Mi guarda senza dire nulla.

"È inutile che fai la vittima. Sappiamo entrambi di chi è la vera colpa. Cass lo diceva sempre che senza di te la sua vita sarebbe cambiata e che senza un buon esempio sarebbe andata male. Le sono stato accanto, Cris. Ci ho provato. Ma non è facile tenerla a bada Mi sono ritrovato ad essere l'unico a pensare a lei e al suo futuro. Persino sua madre la ignorava."

Non sapevo che Cass avesse tutti questi problemi.

"E mi spieghi io come facevo a saperlo se nessuno dei due mi rispondevate al cellulare? Pensavo stesse andando tutto bene"

"No, da te andava tutto bene. Qui no. Ed è facile inviare un messaggio sulla mail, su facebook o quel che vuoi"dice.

"Mi conosci meglio di tutti e sai che odio i social network. E ti ripeto che ti ho chiamato e ti ho anche inviato tantissimi messaggi senza mai ricevere una risposta."

Perchè non la smette e si arrende? Lo sa che è dalla parte del torto.

"Adesso tutto questo non importa. Lei è morta e non si può piú fare niente."lo dice come se fosse una cosa normalissima.

Questo non è Trevor. Non può essere quel ragazzo che fin da quando ero piccola non ha fatto altro che starmi accanto e difendermi da qualsiasi persona si mettesse contro di me. Questo non è lo stesso Trevor che a inizio dell'anno scolastico quasi si era messo a piangere per il mio trasferimento.

"Non importa? Trevor, Cass è morta. Non so se ti rendi conto della situazione in cui ci troviamo. La nostra migliore amica è morta. Come fai a fregartene? Come fai a dirlo con cosí tanta leggerezza?"grido.

"Non lo dico con leggerezza, Cris. Mi arrendo solo all'idea di non vederla mai più. Non mi sento in colpa, perché so che ho provato a fare di tutto per proteggerla. Ora, è meglio che tu te ne vada. Non ho intenzione di perdere il mio tempo con persone come te."

"Come fai a pensare certe cose di me? Trevor, ci conosciamo da quando siamo piccolissimi" sono il lacrime.

"Credevo di conoscerti. Per me non esisti piú già da quando te ne sei andata e ci hai abbandonati qui a Los Angeles. Non provare a chiamarmi a scrivermi perchè non ti risponderó mai. Per me sei solo una persona come le altre"

Scoppio in lacrime a causa di queste sue parole. Perché sono venuta qui a cercare di chiarire le cose con lui? Tanto non cambierà mai idea.

"Abbassa la voce con lei. Non sei nessuno per parlarle in questo modo"dice Cameron.

Sulla faccia di Trevor compare uno strano sorriso e la cosa non mi piace neanche un po'.

"Ah, ti sei portata dietro un amichetto?"chiede Trevor voltandosi verso Cameron.

"Sono il suo fidanzato e hai ancora tre secondi prima che ti ritrovi con il naso rotto"ripete Cameron.

Sembra parecchio incazzato e mi fa leggermente paura vederlo in questo stato.

"Ma chi diavolo ti credi di essere? Non sai neanche di che cosa stiamo parlando, perciò è meglio che te ne vai"risponde Trevor.

"Non mi interessa l'argomento della conversazione. Non voglio che ti rivolgi a lei in quel modo"

"Andate a farvi fottere tutti e due! Fatevi la vostra vita la coppietta felice e lasciatemi stare"grida Trevor voltandosi per andarsene via.

Restiamo in silenzio, mentre lo guardiamo attraversare la strada e andare nella direzione opposta alla nostra.

"Dai, andiamo via"consiglia Cameron, avvolgendo il braccio attorno alle mie spalle.

Il mio cervello cerca ancora di sforzarsi per cercare di convincersi che tutto questo è successo sul serio e che Trevor mi odia sul serio. Ma che diamine ho fatto per meritarmi tutto questo? Cass muore e Trevor mi odia. Le persone che credevo di conoscere meglio alla fine si sono rivelate le persone che meno conoscevo.

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