an infinity stone

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Uscii dalla doccia, mi avvolsi in un asciugamano e andai a prendermi dell'intimo, una t-shirt e dei leggins da indossare, per poi tornare nella stanza nei piani superiori, lasciando che i capelli si asciugassero naturalmente.

Probabilmente aspettavano solo me, perché erano già tutti riuniti e seduti sui divani. "Scusate, ci ho messo troppo." borbottai andando a prendere posto fra Sam e Bucky.

Steve mostrò il video a tutti, accettando considerazioni personali e opinioni. Mi persi nei miei pensieri, cercando di trovare un pizzico di logica nelle azioni dell'HYDRA: avrebbero voluto prendere possesso di tutte le Gemme dell'Infinito? Questo voleva dire che si metterebbero anche sulle tracce di Visione e Stephen Strange. Che cosa avrebbero dovuto farci, se le avrebbero acquisite tutte? Questo piano misterioso avrebbe coinvolto anche me oppure Bucky? O magari entrambi?
Non sapevo che cosa pensare. Quando io ero ancora sotto il loro controllo più assoluto, l'unica Gemma che importasse loro veramente era quella della Mente e, qualche tempo prima, quella dello Spazio.

All'improvviso vidi tutto nero, come se un velo oscuro fosse caduto sul mio viso. Qualcuno rise in una maniera tale da farti accapponare la pelle. «Illusa!» sentii gridare nella mia testa un uomo, parlando in russo. Un lampo mi illuminò la visuale, solamente per mostrarmi mio fratello e i miei amici morti. Poi tornai a vedere il buio.

"Zelda, sei fra noi? Stai bene?" mi riscosse Bucky, scuotendomi leggermente il braccio.

"Dobbiamo chiamare Wanda." mormorò Steve, ma la sua voce era lontana e ovattata.

"L'ho appena fatto." replicò la voce di Bruce.

Strizzai gli occhi e tornai a vedere l'ambiente familiare della Torre. "Ah, ehm... Sì, ci sono."

"Rilassati, Tigre." proseguì Tony facendo un cenno con la testa nella mia direzione.

Portai lo sguardo sulle mie mani, dove le unghie si erano conficcate così tanto nei palmi tanto da farmi uscire un rivoletto di sangue da ogni mano. E poi ero in piedi, in posizione di combattimento, e non ricordavo neppure di essermi alzata. Tornai a sedere, schiudendo i pugni e accavallando le gambe.

"Eri come in trance. Sei sicura di stare bene?" insistette Natasha.

Annuii in modo poco convincente e spostai la mia attenzione su Bucky. Era preoccupato per me, lo vedevo dal suo sguardo, ma non sembrava aver avuto la mia stessa allucinazione. Gli rivolsi l'accenno di un sorriso rassicurante, ma ero sicura che non gliel'avevo data a bere.

"Allora direi di... Continuare." propose Steve sistemandosi le maniche della camicia azzurra che stava indossando.

Annuii nuovamente, cercando di focalizzarmi solo sulle sue parole e quelle degli altri, con scarso risultato.

"Qualcuno può tradurci quello che stanno dicendo in sottofondo?" si intromise Bruce.

Ascoltammo di nuovo il video e fu Bucky a parlare. " 'Ce l'abbiamo! Abbiamo appena iniziato il nostro cammino verso la redenzione e dovremmo mettercela tutta per trovare le altre.'" tradusse velocemente con tono cupo, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e il mento sui pugni chiusi.

"Si riferiscono alle altre Gemme, senza dubbio. Ma come hanno fatto a trovare l'Aether? Non ci sono Convergenze per i prossimi tremila anni, e Ovunque è stata distrutta." chiese Thor corrucciando le sopracciglia.

"Dovremo capirlo. Nel frattempo, abbiamo chiamato Visione e Wanda. Arriveranno fra poco." constatò Sam. Le porte dell'ascensore si aprirono per rivelare una ragazza dai capelli mossi ed un essere dalla pelle rossa, con una tuta grigia, un mantello giallo e una gemma scintillante dorata sulla sua fronte. "Mi correggo, sono appena arrivati." aggiunse.

"Un piacere rivedervi." li accolse Natasha.

Mi alzai in piedi quando la ragazza mi porse la mano.

"Mi chiamo Wanda Maximoff. Ho sentito parlare di te." mi comunicò la castana con tono deciso, ma dopotutto gentile.

"E io di te, Wanda. Zelda Wyatt." replicai stringendole la mano e spostando lo sguardo sull'essere al suo fianco. Poteva considerarsi un uomo? Forse sì."

"Sono Visione, un intelligenza artificiale capace di avere emozioni e comportamenti umani." si presentò l'altro, porgendomi a sua volta la mano. Gliela strinsi, leggermente stupita; aveva la stessa voce di Jarvis, solamente... Più umana, se possibile.

"Quella che hai sulla fronte è la Gemma della Mente?" chiesi senza troppi giri di parole.

"Si, è la fonte della mia conoscenza e della mia forza. Senza di essa non potrei vivere." mi rispose Visione.

"Sono terribilmente dispiaciuto, dico davvero, non volevamo interrompere la vostra luna di miele come dei guastafeste, ma è per la vostra sicurezza." intervenne Tony, e non so perché ma notai una punta di sarcasmo nel suo tono di voce, che sperai che i due sposini non cogliessero.

"Sarebbe finita fra due giorni, in ogni caso. Abbiamo un nuovo Thanos in circolazione?" domandò Wanda sbrigativa, incrociando le braccia al petto e scrutando il liquido color cremisi, in pausa sullo schermo del televisore.

"Più o meno. Questa volta è un'organizzazione terroristica a volersi impossessare di tutte e sei le Gemme." spiegò Steve, lanciando un occhiataccia a Stark, che roteò gli occhi con un sospiro.

"Di quante, sono già in possesso?" proseguì Visione.

"Solo quella della Realtà." affermò Thor.

"Per questa sera direi che basta così. Decideremo sul da farsi fra qualche giorno, dopotutto abbiamo Visione qui con noi, ora, e Strange ha già messo in sicurezza il Santuario." concluse Steve congedandoci. Feci per alzarmi e andare via, ma quest'ultimo mi afferrò per il braccio con delicatezza. "Aspetta, tu e Wanda no." mi disse facendo cenno alla ragazza di avvicinarsi.

Conoscevo i suoi poteri e di cosa era capace, ma non ne ero affatto intimorita.

"Steve, sto bene, davvero." cercai di dissuaderlo, senza successo.

"Prima ti sei completamente estraneata da noi – e hai avuto quella reazione violenta. Wanda, riesci a vedere nella sua mente?" disse prima riferendosi a me e poi all'altra.

La ragazza avvicinò a me e, dalla punta delle sue dita, uscirono dei piccoli fili scarlatti che si insinuarono nella mia tempia destra. Le sue iridi azzurre presero una leggera sfumatura rossa, ma tornarono subito al loro colore naturale quando lei balzò all'indietro. "Ah!" gridò portandosi una mano alla fronte, sbattendo più volte le palpebre e strizzando gli occhi come in preda ad un dolore fastidioso.

Steve e io ci avvicinammo a lei, per aiutarla a tenersi in piedi. "Wanda, stai bene? Che cosa hai visto?" le domandò Cap mentre la ragazza si rimetteva composta, continuando a reggersi la testa.

"I tuoi... I tuoi pensieri sono... Vivi. È come se fossero vivi, mi respingono e mi attaccano. Mi dispiace Capitano, non riesco a fare nulla." si scusò la rossa, scuotendo la testa e camminando via verso i piani inferiori.

Abbassai lo sguardo e seguii i passi di Wanda per andare verso la mia stanza.

"Zelda." mi chiamò da dietro Steve, facendomi voltare.

"Dimmi." replicai tranquilla, per niente scossa dalla rivelazione della ragazza. L'HYDRA aveva ancora potere su di me e il mio cervello, quindi non mi ero meravigliata troppo.

"Mi dispiace di non poterti aiutare."

"Non devi essere dispiaciuto. Me la saprò cavare da sola, con questa storia." gli assicurai.

"Buonanotte."

"Buonanotte, Rogers." conclusi con un piccolo sorriso, prima di voltarmi e prendere l'ascensore.

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TAN TAN TAAAAN
Che plot twist, signori! L'HYDRA ha già una Gemma dell'Infinito, chissà come avranno fatto a trovarla 🤔.
Questo capitolo è stato abbastanza complicato da scrivere, non sono brava a far interagire tante persone tra loro :").
Spero vi sia piaciuto il capitolo e ci sentiamo alla prossima uwu!

𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]Where stories live. Discover now