Spietata verità

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La bocca semi aperta, lo sguardo perso nel vuoto , i capelli sparsi su tutto il cuscino, e le braccia livide , piene di segni di puntare. ..Marinette, aveva gli occhi aperti , ma la presenza di Alya , sembrava non avesse importanza per lei... sembrava non fosse cosciente , persa nell'oblio più profondo...neanche la mano della rossa, sventolata dinanzi ai suoi occhi , ebbe degli effetti. ..cosa le era successo? Alya più la guardava , più non sapeva cosa fare . Cominciò a camminare avanti e indietro, cercando di farsi venire una miserabile idea , ma il cervello non ne voleva sapere di funzionare. ..era troppo sconvolta, da quello che la vista , le mostrava.I polsi , erano legati al lettino , con delle manette, e per lei sarebbe stato impossibile liberarla.Uno sguardo al telefono, ma in quel posto sperduto , non aveva segnale...non c'è l'avrebbe mai fatta da sola...e purtroppo non sapeva neanche come arrivarci in quel posto , nascosta nel portabagagli, non sapeva neanche dove si trovava...
Alya fu ridestata dai suoi pensieri, da dei lamenti di Marinette , che però presto divennero urla , e dal forte agitarsi della sua amica , che adesso scalciava e si agitava ...sembrava indemoniata...gli occhi lividi , le labbra asciutte e sanguinanti...sembrava uscita da un film horror. ..ma quella era la verità, così spietata e sconvolgente, che l'aveva assalita e resa cosciente, su come la mente umana , potesse essere contorta e spietata...come si poteva ridurre una ragazza così dolce e gentile, in quello stato?Come aveva fatto lei , così intelligente e brillante, a cadere in quella trappola?La sua buona fede , il fatto di voler vedere del buono , in ogni persona, questa volta , l'aveva tradita...Nonostante le urla continue e terrificanti di Marinette, nonostante le mani , le coprivano le orecchie , Alya riuscì a sentire dei passi che si avvicinavano e ,giusto in tempo, riuscì a nascondersi, dietro la porta della toilette.
-"Marinette , ti prego amore, calmati...presto passerà "disse Luka con dolcezza, ma Marinette, gli sferro'un calcio nello stomaco.
-"Dammela , ti ordino di farmela , o appena riesco a liberarmi, ti ridurro'a brandelli "...continuava a gridare inferocita , con il viso bagnato di sudore , pallido , traspariva sofferenza, tanta sofferenza.
-"Calmati , ti prego "tornò a ripetere Luka, con gli occhi bassi...-"Ti prego , ti ho portato del cibo , devi mangiare..."ma Marinette , gli sputo' in faccia, con quella poca saliva , che le era rimasta. All'improvviso, un uomo, entrò nella stanza , con un camicie bianco...
-"Hai abusato del farmaco che ti ho dato ,e questi sono gli effetti adesso , la ragazza dovrà pagare le conseguenze del tuo errore " , disse l'uomo.
-"Non credevo che potesse avere degli effetti così devastanti. ..e adesso come faremo?come faremo a portarla alla normalità? "chiese Luka con gli occhi che trasudavano dolore e  forse anche  sensi di colpa , guardando quella persona che tanto aveva tentato di proteggere...a modo suo , logorata dalla  dipendenza di quel farmaco...non poteva più farne a meno, e quella crisi di astinenza, la stavano consumando giorno per giorno.
-"Volevo solo che tu ti dimenticassi  ...di quell'uomo , che tanto ti aveva fatto soffrire, ti aveva tradita , umiliata...volevo proteggerti , ma ho fallito ...ed ora non so come aiutarti...adesso sono io che ti sto facendo una cosa peggiore di quello che ti ha fatto lui...ti sto uccidendo. .."
-"Dovevi solo attenerti al dosaggio , che io ti avevo prescritto".
-"Ma io ,vedevo che ormai ,non le faceva più effetto...ero disperato , la stavo perdendo. ..lei, è ancora innamorata di lui..e poi quell'uomo così freddo, privo di cuore , mi ha coinvolto, in qualcosa più grande di me. ..e adesso cosa dovrei fare io? Ho ucciso lui , e adesso, dovrei aspettare che anche lei..."le parole gli morirono in bocca...Luka tremava , aveva paura ,paura che quel bellissimo fiore , che aveva coltivato con tanto amore, appassisse per sempre, tra le sue mani.
-"Dovremo diminuire gradualmente il dosaggio del farmaco , e devi approfittare di quei momenti in cui è calma , per farla mangiare...vedrai presto le cose andranno meglio" disse l'uomo , uscendo dalla stanza , accompagnato dal giovane.
-"Oh si certo che andranno meglio, quando tutti voi , farete i conti con la legge "....Alya era ancora incredula a vedere Marinette , in quello stato, quando poi pensò alle parole di Luka...ha anche ucciso un uomo.."con le mani tra i capelli, non capiva come non ci aveva pensato subito. ..
-"Quell'uomo , è forse Adrien?"con gli occhi che ormai riversavano lacrime involontariamente.
Senza dire niente alla sua amica , che sembrava essersi calmata , uscì da quella stanza, e percorse a ritroso , il percorso che aveva fatto per entrare ,e quando finalmente, fu fuori da quel posto inquietante, cominciò a correre a perdifiato. Non aveva idea , di dove si trovasse , e tanto meno di dove stesse andando,e doveva chiedere aiuto, sola non c'è l'avrebbe mai fatta.
Mentre si fermò, per riprendere fiato, le sembrò di sentire dei rumori, di erba calpestata...e con il cuore che le sembrava essere arrivato in gola, ricominciò a correre. ..che fosse qualche animale selvaggio pericoloso?O qualcuno alle dipendenze di Luka , che la stesse seguendo?Non c'era tempo per pensarci ...continuava a correre a perdifiato, girandosi di tanto in tanto , per controllare ,senza prestare attenzione, a dove i piedi ,si andassero a posare...fu allora che inciampo,' incastrandosi il piede , sotto ad un ramo che apparentemente sembrava esile , ma che invece ,era pesante davvero, sopratutto con una caviglia dolorante. Come avrebbe fatto adesso?Il telefono, non accennava ad aver nessun segnale . Cominciò a  demoralizzarsi , a non vedere nessuna via d'uscita. Mentre si guardava attorno ,notò un enorme macchia di sangue secco .La gola si asciugo' e le mani , non cessavano di tremare ...Alya, non aveva mai avuto così tanta paura...chiunque avesse perso tutto quel sangue , non dovrebbe aver fatto una buona fine..la mente, non poteva fare altro che viaggiare ,tra le onde del terrore...sarebbe stata quella la sua fine?Il destino, era stato così  crudele, per non aver consigliato la sua amica al meglio, per averla spinta tra le  braccia dell'uomo , che adesso aveva scoperto essere il suo carnefice.Il dolore alla caviglia, non faceva altro che aumentare quel senso di smarrimento totale. ..ed in più stava diventando buio...chi mai avrebbe potuto salvarla a quel punto? Chi ,sano di mente, avrebbe potuto avventurarsi, tra quella fitta vegetazione? Le speranze scemavano momento per momento, fino a quando non senti' di nuovo dei rumori dietro di lei,e quando pian piano , ebbe il coraggio di voltare il capo , gli occhi incontrarono una figura inconfondibile. ..
La sua bocca si spalancò, e propio mentre stava per emettere un urlo, una mano , le tappo'la bocca...
-"Non urlare , se vuoi che ti aiuti ,altrimenti attirerai l'attenzione di tanti animali , e soprattutto di un branco di lupi, che si aggira  qui nei paraggi"...
Alya , fece un cenno con la testa , per indicare che aveva capito...e quando tornò a poter respirare liberamente, non poté fare a meno, di porgergli quella domanda :
-"ma sei propio tu , vero?"
-"Ti aiuterò, ma non fare domande "...quella voce che conosceva così bene , sempre dolce e gentile, sembrò essere mutata in sgarbata e arrogante...
-"Cosa mai ti è accaduto. ..amico mio?"sussurrò a se stessa la giovane giornalista, sconfortata dal forte dolore alla caviglia , ma ancor di più, da  quel giovane , dagli occhi spenti, che la stava sorreggendo.

La forza del perdonoWhere stories live. Discover now