Un raggio di luce ,nel buio d'incertezze.

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Quando Marinette apri' gli occhi ,le prime luci dell'alba ,risvegliavano appena ,una Parigi ancora addormenta, e anche se ,quella panchina era diventata, il suo letto,la sua casa in tutto e per tutto ,l'incanto del sole appena nato ,non perdeva il suo splendore...fissarlo le dava la speranza, che finalmente sarebbe cambiato qualcosa...
Ma quello era in realtà, solo l'ennesimo giorno, il quinto per la precisione, in cui non riusciva a dormire, in cui i crampi allo stomaco,la stavano sfinendo ,in cui i sensi di colpa ,la stavano tartassando...perché, se non l'avesse salvata ,quel giovane, così bello ,ma allo stesso tempo ,con gli occhi di uno ,a cui avevano rubato l'anima, non sarebbe finito in prigione...
Il suo stesso piano ,la stava consumando, la fame la stava divorando...e a quel punto, a nulla serviva riempirsi la pancia d'acqua, perché i crampi allo stomaco ,la stavano letteralmente, piegando a metà.
Nella situazione in cui si trovava ,senza memoria e ,senza nessuno che l'aiutasse ,lo sciopero della fame, e la permanenza, d'innanzi al carcere di Parigi ,giorno e notte ,l'era sembrata l'unico modo ,per mettersi in evidenza, e per farsi ascoltare, e mostrare che la sua pazzia, era stata solo inventata ,al fine di incriminare qualcuno che non c'entrava assolutamente nulla ,solo per elogiare l'operato della gendarmeria francese ,e dei superiori, che avevano diretto l'operazione.
A nulla erano valsi ,i vari appelli in T.V .,a nulla erano serviti gli striscioni e gli slogan,scritti sull'asfalto, per protestare contro quell'ingiustizia...
Persino Tom,il suo papà  ,aveva affermato che quello che stava facendo, non aveva senso,che in passato, aveva già distrutto la sua felicità, legandosi al modello, che invece l'aveva abbandonata...
Perché era così difficile per la gente, capire ,che il giovane Agreste, era colui che l'aveva salvata ,e non colui che l'aveva distrutta ,?!Perché, non riusciva a trasmettere, che la bontà che nascondeva un gesto del genere, non poteva essere messo in ombra, per dei piccoli furti ,fatti solo per sfamarsi;che il suo salvataggio, surclassava ,tutte le altre accuse...non poteva prima volerla uccidere  ,e poi salvarla ,dal suo stesso ignobile piano...perché, non volevano accettare, l'estranieta' di quei brutti avvenimenti accaduti ,da parte del giovane?! Sembrava ,che qualcuno volesse distruggerlo,indistintamente...inesorabilmente.
Erano solo le 8 :00 del mattino ,quando la prima truppe di giornalisti, si era posizionata accanto alla panchina da lei occupata, pronta per riempirla ancora di domande ,insinuazioni ,derisioni...
Si ,era così che la ragazza si sentiva  ,derisa e umiliata ancora una volta...non era bastato essere imprigionata, drogata ,e quasi bruciata viva ...non era bastato aver perso tutto ,la memoria ,la famiglia, non bastava ancora ...
Forse ,quello che aveva avuto adesso, era davvero un impeto di follia ,forse avrebbero gridato  ancora di più la sua pazzia, o forse, sarebbe finita in prigione anche lei ,ma la sua razionalità, aveva smesso di funzionare, quando ,con la determinazione che contraddistingueva un killer ,prese un sasso e poi un altro ,cominciando dapprima a lanciarli contro le finestre del carcere ,ma quando capi' di non riuscire nel suo intento,cominciò, a distruggere i vetri delle auto ,a prendere a calci qualunque cosa , si trovasse nei paraggi ...tutto ciò, ripreso dalle telecamere del telegiornale....
Ma all'improvviso, una giovane ,bionda e bella ,le si paro' d'avanti, con le braccia tese verso l'esterno e con un sorriso gentile ,e gli occhi puntati in quelli di Marinette, disse:
-"Amica mia ,so che non ricordi chi io sia ,né di quella amicizia sincera che ci legava ,ma sono qui per dirti che desidero aiutarti ,e che sono riuscita a convincere il direttore del carcere ,a farti avere un colloquio ,con chi desideri parlare..."
"-Non dovresti complicare la tua situazione, già complicata di per sé..."la sua mano poggiata sulla spalla della mora ,in un gesto di incoraggiamento.
Marinette, la guardò intensamente, come a volerla spogliare delle sue certezze. Era la prima persona cordiale che incontrava ,la prima che le offrisse aiuto, un raggio di luce ,in quel buio di incertezze ,che la circondava e la stava sommergendo, ancora e ancora.
Voleva capire ,se potesse fidarsi, se non si trattasse di qualcuno, pronto ad approfittarsi ,delle sue debolezze 
,delle sue infinite fragilità...per Marinette, era un momento difficile ,combattuta da un conflitto interiore, divisa dalla parte di sé, che finalmente avrebbe voluto tirare un sospiro di sollievo ,e l'altra ,che sulla difensiva, non ne voleva sapere di abbassare la guardia.
"-E come avresti fatto sentiamo ,non credo tu sia la figlia di Dio scesa in Terra ...sono giorni..."
Ma la giovane mora ,venne interrotta dalla bionda ...
-"Forse non ricordi ,ma viviamo in un mondo, in cui senza conoscenze  ,e raccomandazioni
, non riesci facilmente ad arrivare ,al punto in cui ti sei prefissato...ho dei parenti in politica ,che ho interpellato ,per poterti aiutare...ero stanca di vederti così affranta ,quasi disperata ,nonostante tu voglia aiutare qualcuno ,che ti affermi di non ricordare..."
Questa volta fu il turno di Marinette, ad interromperla..
-"Io ricordo la paura ,il terrore, che la mia voce trasudava ,quando  ,senza ormai senza speranza, continuavo a chiedere aiuto ancora e ancora, e quando credevo ,che sarei bruciata viva ,con la gola che bruciava ardentemente, il piede con una brutta ferita ,che non mi permetteva di camminare ,ho visto un giovane, che seppure in difficoltà, mi ha sollevata tra le sue braccia, e mi ha portata via da quell'inferno che mi circondava...ricordo bene il viso del giovane uomo ,che incurante del pericolo ,mi ha salvata ,portandomi alla luce...è come se in quel momento, fossi nata dinuovo  ...dopo mesi di sofferenze  ,incatenata al letto, mesi in cui ,non potevo alzarmi ,momenti in cui credevo di impazzire ,dolori lancinanti al petto ,e alla testa..."
Ormai stava piangendo, gridando e ,quando stava crollando ,piegandosi a metà, la giovane la sorprese, abbracciandola, spiazzandola ,e accarezzandole la schiena con fare amorevole e rassicurante...
Le sue fragilità, erano tornate a galla ,non appena, qualcuno le mostrava solidarietà, e la sua forza ,era solo una maschera, indossata ancora una volta, per coprire quei sentimenti, che uno dopo l'altro ,le stavano straziante il cuore.
Piangeva ,e piangeva incessantemente, le lacrime che aveva trattenuto per tanto ,troppo tempo, non smettevano più, di sgorgare da,quegli occhi, che troppe volte ,avevano dovuto combattere ,con l'incredulita' della gente ,con quel mostro che credeva di amarla ,con sé stessa ,che ,non era riuscita a farsi ascoltare, e aiutare ,chi l'aveva salvata.
"Non so se siamo stati insieme, non so se mi ha ferita in passato, non so cosa sia stato per me ,quel che so ,è che non merita di scontare la pena ,per qualcosa che non ha fatto...perché, al contrario di quel che si crede, io sono sicura ,che non sia stato lui ,ad uccidere Alya ,che non sia stato lui l'artefice, della mia prigionia...della mia distruzione...mi credi?dimmi che mi credi?"Le disse ,scuotendola per le spalle.
-"Il ragazzo di cui spesso hai parlato, quello dai capelli blu ,era il tuo fidanzato  ,Luka ,e ti amava alla follia...questo è il motivo per cui nessuno ti crede ,soprattutto, quelle amiche legate a lui ,come sua sorella e la sua compagna..."
-"Io ,non ho alcuna intenzione di giudicarti ,ed è per questo che ti aiuterò a scoprire la verità...tu hai aiutato me in passato ,a non sentirmi sola ,ora è il mio turno..."
Marinette, sorrise leggermente, la rincuorava il fatto che ci fosse qualcuno  che volesse aiutarla, o almeno così sembrava, ma soprattutto, che in fin dei conti ,non doveva essere stata una cattiva persona come credeva ,e che forse ,non doveva dare a sé stessa ,la colpa di tutte quelle cose brutte accadute.
Cominciarono ad incamminarsi, verso l'entrata...
-"Io comunque, sono Zoe ,sono di New York  ,e sono venuta a Parigi ,per incontrare la mia sorellastra ...tra tante cose spiacevoliaccadute con voi ,tanti fraintendimenti, tu sei stata la prima, a mettere in discussione quel che sembrava, la cattiva impressione, che tutti si erano fatti di me...devo a te ,la mia permanenza a Parigj...non ti ho mai ringraziata ,spero che adesso ,riusciremo a pareggiare i conti."
Marinette, aveva le guance arrossate ,era bello avere il riconoscimento di qualcuno ,le faceva quasi sentire il cuore in pace..
Ma subito ,la realtà arrivò, a sbatterle dritto in faccia ancora una volta, che non sarebbe stato facile,dimostrare ,l'innocenza del giovane...
Entrate ,le perquisirono e ,con aria di altezzosita' ,l'agente designato,le scorto',nell'ufficio del direttore del carcere ...Fu con molti respiri profondi che Marinette, si concentrò e si fece coraggio, prima di varcare la porta designata.





Ragazzi, la scorsa settimana, è stata ricca di emozioni, due episodi fantastici, e che dire dei nuovi spoiler di mundo Gloobe...cosa ne pensate ,a quando pare ,Papillombre ,riuscirà a prendere i miraculous dei nostri beniamini.!

La forza del perdonoWhere stories live. Discover now