Trappola

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Aveva ancora il cuore che gli batteva forte ,e se pensava ,a come l'aveva stretta a sé, non ci credeva ancora...
Quando lei ,gli era corso incontro, avrebbe dovuto respingerla allontanarla brutalmente... solo così lei sarebbe scappata via ,non lo avrebbe cercato più, ma la voglia di calore e quegli occhi ,così pieni di dolore ,non gli avevano permesso di allontanarla ancora...
Si era sentito d'impazzire, quando gli diceva ,che la gratitudine, era l'unico motivo della sua visita ,la ferita di quella consapevolezza, faceva troppo male...
Lui per primo, aveva sperimentato sulla propia carne ,il significato di quell'oblio ,che adesso stava opprimendo la ragazza, ma faceva davvero male ,sapere che quello in cui aveva creduto ,che come lui ,anche lei avesse ricominciato a ricordare ,a partire dal loro incontro ,non fosse avvenuto...Lei non ricordava niente ,di lui ,di loro ,del loro amore ...il buio vorticava nella sua mente, ci sarebbero stati dei ricordi completamente da riscrivere ,e questa volta sarebbero stati scritti, senza di lui...
Si diede dello stupido ,stava dando troppa importanza a quella ragazza ,stava mettendo il bene di lei ,prima del suo, e questa era una cosa che non poteva permettersi, assolutamente...
Per quanto ci provasse, non riusciva a non pensarci ,e nemmeno dare del filo da torcere a gli altri detenuti, riusciva a distrarlo...solo quando arrivò alla conclusione ,che lei ,era il vero motivo, per cui era ridotto in quel modo ,si impose invece di ignorarla, di portare il propio cuore ad odiarla ,perché solo così, avrebbe trovato un modo per uscire da quella situazione... Avrebbe semplicemente dovuto, dimenticarsi di lei,ma sarebbe stato davvero così facile ,propio adesso che i ricordi, stavano riaffiorando inesorabili?!
Con lo sguardo perso nel vuoto ,con quella stupida faccia ,di chi pensa ad una persona speciale, fu ridestato dalla sua assenza, dall'uomo ,che condivideva la cella con lui...un pazzo avrebbero detto tutti ,senza cuore avrebbero pensato chi lo avrebbe visto dall'esterno...ma lui, propio non riusciva a vederlo così...costantemente con gli occhi tristi ,sinceramente pentito delle sue azioni ,e con una foto tra le sue mani ,il suo bene più prezioso ,in cui custodiva tutto il suo amore ,per la persona, che aveva smesso di vivere, per causa sua...
Piangeva ,sempre ,e questo suo senso di colpa ,non permetteva ad Adrien di essere lucido ,la persona così fredda e priva di cuore ,che avrebbe voluto essere...
Quel sentimento, che provava per quell'uomo spietato, che in preda ad un raptus di gelosia ,aveva tolto la vita alla persona amata,non era pena ,come lui faceva credere ,ma solo apprensione, perché ,a discapito sel suo orgoglio ,della sua presunzione e della sua superbia,stava capendo che l'amore ,è un sentimento tanto forte, per cui si compiono azioni ,che mai si sarebbe pensato di fare....e questa sua consapevolezza lo terrorizzava.
-"Dev'essere una persona davvero speciale, se il solo pensarla ,ti porta ad avere quegli occhi, da pesce lesso "..
Adrien, preso alla sprovvista, inizialmente, si mostro' sorpreso, ma poi, scosse la testa con veemenza ..
-"Ti sbagli...credo ,tu non abbia ancora capito con chi hai a che fare...nella mia vita non c'è posto per i sentimenti ...non ho bisogno di ulteriori complicazioni, e poi le donne, non fanno per me..."
-"Ma io ,non ho affatto parlato di una donna, sei tu ,che mi stai indirettamente confermando, che il mio sentore ,era giusto...."
Era stato colto in fragrante ,si era lasciato trasportare, dal flusso dei pensieri, e se qualcuno si fosse accorto  di quella debolezza, avrebbe potuto usarla contro di lui...

Erano le tre del pomeriggio, e cominciò la procedura, per la consueta ora d'aria...
Adrien ,e il suo compagno di cella ,si disposero nel corridoio, con gli altri detenuti, sotto lo sguardo attento, delle guardie,e propio mentre stava per percorrere, quel lungo corridoio, il giovane Agreste, fu spinto con violenza, all'interno della sua cella, da due agenti ,e picchiato da uno di essi ,a suon di manganello ,mentre l'altro, lo teneva bloccato...Più volte ,i colpi allo stomaco, lo piegarono a metà ,senza riuscire a bloccare quel conato di vomito e sangue che uscivano dalla bocca...Quando riusci a sferrare un calcio nei testicoli a chi lo picchiava ,riuscì finalmente a liberarsi e a dare una gomitata, a chi lo bloccava, prendendolo a calci nello stomaco, permettendogli di sfogare tutta quella rabbia repressa ,che aveva accumulato ,in quei lunghissimi ed estenuanti giorni in cui era rinchiuso in quell'edificio.
A bloccarlo ,fu il suono di una risata,degna dei malefici della TV...
Adrien, conosceva bene a chi appartenesse, e sapeva ,che adesso sarebbero stati guai per lui...Era stato uno sciocco ,era caduto nella trappola ,di quella persona malefica ,che era il direttore di quel lurido carcere...
-"Mi fa piacere Agreste ,che sei così in forza ,da riuscire ad assalire ,due guardie ,che vi stavano scortando ,in cortile...ma non preoccuparti, faremo in modo ,che d'ora in poi ,non avrai forze ,neanche per reggerti in piedi...
Resterai in isolamento, per  il resto dei tuoi giorni ,fino a quando le tue pulci ,non avranno più niente per banchettare."
Adrien, avrebbe voluto avventarsi su di lui ,ma sapeva che ,sarebbe stato inutile ,quell'ulteriore atto di ribellione..lo avrebbero fermato  ancora prima di arrivare a quell'uomo ,dall'animo così glaciale ,che al confronto, anche un iceberg, sarebbe stato capace di amare...(ispirata "leggermente, dalle parole di Marinette, in queen wasp").
Adrien allora ,porse i polsi ,affinché lo ammanettassero ,e lo condussero quindi in isolamento . Aveva commesso un grave sbaglio quel giorno, aveva lasciato  che il cuore gli offuscasse la mente ...aveva lasciato che il suo corpo si beasse,del calore  offertogli da quella donna ,così minuta e dell'apparenza fragile  ,che aveva saputo domarlo, in pochi attimi, e che adesso ,non avrebbe più rivisto ,perché lo avrebbero lasciato marcire lì dentro per l'eternità...

La forza del perdonoWhere stories live. Discover now