✨Capitolo 20✨

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«Ben arrivati!» trillò Sammie.

Anche qui devi rompere il cazzo? ero tentato di dirle.
Ash fu molto più cordiale.

«Che ci fai tu qui?» chiese quasi abbaiando, rabbioso.

Sammie si scostò una ciocca di capelli, facendola atterrare sulla sua schiena.
«Papino mi ha chiesto di aiutarlo, così ho accettato.»
Non so se mi fece più schifo il modo in cui lo aveva detto o il fatto che aveva appena chiamato Morro "papino".

«Dov'è Layn?» urlò Lloyd. Sammie posò il suo sguardo su di lui, schifata della domanda.

«Sta ricevendo quello che si merita» disse con il mento alzato e le mani sui fianchi.

Lloyd iniziò ad avanzare verso di lei con la mascella contratta e rabbia pura nei suoi occhi, ma Kai lo fermò, dicendogli che era quasi impossibile colpirla.
Ma come? Era una Barbie uscita male, simpatica come un dito in culo e atletica come un ippopotamo. Come si poteva mancarla? Poi lo notai.
La sua faccia era trasparente. E verde.

«È...un fantasma» dissi.
«Oh, sì! Finalmente il mio caro papà ha capito chi delle due figlie è la migliore! Mi ha concesso di diventare così» e fece una giravolta «perché lo aiutassi!» Ci squadrò, uno a uno, con un sorriso che mi faceva venir voglia solo di farla a pezzi.
Perché stavamo perdendo tempo con lei?

«E poi dai, diciamocelo: io sono molto più forte di Layn. Io non ho mai avuto bisogno che qualcuno mi venisse a salvare, nonostante io non abbia né poteri né io sia una prescelta di una profezia. Questa è già la terza volta che le correte dietro. È una donzella in pericolo, una principessina che non riesce nemmeno a vivere senza piangere e urlare "mi hanno abbandonato tuuuuttiii"! E voi bravi cavalieri la salvate ogni volta. E lei come vi ripaga? Correndo a braccia aperte verso il nemico. Che brava amica che avete!»
La ragazza iniziò a ridere, ma io e gli altri iniziammo a camminare verso di lei.

Ash stava per raggiungerla e dal suo sguardo capii che nemmeno a lui gli era piaciuta la descrizione di Layn. Ma quando si ritrovò a più o meno un metro di distanza, si fermò.

Che fai nuvoletta? pensai. Qualcuno si era avvicinato dietro Sammie.
La risata della Barbie si trasformò in un grido gruttale, poi la sua testa si girò in una posizione innaturale e spalancò gli occhi, restando a bocca aperta. Le sue gambe cedettero e cadde a terra in ginocchio, lasciandoci intravedere dietro la figura che l'aveva appena uccisa.
Il braccio ancora teso in avanti. Il palmo aperto. Gli occhi di suo padre.

Layn era davanti a noi, ma lo sguardo fisso sul cadavere della sorellastra. Abbassò piano il braccio, senza alzare lo sguardo. Non l'avrei riconosciuta se non fosse stato per gli occhi.
Aveva perso fin troppi chili: le guance infossate e le occhiaie non facevano migliorare il suo aspetto. Ma quello che mi fece più male fu vederla con i capelli tagliati e il ciuffo verde. Le sfioravano le spalle, quando prima le ricadevano leggeri fino a metà schiena. So che è una stupidaggine, ma per me significava che Morro l'aveva cambiata nel profondo. Non volevo crederci. Quella, quel mostro, non era la Layn che conoscevo.

«Benvenuti nella mia umile dimora» disse un uomo dietro di lei. Col solito sorriso, circondò le spalle di Layn con un braccio e la scosse piano.
«Sei felice di rivederli, eh? Sono venuti per te! Come stai?»
Layn non aveva fatto una piega: continuava a fissare il vuoto senza alzare la testa.
«Mh, non sembra molto entusiasta» dichiarò Morro. Sparati, sbruffone che non sei altro.
Lloyd si fiondò su di loro, ma successe tutto troppo in fretta: appena Lloyd scattò, Morro si scostò da Layn e lei subito allungò il braccio verso il biondino, poi lo spostò verso il muro e fece volare foglietta in quella direzione. Lui subito si rialzò e caricò di nuovo, questa volta verso Morro, ma Layn, senza mai alzare lo sguardo, si mise fra di loro e fermò Lloyd stringendolo con un tentacolo d'argento formato da lei solamente con l'indice. Da quando era diventata così brava?
«Che cosa credi di fare, ninja verde?» ridacchiò Morro, «con Layn dalla mia parte, tu non sei nulla.» Si avvicinò a Lloyd e Kai subito si buttò contro Morro e tutto lo seguimmo a ruota: peccato che non riuscimmo a colpirlo, ma almeno riuscimmo a liberare Lloyd. Lui, cocciuto come un mulo, si avvicinò di nuovo a Layn, con cautela, proprio come si fa quando cerchiamo di accarezzare un animale selvatico. Layn si allontanò di un passo, tornando al fianco di Morro.
«Ancora non l'avete capito?! Avete perso! LAYN È MIA!» urlò.

Destino Incontrollabile - ᴏʀɪɢɪɴᴀʟWhere stories live. Discover now