XIV - iAmMyDemon [parte 2]

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** Circa un anno prima **

Quando Beck e Jade erano tornati al teatro, dopo un paio di giorni di vacanza, lo avevano trovato molto più affollato di quanto ricordassero.

Decine di facce nuove, alcune vagamente familiari, altre totalmente sconosciute. La maggior parte si aggirava tra le zone abiti e trucco, fino a spingersi addirittura sul palco.

Avanzando per i vari antri del locale, era stato difficile per entrambi non provare la strana sensazione di aver sbagliato posto.

E mentre Beck era sembrato capace di mantenere un certo controllo, Jade aveva iniziato subito a guardarsi intorno in cagnesco. Aveva sempre odiato le sorprese.

- E questi chi diavolo sono? – aveva chiesto con tono aspro, incurante di chi potesse sentirla.

Beck, lanciando qualche occhiata in giro, si era accorto di come le new-entry fossero prevalentemente ragazze. E sapendo sotto quali auspici era nata la faccenda, la reazione di Jade non l'aveva sorpreso affatto.

Avevano proseguito uno accanto all'altra fino al backstage, dove si erano scontrati con il consulente della Hollywood Arts.

- Che diavolo sta succedendo qui? – aveva esclamato immediatamente la mora. – Sembra di stare ad un mercato, qui. Da dove è saltata fuori tutta questa gente? –

L'uomo si era sistemato gli occhiali con fare flemmatico. – Sono le nuove aggiunte al cast. Figuranti, comparse, manodopera davanti e dietro le quinte. –

– E chi li avrebbe selezionati? –

- Io. – si era pronunciato con una certa vanità.

Jade, invece, si era già infiammata. – Quando? –

- Ieri. –

- Che cosa? E' uno scherzo, vero? – si era voltata incredula verso Beck. – Siamo stati via due mesi, per caso, e non me ne sono accorta? –

Poi era tornata a rivolgersi all'uomo. – Così, in nostra assenza, ha deciso di assumere chi le pareva, anche profili che avevamo scartato, senza nemmeno interpellarci! –

- L'ho fatto per il bene dello spettacolo. Ed erano tutti d'accordo con me. –

Jade lo aveva fulminato con un'occhiataccia.

- Non ho paura a dirlo. Tu avevi scartato tutti i profili, e se avessimo continuato di questo passo, non avrebbe lavorato nessuno qui. – si era riassestato la giacca ed era passato in mezzo ai due ragazzi. - Adesso scusate, ma ho dell'altro lavoro da sbrigare. –

**

- Non ci posso credere! Quel damerino borioso e insignificante ha fatto tutto alle nostre spalle! Ma ti rendi conto? Ci ha escluso dai provini del nostro spettacolo! –

Beck non aveva risposto.

Non voleva dirle che stavolta non sarebbe stato dalla sua parte.

Che anche lui si era preoccupato, che il consulente aveva ragione, che c'era qualcosa che andava fatto.

Non voleva dirle di essere stato proprio lui a proporre di tagliarla fuori.

**

Quella sera, Beck e Jade si erano trattenuti fino a quando il teatro non si svuotato.

Era tardi, avevano saltato la cena, eppure nessuno dei due sembrava cercare una scusa per tornare a casa.

Il buio avvolgeva protettivo il silenzio della ragazza.

Diamond Dreaming EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora