,meriti il male peggiore, dopo aver causato sofferenza e tormento a tuo figlio..."rise sguaiatamente ...-"se pensi  che tra i due ,sia io ad aver perso ,ti sbagli di grosso ,perché il tuo rimorso ti farà impazzire, e questa tua amarezza ,ti logorera' l'anima,e anche se sarai tu quello che vivrà ancora su questa terra tra i due, sono io che ho vinto ,perché il mio amore verrà con me...e staremo insieme per sempre..."
-"Vedo che non hai ancora capito ,che non ho alcun problema a farti fuori..."
-"No ,sei tu che non hai capito che sei finito tanto quanto me e,che questo finto buonismo non ti salverà..."
Gabriel allora,stanco di tutte quelle inutili parole ,mise il piede sulla gola del giovane chitarrista, mozzandogli il fiato.
-"Parla e forse ti risparmiero!"
Allora ,il giovane,che sentiva la gola bruciare ,l'ossigeno mancare, sbatte' la mano ripetutamente sul terreno, in segno di resa...
Quando Gabriel ,decise di ascoltare ,cosa avesse da dire la sua giovane vittima, spostò il piede sull'addome, per permettergli di parlare,e ascoltò con attenzione...
-"Si trova ,in una vecchia clinica abbandonata ,a pochi chilometri da qui. L'ho nascosto nella cella frigorifera ,dove nessuno poteva trovarlo ,ed ero io stesso che facevo la guardia".
Allora Gabriel ,tiro'via la gamba ,e si voltò verso il suo gorilla ,al quale fece gesto con la testa,sistemandosi il fazzoletto, che portava al collo. Il gorilla ,aveva capito che il suo padrone ,non voleva sporcarsi le mani e che ,quindi avrebbe dovuto occuparsene lui. Il giovane chitarrista, nonostante le molteplici ferite ,riuscì però, a salire nella lussuosa macchina degli Agreste  ,e a scappare da quello che avevano in serbo per lui...ma la sua fuga ,non durò a lungo.Con lo stereo a tutto volume ,cantava a squarciagola, la sua canzone preferita ,quando in una curva a gomito ,non fece in tempo a sterzare ,che l'auto,si schianto'conto un'auto proveniente dal senso opposto...quando capi' che sarebbe stata quella la sua fine,gridò a più non posso:"PERDONAMI AMORE MIO,ADDIO"


Ciao a tutti miraculers ,ringrazio tutti per le letture ed i voti,spero di riuscire a finire questa storia anche se so che non sarò molto assidua...spero che vi piaccia il nuovo capitolo un bacio a tutti...
                                          Gabry

La forza del perdonoWhere stories live. Discover now