Rimpianti

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La mano con il pennino, era poggiata sullo schermo, ma tracciava solo linee sconfusionate , niente di concreto era riuscita a realizzare..., la mente che la comandava , non era nella migliore delle forme.Non avrebbe mai pensato ,che quel ch'era successo, gli avrebbe causato tanta agitazione, dovuto a cosa ,ansia , nervosismo o addirittura a paura? Per quanto provasse, non riusciva a togliersi dalla mente quelle parole , non riusciva a non pensarci, contraddicendo l'opinione che aveva di sé stesso , e dei principi che credeva di avere. Era troppo preso dai suoi pensieri, e da quello stato di inquietudine, che tentava di mascherare ...forse più a se stesso, che ad altri...perché si sentiva così? Era pentito di quel che aveva fatto?forse il suo cuore, la pensava diversamente dalla sua mente? No , non poteva essere, il grande Gabriel Agreste, non aveva un cuore , o almeno non più, da quando la sua donna non c'era più ...lui aveva smesso di amare , indistintamente. ..ancor meno ,quella persona che ,l'aveva portata via da lui:suo figlio.
Un rumore forte , fuori dalla porta del suo ufficio, attirò la sua attenzione, e quando uscì, nel grande ingresso della sua villa , vide un ragazzo che stava colpendo tutto ciò che ,gli capitava a tiro ,scaraventandolo per terra.
-"Cosa succede qui?"
-"Mi scusi signor Agreste, non so come sia entrato, sembra impazzito, non sono riuscita a fermarlo..." disse la sua assistente.
-"Se non mi dite cosa ne avete fatto ,in questo istante, chiamo la polizia, e vi faccio arrestare....Allora?dove l'avete mandato questa volta, tra i ghiacciai dell'Alaska o tra le dune del deserto del Sahara? "Disse Nino , alquanto agitato.
-"Ma di chi stai parlando? " , si finse tonto Gabriel.
-"Come se non lo sapesse...odia così tanto suo figlio, da esiliarlo un 'altra volta, fuori dalla sua città natale, lontano dalle persone che lo amano? " sono settimane, che sto cercando di rintracciarlo ma niente ,e questo è successo solo un'altra volta, quando lo avete separato da Marinette , e lo avete mandato prima in Tibet, e  poi a New York  , lasciandolo solo per sei lunghissimi anni ".
-"Ma di cosa stai parlando? Adrien, è un uomo ormai ,e non ha bisogno di parlarne con me , quando ha voglia di prendersi un periodo di riposo...è andato via per riflettere, voleva riconciliarsi con sé stesso, e voleva farlo solo ,via di qua".
-"Questo sarebbe stato possibile, se non avesse avuto lei come padre , con la smania di controllare tutto ciò che la circonda. ..Suo figlio, ha bisogno di un padre, non di un carceriere , un dittatore che detta legge, e che cerca in tutti i modi, di rendergli la vita impossibile. Chiamerò la polizia se..."
-:Sono io , quello che chiamerà la polizia, se non esci subito da casa mia".
Detto questo , Nino , fu letteralmente sbattuto fuori , da quello che un tempo, era il gorilla di Adrien. ..
-"Non mi arrendero'amico mio ,ti troverò".
Quella scena, non era sfuggita, a due occhi azzurri, che erano rimasti nascosti , dietro ad una porta...
-"Non male le idee di quel giovane , avremmo potuto mandarlo nel deserto, e farlo morire di fame e sete"disse Luka con un sorriso sghignazzante
-"Basta!credo che la situazione, ci sia sfuggita di mano...non tollero , che io non controlli tutto quel che succede...ho bisogno di saperlo!voglio che tu ,la causa di quel ch'è successo, vada sul posto a controllare. ..e voglio che ci vada tu in persona, nessun 'altro , altrimenti sarai tu a finire nel deserto del Sahara ".
-"Non mi dica , che si è pentito! "
-"Non ho intenzione di ripetermi , quel che hai fatto ,potrebbe rovinare la mia reputazione! "disse urlando. . 
Luka , abbassò lo sguardo, come un bambino appena rimproverato da un adulto , e andò via con la coda tra le gambe.
Gabriel , tornò spedito nel suo ufficio, infischiandosene del disordine creatosi , e di quel ch'era successo ...non poteva permettere che qualcuno scoprisse , i suoi segreti. ..se solo fosse rimasto a New York, questo non sarebbe successo. ..Non avrebbe voluto vederlo mai più , anche se nessuno lo comprendeva , forse , quella di mandarlo via ,era stata la scelta migliore per suo figlio. ..non avendolo tra i piedi ,l'odio , che aveva nei suoi confronti,  si sarebbe affievolito e ,non avrebbe interferito ulteriormente nella sua vita...poteva farne quel che voleva di sé stesso. Invece no , pensava ancora a quella ragazza , e lui , non poteva tollerare di vederlo felice , con la donna che amava , quando lui , gli aveva portato via ,la sua amata...aveva distrutto la sua felicità, la sua famiglia. ..
Eppure , questo sentimento di pena ,non era per quel che voleva mostrare ,non era per la sua reputazione, che poteva essere macchiata , non era perché ,se fosse stato scoperto, il marchio Agreste, così come il suo impero , sarebbero crollati...No , non poteva essere, lui voleva vederlo distrutto , annientato, rovinato...che differenza faceva, se sarebbe stato vivo o morto? Ed invece no, lui non voleva macchiarsi le mani di sangue ,del suo sangue .Con la schiena ancora poggiata alla porta, cadde a terra , sfinito da quei pensieri che lo assillavano e lo torturavano , da così tanti giorni ormai ,  e con le lacrime agli occhi cominciò a parlare...guardando l'enorme ritratto di sua moglie, che sembrava quasi venerare.
-'Mi dispiace Emily , so che l'amavi , più di te stessa, è per questo che hai dato la tua vita per lui...ed io non ho potuto sopportare, che tu sia andata via, e ho tramutato il mio dolore, in odio nei suoi confronti. ..perdonami. ..In tutti questi anni , ho voluto nasconderlo perfino a me stesso. ..ma...lo amo anche io "...
Si sollevò di scatto , qualcosa gli baleno in mente. ..Aprì la cassaforte ,dietro il dipinto della sua amata, e sicuro di quel che doveva fare ,prese la pistola che nascondeva preziosamente.Sfiorando con le dita , un disegno di Adrien , di quando era bambino, dove era rappresentata la sua famiglia, quando erano felici di stare insieme disse...
"Tra poco saremo dinuovo insieme, la famiglia felice che non siamo più da tempo. ..vi raggiungero'tesori miei...e con le lacrime agli occhi ,puntò la pistola alla sua tempia , chiuse gli occhi , e con il dito sul grilletto, pregò mentalmente di morire sul colpo , ...prese un lungo respiro e facendosi forza. ..sparò

La forza del perdonoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora