-10- SONO UN VILLAIN ORA

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Bakugou non diede retta a ciò che gli aveva detto il nerd al telefono. Non aveva intenzione di abbandonarlo, anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

-ti raggiungerò Deku- quel pensiero mutava di poco, ma era sempre lo stesso disperato obiettivo, raggiungerlo, prenderlo e tenerlo al sicuro.

Il vicolo era diventato un luogo familiare, ci si recava sia di giorno che di notte, sempre da solo, come se avesse paura che la presenza di qualcun altro potesse spaventare Izuku e non farlo uscire allo scoperto.

Gli sfuggì una smorfia quando paragonò Izuku ad un cerbiatto sfuggente tra i rami del bosco. Forse quell'idea gli era saltata in mente per via degli occhi dell'amico. Quegli occhi grandi e luminosi sempre alla ricerca di nuove avventure ed emozioni, sempre così verdi da far venire quasi il mal di testa.

Il telefono continuava a vibrare, i suoi amici gli scrivevano messaggi di auguri per il compleanno. Gli avevano chiesto se volesse festeggiare dopo cena, ma lui non avrebbe mai saltato un giorno di ricerca. Come se fosse sicuro che la prima volta che non si recava in quella stretta strada lui sarebbe stato lì ad aspettarlo.

All'ennesimo messaggio tirò fuori lo smartphone con rabbia "la volete smettere idioti?! È solo uno stupido compleanno" rimise in tasca il cellulare e quando rialzò la testa lo vide.

"Ti avevo detto di smetterla di cercarmi Kacchan" il ragazzo si abbassò il cappuccio e ne uscirono capelli scompigliati color del prato

"Ti avevo detto di smetterla di cercarmi Kacchan" il ragazzo si abbassò il cappuccio e ne uscirono capelli scompigliati color del prato

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"Midoryia" Bakugou scandì lettera per lettera il nome dell'amico. "Sei riuscito a scappare nerd?" provò a fare qualche passo in direzione dell'amico, ma si fermò quando vide il suo sguardo

"Kacchan non ho bisogno di scappare"

"ma Midoryia che dici?"

"smettila di chiamarmi così?"

il ragazzo dai capelli color paglia rimase in silenzio, perplesso

"io non sono Izuku Midoryia il tuo amico d'infanzia"

"cosa?"

"io sono Deku e sono un villain".

Bakugou accorciò le distanze tra lui e Deku. Gli mise la mano intorno al polso e puntò gli occhi color rubino in quelli smeraldo dell'amico "come sarebbe a dire che sei un villain?"

"proprio quello che significa, sono un villain ora, quindi non venirmi a cercare"

Bakugou strinse la presa, come se l'amico da un momento all'altro potesse tramutarsi in fumo e sfuggirgli tra le dita "non dire cazzate Deku, torna al dormitorio con me..." lo strattonò, ma i piedi di Deku non si mossero "...è assurdo quello che dici, tu un villain? Tu che aspiravi più di chiunque altro a diventare un eroe? Perché?"

"ho aperto gli occhi Kacchan, mi sono reso conto di cosa ha davvero bisogno il mondo"

"allora spiegalo anche me, dimmi perché il possessore del potere di All Might ha preso questa decisione assurda"







Finalmente Bakugou lo rivede, cosa credete che succederà?

Sapete come funziona no? Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

The evil insideWhere stories live. Discover now