✨Capitolo 9✨

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Restammo per molto tempo avvinghiati l'uno con l'altro, senza vestiti, col respiro affannato e gli animi felici. Avrei voluto non finisse più. Ci staccammo solo quando sentimmo dei rumori dal corridoio.

«Cole non è in camera sua» disse la voce di Jay.
«Chiamalo» gli suggerì la voce di Zane.
«Ha lasciato il telefono qui» si intromise Lloyd, «magari qualcuno l'ha chiamato. Andiamo intanto noi, sicuramente quando torniamo lui sarà qui.»
«Gli mando un messaggio nel quale gli dico che siamo andati noi a fare la spesa» disse Zane.
Dai passi che sentii se ne stava andando.
«Chiami Layn?» chiese Jay.

Smisi di respirare quando si sentì quella che doveva essere la mano di Lloyd sulla maniglia.
Cole intanto si era rivestito di fretta e furia senza fare rumore e cercava di aprire la finestra in modo silenzioso per poi non so fare cosa. Gli avevo suggerito di mettersi sotto al letto ma a quanto pare non ci entrava.

«Meglio di no. Deve risposare» decise alla fine Lloyd.
«Sei cotto.»
«Senti chi parla.»
Sentii Jay ridere ed allontanarsi insieme a Lloyd mentre parlava di quanto era bella la sua piccola Nya. Avrei preferito non sentire quell'ultima parte e per un po' mi sentii in colpa di cosa era successo con Cole. Quando però mi alzai e misi gli slip, Cole mi abbracciò da dietro, baciandomi la nuca, e mi fece quasi sparire i dubbi.

«A quanto pare abbiamo la casa libera, vestiti che intanto vado a preparare la colazione.»
Se ne andò baciandomi dolcemente sulle labbra che aveva ancora calde. Mi fece sciogliere il cuore che ancora sobbalzava per le emozioni. Seguii i suoi consigli e mi vestii con la sua felpa e i suoi pantaloni. Quando arrivai in cucina regnava il silenzio rotto ogni tanto da Cole che sorseggiava qualcosa in una tazza: caffè, intuii dall'odore. Mi porse anche a me un'altra. Guardai l'interno ed era il the di Wu, quindi lo bevvi.

Poi il signorino tirò fuori dalla tasca delle pillole inscatolate.
«Prendile... se non vuoi be'... ecco... diventare mamma ed io papà.»
«Cole! Avevi detto di essere...»
«A quanto pare mi sbagliavo» disse con le guance un po' rosse.
Mentre finiva il caffè, andò in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua e me lo portò.
Sbuffai.
«Stacci più attento la prossima volta. Se non le avevi?» dissi portandomi una delle pillole contraccettive e l'acqua alle labbra.
«Nya ce le ha sempre.»

Mi andrò l'acqua di traverso e per poco soffocai, ma riuscii a mandare tutto giù.

«Sono di Nya?! Perché gliele hai prese?»

Fece spallucce e ignorò la mia domanda.
Si avvicinò. «Quindi vuoi una prossima volta.»
Mi mise le mani sui fianchi e sorrise soddisfatto. Fece per baciarmi, ma misi la tazza di the in mezzo a noi e feci un sorso.
«Rispondi» disse togliendomi la tazza. Non riuscii a nascondere il sorriso e lui mi baciò. 

Dopo colazione andammo con la sua auto del mio vecchio appartamento. Mi disse di prendere tutto, perché vivere lì era abbastanza pericoloso visto mio padre in giro. Raccolsi tutti i miei vestiti e mi trasferii definitivamente al dojo, con i ninja. Mi faceva ancora strano credere a tutta quella storia, ma come mi aveva suggerito di fare Lloyd, dovevo accettarla. Pensando a lui, mi preoccupai della sua possibile reazione nello scoprire di me e Cole al letto. Sperai - pregai - che non lo venisse mai a sapere. Quando finii a sistemare tutto nell'armadio nella mia nuova stanza, Cole ed io continuammo a punzecchiarci come al solito. Mi fece vedere alcune posizioni basi della lotta. Mi informò anche di come potevo controllare i miei poteri, fra un bacio e l'altro da parte del signorino. Piccolo spazio informativo: a me andava benissimo così. Gli altri tornarono quando eravamo appena rientrati in cucina.

«Buongiornoooooooooo» urlò Jay appena ci vide.

Cole salutò tutti con un cenno della mano.
«Vi stavate allenando senza di noi?» chiese Zane.
Annuimmo.
«Sacrilegiooooooooo» continuò ad urlare Jay.
«Pomeriggio ci aggreghiamo» tradusse Nya ciò che voleva dire il suo ragazzo.
Quei due erano fatti proprio l'uno per l'altra.

Destino Incontrollabile - ᴏʀɪɢɪɴᴀʟWhere stories live. Discover now