-11- PROVA DEFINITIVA

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Qualcosa era cambiato in Izuku, Bakugou riusciva a percepirlo, era diverso sia esteriormente che interiormente. Gli occhi sempre luminosi e pieni di speranza esprimevano rabbia, gli zigomi erano pallidi e, cosa più strana di tutte, Izuku non sorrideva.

"Nerd spiegami ti prego" Katsuki abbassò la voce, ma non mollò la presa sul polso dell'amico

"gli eroi si stanno prendendo tutto, sono gli unici ad avere il diritto di usare il proprio quirk e avvolte fanno più male che bene"

"perché lo pensi?!"

Izuku spostò lo sguardo e puntò gli occhi lontani "ci sono così tanti bambini al mondo che avrebbero bisogno di essere aiutati, ma gli eroi non hanno mai tempo per loro e indovina, quei bambini abbandonati a se stessi non possono far altro che diventare dei villain e verranno perseguitati da quegli stessi eroi che un tempo li avevano ignorati" tornò a guardare l'amico d'infanzia, stavolta con sguardo meno duro "riesci a cogliere l'ironia? Sono gli eroi i primi a dare vita ai villain" fu in quel momento che Bakugou lasciò andare il polso di Izuku.

Non seppe il perché di quel gesto. Aveva tanto desiderato raggiungerlo e afferrarlo e in quel momento, quando finalmente le sue dita percepivano di nuovo le pulsazioni precise e ritmiche del cuore di Izuku, lui, lui che lo aveva cercato per mesi, l'aveva lasciato andare senza un motivo apparente.

"Allora eroe mi darai la caccia o mi lascerai andare via?" chiese Deku con tono di sfida

"non verrai con me al dormitorio non è vero?!" il ragazzo dalle marcate lentiggini sospirò "credo tu sappia la risposta".

Fu Bakugou il primo a voltarsi, non avrebbe mai voluto. Non voleva interrompere il contatto con quelle iridi così particolari, ma sentiva dentro di sé che quella sera non avrebbe risolto nulla, ma non lo avrebbe comunque abbandonato. Lì da qualche parte c'era ancora il vecchio Izuku e lui in qualche modo lo avrebbe fatto tornare in superficie.

Bakugou tornò al dormitorio, nonostante la stanchezza e le palpebre pesanti decise di uscire in balcone per prendere una boccata d'aria. Quando sentì il cellulare vibrargli in tasca decise che era arrivato il momento di leggere i messaggi.

Lo schermo illuminò il viso del giovane ragazzo, i lineamenti si fecero più morbidi con quella luce artificiale o forse per l'espressione dolce che fece vedendo in quanti gli avevano fatto gli auguri; i numerosi messaggi apparvero uno dietro l'altro occupando l'intero schermo. Bakugou scorse i nomi, ma all'improvviso si soffermò su un messaggio in particolare

-buon compleanno Kacchan! –

per lui quella era la prova definitiva che Izuku era ancora vivo dentro a Deku il villain

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per lui quella era la prova definitiva che Izuku era ancora vivo dentro a Deku il villain. 








Ancora una volta Bakugou non ha raggiunto il suo amico d'infanzia, questo come lo avrà fatto sentire? Secondo me ricevere quel messaggio è stato davvero importante

Allora avanti...se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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