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Il mio corpo comincia a scaldarsi... Forse un po' troppo per i miei gusti, perciò mi sposto in cerca di un po' d'aria fresca. Ricordavo di essermi addormentata sulla spalla di Cameron, di sicuro non ero ne stesa sul divano ne avevo cuscino a coperta. Apro lentamente gli occhi, e la prima cosa che riesco a mettere a fuoco è la televisione a basso volume... Sollevo lentamente la testa per cercare di capire dove sia finito Cameron. Se n'è andato via? Mi ha lasciato qui da sola? 

"Ehi"sussurra una voce sopra di me. Mi volto e vedo Cameron... A quanto pare, stavo dormendo sulle sue cosce, e, anche se mi riesce difficile ammetterlo, stavo davvero comoda. 

"Ehi... " rispondo. 

"Tutto okay?" domanda, mentre io torno ad appoggiare la testa sulle sue gambe. 

Sono ancora stupita per il modo gentile e dolce in cui si è comportato con me. Il Cameron che ho conosciuto nei primi giorni di permanenza qui, non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Si sarebbe solamente limitato a togliersi di mezzo e a lasciarmi da sola... Anzi, quel Cameron non sarebbe nemmeno qui. 

"Grazie"ringrazio, tirando la coperta ancora più su per coprirmi il naso freddo. Come mai fa così freddo in casa? Non dice nulla, solo sorride e torna a concentrarsi sulla tv. Sta guardando le vecchie puntate di O.C e giuro che amo terribilmente quel telefilm. Ricordo che un po' di tempo fa, mi sono chiusa in camera mia per guardarmi tutti gli episodi e quando è finito ho pianto come una scema.

Sono stesa e sto davvero bene, ma allo stesso tempo mi sento un po'in imbarazzo. Siamo sdraiati sul divano come una delle coppiette che si conoscono da una vita. Allora cosa faccio? Faccio finta di niente e me ne sto così, comoda sulle sue gambe, oppure mi alzo e mi metto seduta? Alla fine decido che ho solamente bisogno di un po' di aria, perciò mi metto seduta sul divano e domando:" Che ore sono?" 

Lui prende il cellulare dalla tasca dei suoi jeans e noto che è il mio:" Sono le quattro"

"Che ci fai con il mio cellulare?" Chiedo.

"Prima tua madre ti ha chiamata e sono andato a rispondere. Per sbaglio, l'ho messo nella tasca dei miei pantaloni, pensando fosse mio."spiega, e lo appoggia sul tavolino davanti al divano. Poi si volta verso di me, osservandomi e studiando ogni singolo dettaglio della mia faccia. 

"Cosa c'è?" Dalla voce sembro nervosa, ma non lo sono.

Lui sorride:"Hai il segno dei miei jeans sulla faccia"

"Voglio farmi un giro" le parole mi escono velocemente dalla bocca mentre mi alzo dal divano e mi preparo ad uscire dalla stanza. 

Mi richiudo nella mia camera da letto e comincio a cercare qualcosa da mettermi addosso per poter uscire dicasi e andare a fare una piccola passeggiata per il quartiere. Il mal di testa sta solo peggiorando, perciò prendere una boccata d'aria sono sicura che mi farà più che bene! Dopo aver indossato una felpa e un paio di pantaloni da tuta, mi guardo allo specchio, cercando di sistemare i miei capelli. Mentre prendo l'elastico per farmi una semplice coda di cavallo, Cameron entra in camera mia, senza alcun preavviso. 

"Ma sei pazzo?" Domando alzando la voce, a causa dello spavento. "Avresti potuto trovarmi in condizioni poco presentabili" 

Il sorriso soddisfatto che ha stampato in volto, in un certo senso, mi fa capire che il suo obiettivo fosse proprio quello:" E cosa c'è di male?" chiede. 

Vorrei tanto tirargli uno schiaffo in faccia, ma sarebbe poco carino da parte mia soprattuto perché lui mi ha sistemata bene sul divano, perciò mi limito ad un semplice:"Cretino"

Dopo una decina di minuti, usciamo finalmente di casa. L'aria fresca accarezza delicatamente la pelle del mio volto, facendomi rabbrividire e sentire bene allo stesso tempo. La passeggiata silenziosa con Cameron, non fa altro che lasciare spazio ai miei pensieri... Chissà cosa penserebbe Matt nel vedermi passeggiare accanto a Cameron, e soprattutto, che cosa penserebbe se venisse a sapere del fatto che abbiamo passato un'intera mattinata insieme? Sicuramente non reagirebbe in modo positivo. Conoscendolo, non se la sentirebbe nemmeno di pronunciare più il mio nome. Quanto mi fa male pensare a Matt... E quanto mi fa stare bene Cameron. 

"A cosa stai pensando?" Chiede Cameron, abbastanza preoccupato. 

"Ah niente... Solo che... Non lo so... Stavo pensando a..."lui mi ferma e mi precede:"Matt?"

 È davvero cosí ovvio? 

"Cosa... Cosa ti preoccupa?" Continua. 

Non so se posso dirglielo, ma l'altra sera è stato così comprensivo con me e penso che forse un po' di fiducia se la meriti:"Ho paura che non mi voglia più e che mi odi... Ho questa sensazione. Ci siamo dati una seconda possibilità. Ci siamo promessi di conoscerci meglio con il tempo... A sola condizione di non parlarti più. Ma, non ci riesco. Non riesco ad allontanarmi da te, perché dopo tutto questo tempo finalmente ci siamo avvicinati, e non mi va di perdere la nostra amicizia per la stupida amicizia di Matthew." 

"Non ti odia" risponde. 

"Come fai a saperlo?"

"Lo conosco da molto tempo, quindi so quando odia una persona. E fidati che ora si comporta con te cosí in questo momento perchè rimasto un po' male, ma gli passerà. Poi tornerete amici e fine della bella storiella"

Questa cosa mi consola un po', ma io non voglio essergli solo amica.Voglio tornare con lui, forse. Non ne sono sicura, ma sento che Matt per me non è solo un semplice amico, ma qualcosa di piú.

Chissà se Cam ha parlato di nuovo con Susan dopo la loro litigata.

"Tu hai piú parlato con..."

"Oh guarda un po', parli di Matt ed eccolo la"sbuffa Cam.

Guardo davanti a noi e questo incontro non ci voleva proprio.

MY DILEMMA IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora