Pericolo imminente

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Si sentiva quasi mancare il fiato dai polmoni,la gola asciutta ,i denti che battevano...non erano mai stati così vicini...e questa volta aveva il timore che non ce l'avrebbe fatta. Il rumore dei passi era sempre più vicino, e quello scalpitare lungo e prolungato ,di stivali che lo rincorrevano, stavano insinuando il panico dentro di lui. Non era abituato a quella sensazione, non gli piaceva affatto ,lui che si faceva beffa di tutti coloro che cercavano di prenderlo e raggiungerlo,questa volta aveva lo stomaco in gola...aveva trovato pane per i suoi denti, doveva ammetterlo . Però, era eccitante ed elettrizzante tutta quella adrenalina,che gli stava venendo fuori ,e allo stesso tempo , gli sembrava una situazione irrimediabile, senza una via di fuga.
Stava diventando un furfante con i fiocchi ,arrogante ,presuntuoso ma soprattutto, privo di rimorsi...per lui non c'era nulla di importante, oltre a sé stesso...e alla piccola Rose ,la dolce fanciulla ,che lo aveva salvato e che per lui ,era diventata come una sorella minore ,da proteggere ,e bisognosa di cure.
No ,non si era mai sporcato le mani di sangue ,e ne ,ne aveva intenzione, ma non provava rimorso a trattar male la gente, a derubarla e umiliarla.
Adrien, non si sentiva quasi più le gambe ,era molto ,molto stanco ...ma la gendarmeria ,questa volta ,gli era alle costole...non poteva permettersi nessun tipo di riposo. Decise allora ,di inoltrarsi, in una parte di vegetazione, che non aveva mai esplorato,ricca di sterpaglie e rovi.
Doveva proprio ammetterlo ,forse non era stata un'idea brillante, cercare rifugio in quella parte di bosco ,ma addentrarsi tra quella fitta vegetazione ,gli era sembrata la soluzione più giusta per avere salva la pelle. I rovi ,erano pieni di spine ,e non potette far niente ,per evitare tagli ed escoriazioni..Un urlo strozzato, uscì dalle labbra, quando un taglio più profondo si formò sul suo addome ,ma niente avrebbe fermato la sua corsa contro il tempo. Procedeva ,voltandosi troppo spesso, guardandosi le spalle, per controllare, che non lo avessero raggiunto...non guardava dove metteva i piedi ,per la fretta di trovare un nascondiglio  sicuro ,ma proprio per questa  sua non curanza,non vide ,che dietro quest'ultima sterpaglia ,un profondissimo burrone ,si estendeva sotto i suoi piedi. Il suo corpo non trovando terra sotto il piede destro ,si sporse in avanti ,perdendo equilibrio...ma fortunatamente, il piede sinistro ,si incastro' tra i rami di quella fitta vegetazione. Ora, appeso a testa in giù, il biondo, cercava un modo, per poter uscire da quella situazione, disperatamente.
Con il sangue alla testa ,la testa che gli girava,non riusciva a pensare...la preoccupazione e l'ansia che lo trovassero, non era per niente d'aiuto. All'improvviso, si accorse che stava pian piano scivolando giù, così, con uno scatto quasi felino,  si diede una spinta, e oscillo' così forte, che nel momento in cui, il piede scivolò dalla presa che aveva tra i rami ,riuscì fortunatamente, ad afferrarne uno con la mano destra, e quindi ad issarsi ,in modo da assicurarsi di non cadere. Immobile, e con gli occhi chiusi ,si fermò in un attimo di raccoglimento ...Finalmente, il respiro stava tornando regolare ,ed il cuore, stava placando la sua corsa,ma la mente, era ancora un fiume in piena, di agitazione.
Quando si riscosse dai suoi pensieri, mantenendosi agli sterpi ,camminò lungo il ciglio del burrone, e quando arrivò in un  punto sicuro ,si abbandonò per terra,e si lasciò andare ad un urlo liberatorio...certo contraddittorio, per qualcuno che sta scappando,ma la tensione accumulata era tale ,da non riuscire più a trattenerla. Sembrava che la situazione si fosse calmata ,i gendarmi parevano lontani...allora Adrien ,si mise in cammino,  verso la sua umile casetta, tenendo i sensi in allerta. Era così preoccupato, di guardarsi le spalle, che .non dava molto conto ,a cosa gli si parava d'avanti . Si maledisse mentalmente, quando ruzzolo' per terra ,per qualcosa che l'aveva fatto inciampare. Fu del tutto inaspettato, quello che vide quando girò la testa ,per vedere cosa l'avesse fatto cadere .
La bocca si spalancò automaticamente, e gli occhi si riempirono di lacrime...abbandonò immediatamente lo zaino con le provviste che aveva in spalla ,con le provviste che aveva "preso" al mercato ,e si trascinò vicino a quello che sembrava un corpo, ma non uno qualsiasi, ma quello di una fanciulla, dai lunghi capelli rossi. Quando le fu vicino, constato',che non si era affatto sbagliato, che Alya ,era la giovane riversa per terra ,nuda quasi del tutto ,e con dei segni rossi intorno al collo. Le accarezzò il viso dolcemente, costatando che dalla bocca della giovane ,non usciva più nessun respiro ,e che il cuore ,non accennava a battere... Fu con il cuore stritolato in una morsa ,che le abbassò le palpebre e lui ,che non sapeva cosa significasse piangere ,in quel momento cosi doloroso ,abbandonò l'orgoglio, e diede sfogo a quell'immensa tristezza...
Provava un certo disagio nel guardarla così com'era ,allora si sfilò la sua camicia ,e cercò di coprirla meglio che poteva...lei era l'unica che conoscesse il suo lato buono ,che aveva provato a far sparire il risentimento contro il mondo intero che provava ,ed era anche l'unica ,che aveva perso la vita ,a causa sua, per cercare di aiutarlo.
I sensi di colpa lo assalirono ...era lui che avrebbe dovuto fare quella fine ,e non era difficile capire che oltre ad ucciderla, qualcuno si era anche divertito ad abbusare di lei. Certo anche lui derubava,principalmente per sopravvivere, anche lui derideva chi cercava di prenderlo ,ma non era ancora diventato un mostro...mai sarebbe riuscito ad essere così crudele. Decise ,che l'avrebbe sepolta,ma ancora ,aveva le gambe nude, così si tolse anche la maglia, e le infilò le gambe dentro ,in modo da non toccarla in punti intimi...
Con tanta fatica, superò le sterpaglie, e pian piano si incammino' nel bosco...è inutile dire ,che la ragazza pesava parecchio, e Adrien stava facendo uno sforzo immane ,per poterle dare una degna sepoltura. Dopo essersi riposato all'ombra per qualche minuto ,si incammino'  nuovamente  verso la sua casetta, ma dopo poco ,notò gli animali, che correvano tutti in direzione opposta, a quella in cui stava andando lui. Era uno strano fenomeno, doveva sicuramente esserci un pericolo...
Dopo svariati minuti ,proseguendo il suo percorso, capi quello che stava succedendo. Un enorme nuvola di fumo nero ,si stava pian piano spandendo ,e con lei ,il fuoco divagava velocemente, coprendo già una fitta aria boschiva. Non seppe spiegarsi il perché, ma al posto di fuggire, continuò a camminare verso quell'incendio,che non sembrava arrestarsi. Attratto da qualcosa di inspiegabile ,Adrien, posò il corpo di Alya per terra ,e continuò ad avanzare verso quel bagliore di luce ,nonostante il calore ,ad ogni passo aumentasse pericolosamente.
Quando cominciò a sentire una flebile voce ,non le diede importanza ...pensava la stesse solo immaginando, che la mente, gli stesse facendo un brutto scherzo...ma la voce ,per quanto debole ,continuava a chiedere aiuto...ma tra tutto quel fumo ,era impossibile trovare a chi appartenesse la voce,la testa stava cominciando a girare, la gola ,non accennava a smettere di tossire...il fumo inalato lo stava mettendo in seria difficoltà .Così decise di tornare indietro, prima che potesse essere troppo tardi...La coscienza però, non sembrava dargli tregua ,quella parte di lui ,che troppo spesso negli ultimi tempi non riusciva più a mettere a tacere, gli stava urlando di continuare le ricerche ,di non abbandonare ad una morte certa, chi stava cercando aiuto.
Si strappò una fascia dai pantaloni ,e la usò per coprire naso e bocca ,in modo da  inalare meno fumo. Notò una parte di vegetazione ancora non toccata dal fuoco ,la scavalco' ,e con fatica cominciò a cercare, gli occhi bruciavano ,faticava a tenerli aperti...fino a quando non decise di urlare ,di chiamare la persona bisognosa di aiuto. Per fortuna ,non era molto lontana ,constato ' che si trattava di una fanciulla dai capelli corvini. Il fumo ,li stava lasciando senza fiato così Adrien aiutò la ragazza a sollevarsi, e notò che non era in grado di camminare da sola ,per via del grosso taglio sotto la pianta del piede. Il fuoco avanzava velocemente  ,dovevano sbrigarsi ,dovevano uscire da quell'inferno ,così senza esitare ,la prese in braccio, e la portò fuori  ,giusto il tempo di riprendere fiato. La posò accanto al corpo di Alya,come se fosse la cosa più naturale del mondo... La ragazza ,fece dei grandi respiri, per fare entrare un po di ossigeno ,i polmoni sembravano essere andati al fuoco ,con tutto quel fumo respirato...
-" Perché  diavolo ,eri in quell'inferno ?" Le chiese il ragazzo ,ma la ragazza non smetteva di tossire ,allora Adrien prese dell'acqua dal suo zaino e ne diede alla ragazza ,che sembrava non riuscisse a respirare. Quando finalmente la tosse si calmo',la giovane alzò la testa ,e guardò negli occhi del suo eroe. La bocca di Adrien si spalancò, in una espressione di pura incredulità . Il viso di quella donna ,le sembrava familiare ,molto ,e quando si sforzo ', per provare a ricordare ,la testa ebbe una fitta così forte ,da mozzargli il fiato.Sapeva che se sarebbero rimasti li ,il fuoco ,ben presto li avrebbe raggiunti ,ma Adrien ,non smetteva di dimenarsi ,il dolore ,era insopportabile. -"Marinette ,tu sei Marinette, vero?"Le chiese ,sollevando di poco il capo...
La giovane dapprima, credeva di essere in salvo ,ma poi cominciò ad arretrare ,notando il corpo della rossa ,affianco a lei.
Erano così impegnati, a scrutarsi l'un l'altra, che non si accorsero ,che qualcuno li aveva raggiunti...
-" Mani in alto ,polizia!"

La forza del perdonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora