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Ad ogni passo che Matthew fa con Susan verso quel bagno, sento la rabbia e l'ansia salire lentamente dentro di me. 'Fidati', ricordo a me stessa, 'Non hanno via di scampo. Se Susan gli salterà addosso, lo saprai'. Mentre io cerco in tutti i modi di mantenere la calma e di non perdere la testa, Cameron al contrario sembra la persona più calma della Terra. Ride, scherza, beve... Insomma, non si fa alcun problema.

'Lo so che mi ama' mi ha detto. Per quanto tempo bisogna stare con una persona per poterle dare tutta questa fiducia?

Quando la porta del bagno si chiude, i due scompaiono. Le loro ombre non si vedono. In un attimo mi sembra di rivivere la stessa situazione che ho passato con set, quando l'ho trovato chiuso in bagno con una ragazza che nemmeno conoscevo... I ricordi di quella sera si ripetono nella mia testa, obbligandomi a respirare profondamente per mantenere la calma.

"Cris"sussurra Taylor.

"Sì?"chiedo preoccupata.

"Stai tranquilla"sorride.

Facile parlare. Taylor ha la fortuna di non sapere che cosa sta succedendo in questo momento dentro di me, perché sono sicura che se solo lo sapesse, non avrebbe il coraggio di dirmi 'stai tranquilla'. 

Alzo lo sguardo per qualche secondo e, senza volerlo, i miei occhi incontrano quelli scuri e profondi di Cameron che già da lontano riescono a trasmettermi un po' della sua tranquillità. Mi mostra un piccolo sorriso, immagino per cercare di dirmi che sta andando tutto bene. 

Dopo due interminabili minuti, la porta del bagno si apre e Susan va a sedersi al posto di prima con gli occhi che le luccicano. Prende il rossetto dalla tasca della sua felpa e se lo poggia sulle labbra lanciandomi un'occhiataccia. 

"Cris, lo fa per provocarti. Non è successo nulla"sussurra Matthew accanto a me.

Non posso fare a meno di dargli ragione. Sono sicura che Susan sarebbe disposta a fare qualsiasi cosa pur di farmi salire il nervoso, e questa volta non ce la farà. 

Afferro la mano di Matthew e gli lascio un bacio sulla guancia, tenendo lo sguardo puntato su Susan, che smette subito di stendere il rossetto sulle labbra e, ovviamente arrabbiata, fa girare la bottiglia.

Si ferma su Cameron.

In questo momento spero davvero con tutta me stessa di non essere io a capitare con quell'antipatico. Due minuti di vita sono troppo importanti per essere sprecati con Cameron dentro un bagno.

La bottiglia gira di nuovo e si ferma sulla persona che dovrà passare due minuti in bagno con Cameron: Carter.

"Fai girare di nuovo"dicono contemporaneamente i due.

Susan fa girare di nuovo quello stupido aggeggio, e io incrocio le dita di nascosto con la speranza che non si fermi su di me, ma a quanto pare qualcuno lassù mi odia.

Si ferma su di me.

Mi sposto ancora più vicina a Matthew e suggerisco:"è in mezzo, si rifà". I ragazzi scoppiano a ridere e mi costringono ad alzarmi per andare via con Cameron.

"Vai, siete entrambi fidanzati. Cosa potrebbe mai succedere?"mi incoraggia Matt notando la disperazione nei miei occhi. Ma che diamine hanno tutti questa sera? 

Seguo Cameron ed entro nel bagno. Chiude la porta dietro di sé, mentre io cerco di allontanarmi il più possibile da lui. 

"Menomale che siamo fidanzati, se no mi sarebbe toccato baciarti"penso ad alta voce.

"E chi ti ha detto che avrei accettato?"mi prende in giro.

Non bastava dover stare con lui in un posto piccolo come questo, deve anche mettersi a fare il cretino prendendomi in giro? Ne ho già abbastanza, perciò faccio un passo in avanti allungando la mano verso la maniglia della porta. Quando l'afferro però, si appoggia con il suo peso sulla porta, impedendomi di uscire.

Sollevo lo sguardo verso di lui e non mi ero nemmeno accorta di essergli così tanto vicina da poter sentire il suo respiro sulla mia pelle.

"Dobbiamo stare dentro almeno un minuto. È la regola numero uno"sussurra.

È molto alto, perciò se guardo dritto, davanti a me vedo le sue labbra gonfie e apparentemente morbide. Mi allontano immediatamente per evitare di farsi strani pensieri... 

"Il minuto è passato, perciò possiamo uscire"sussurra guardando l'orologio.

Quando esco dal bagno, sento il mio cuore ricominciare a battere e l'aria circolare nel mio corpo. Non mi ero nemmeno accorta di essere così tanto agitata...

"Tutto apposto"forzo un sorriso tornando a sedermi accanto a Matthew.

Non mi dice nulla, anzi, mi evita e continua a seguire quella stupida bottiglia. 

I prossimi ad essere scelti sono Sam e Nash e non resto stupita quando i due si baciano veramente.

Il gioco va avanti per un bel po', e per mia grandissima fortuna la bottiglia non mi ha più scelta. A mezzanotte decidiamo di smettere, anche perché l'unico che si stava divertendo veramente era Taylor, dato che la bottiglia sceglieva spessissimo lui.

Mi allontano un po' dai ragazzi per controllare il cellulare e immediatamente sullo schermo compaiono le trenta chiamate di mia madre.

Mi faccio subito spazio tra le persone ed esco dalla stanza per evitare che mia madre senta la musica ad alto volume. Percorro una buona parte del corridoio, per assicurarmi che non si senta proprio nulla, e chiamo mia madre. 

"Dove sei finita? Con chi sei? Perché non hai risposto subito alle chiamate?"domanda subito.

"Mamma, tranquilla. Sono a casa dei Dallas, con Sam, come ti avevo detto"spiego.

Non riesco  sentire la risposta di mia madre perché la mia concentrazione si sposta sul ragazzo che dalla direzione opposta, viene da questa parte. Perché Cameron è da solo?

"Cris?"insiste mia madre.

"Ehm... si, mamma, scusa, cos'hai detto?"rispondo distogliendo lo sguardo dal ragazzo.

"Voglio parlare con Sam. Voglio avere la conferma."

A questo punto, un'idea geniale si fa spazio  nella mia testa : raggiungo subito Cameron, che mi guarda confuso, e rispondo a mia madre:"Sam non c'è, è andata in bagno. Ma se vuoi, posso passarti Cameron, suo fratello, che ti darà conferma del fatto che sono a casa loro a guardare un film"

Cameron capisco subito e sembra parecchio divertito da tutto ciò. Afferra il cellulare e sta zitto per qualche secondo, giusto per mettermi in ansia, poi finalmente dice:"Salve, signora Evans. Stia tranquilla, le sto tenendo d'occhio io. Hanno appena finito due pacchetti interi di patatine."

Sollevo lo sguardo al cielo. Ovviamente non poteva mancare la presa in giro.

"... Certo, buona serata anche a lei!"chiude la chiamata e mi rivolge uno stranissimo sorriso. 

"E così tu saresti a casa mia con Sam?"domanda.

"Se provi anche solo a fare la spia, giuro che..."

"Cosa giuri?"domanda avvicinandosi divertito. "Cosa potresti fare?"

Sento mancarmi il respiro quando lo vedo  pochi centimetri di distanza da me. Mi fa innervosire ancora di più di quanto riesca a farlo Susan.

"Dobbiamo tornare a casa, comunque."dice passandomi accanto e lasciandomi da sola in mezzo al corridoio. Prendo un respiro profondo e lo seguo.

"Vado a recuperare Sam e Taylor, stai qui, se no rischiamo di non trovarti più"scherza, ovviamente. E anche se fosse serio, non gli darei ascolto. Cerco Matthew, devo salutarlo prima di andare via.

"Stai già andando via?"chiede quando finalmente lo trovo.

"Sì, è tardi"rispondo.

"Buonanotte"dice un po' giu di morale e mi stampa un rapido bacio sulle labbra.

Per tutta la serata non ha fatto altro che evitare il mio sguardo e ignorarmi completamente. Vorrei veramente capire che cosa possa essergli preso.

"Va tutto bene?"gli chiedo.

"Cosa? Certo, perché non dovrebbe?"non mi guarda nemmeno negli occhi mentre lo dice.

"Va bene..."sussurro. "Allora a domani"me ne vado, e mentre mi allontano da lui sento un vuoto sempre più grande formarsi dentro al mio stomaco. 

MY DILEMMA IS YOUWhere stories live. Discover now