"Non sembra esserci nessuno lungo la pista di decollo. Sto andando a disattivare i reattori." annunciai.

"Tony e Sam sono alla tua sinistra. Gli agenti SHIELD sono stati presi in ostaggio, quindi loro due andranno a cercarli. Bruce si trova sopra le vostre teste, in modalità Stealth con un secondo Quinjet." mi riferì ancora Steve.

Spostai lo sguardo verso l'uomo con l'armatura e Falcon, che stava richiudendo le sue ali. Poi alzai lo sguardo al cielo e non vidi assolutamente niente, in quanto il Quinjet era assolutamente irreperibile sia da radar che da occhio umano. "Li vedo."

"Molto bene. Passo e chiudo." chiuse la linea Cap.

Sganciai dalla cintura una Glock 26 e sistemai le munizioni nel caricatore, per poi dirigermi a grandi passi verso la rampa di scale che avrebbe portato all'interno dell'Helicarrier. Nessuno cercò di ostacolarmi mentre forzavo le svariate porte e le spalancavo con poderosi calci. Era tutto troppo tranquillo, perciò decisi di comunicare i miei sospetti attraverso l'auricolare, continuando a mantenere alta la guardia ad ogni svolta che prendevo.

Arrivai finalmente davanti al pannello di controllo, riuscendo ad hackerare il server e a mandare offline tutti i reattori di volo in poco tempo. "Capitano, i reattori so-" mi interruppi quando sentii un'arma puntata sulla mia spina dorsale.

"Zelda, ci sei?" Steve mi chiese.

Non risposi, piuttosto mi voltai velocemente per guardare negli occhi il proprietario della Glock 22 che premeva contro le mie vertebre, puntando a mia volta la mia arma contro di lui.

"Bentornata, soldato." sorrise sprezzante l'uomo dai capelli biondo platino, parlando in russo e tenendomi comunque sotto tiro.

"Non sono più il vostro soldato." replicai freddamente, scrutando il logo dell'HYDRA stampato sulla sua camicia nera. Oh, ma certo. Dovevo aspettarmelo.

"Questo lo credi tu. Sbaglio oppure hai ancora le nostre parole nel tuo cervello, così come il Sergente James Barnes?"

"È vero. Ma fin quando nessuno le attiva, non siamo i vostri soldati." rimbeccai velenosa.

"E chi ti dice che io non le abbia registrate e inserite proprio qui, in questo MP3? Sai non ci vorrà molto, dovrò solo azionarlo e avvicinarlo al microfono... E poi riecheggerà per tutto la Ursa Minor." proseguì tenendo fra due dita il piccolo dispositivo di riproduzione audio.

Schiusi leggermente le labbra, sentendomi minacciata e in pericolo. Non poteva andare a finire così. "No..." sussurrai flebilmente.

"Zelda, sei in pericolo? Se non mi rispondi entro tre secondi manderò qualcuno ad aiutarti." pronunciò la voce di Steve nel mio orecchio. Rimasi in religioso silenzio, mentre l'agente dell'HYDRA mi girava intorno, scrutandomi. "Ho Thor e Clint su di te, stanno arrivando." disse infine il Capitano.

Aspettai che l'uomo si trovasse proprio dietro di me, poi mi voltai fulminea e sferrai un calcio, mirando al suo polso così da fargli cadere la pistola fra le mani. Il piano fu presto intercettato, perché egli bloccò la mia gamba a mezz'aria e mi fece perdere momentaneamente l'equilibrio. Decise di svuotare il caricatore su di me, ma riuscii a spostarmi appena in tempo, lasciando che i proiettili si conficcassero nel muro. Sparai di rimando, colpendo l'agente solamente di striscio per via della velocità con cui si era spostato; anche lui aveva ricevuto una sorta di trattamento del supersoldato, ma in misura minore e decisamente meno efficiente. Nel frattempo, stava già rimettendo le munizioni nel caricatore, nonostante il sangue che era iniziato a sgorgare dal suo fianco.

𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]Where stories live. Discover now