Capitolo 6

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Clarke
Mi svegliai la mattina dopo.
Il sole era alto e mi colpiva in piena faccia.
Aprì le finestre che davano alla terrazza che avevo in comune con Bellamy e Reven.
Il venticello leggero mi venne addosso in tutto il corpo, era tiepido e mi faceva rilassare.
Oggi oltre tutto, dovevo andare da mia mamma, ma di certo non volevo svegliare io Bellamy.
Mi feci una doccia, uscì dal bagno che c'era nella mia stessa camera e mi avvicinai all'armadio per prendermi qualcosa da vestire, fino a quando qualcuno bussò alla mia porta.
"ARRIVO!"
urlai io in modo da farmi sentire.
Aprì la porta con ancora l'accappatoio e mi trovai Bellamy davanti.
"Uh, buongiorno principessa!"
aveva lo sguardo malizioso
"Buongiorno Bellamy, sei ancora sicuro di volermi portare?"
dissi io imbarazzata da quella scena.
"Certo, tra 5 minuti?"
"tra 5 minuti"
e chiusi la porta.
Mi vestì con un paio di jeans e con un maglioncino.
Uscì dalla camera e andai al piano di sotto, passando davanti alla porta di Reven che salutai.
Presi velocemente dal tavolo un toast e misi sopra del burro e dello zucchero.
Presi pure un pò di succo e lo bevvi velocemente.
"Guarda che ti soffochi così Clarke!"
disse Emori che stava guardando tutta la scena.
"Buongiorno Emori! Scusa, ma sto andando di fretta e non ti avevo vista!"
"Tranquilla Clarke!".
Prima di uscire andai in stanza di Reven per dirgli che stavo andando e lei mi do la buona fortuna, sapeva com'era fatta mia mamma e sapeva che avevo bisogno di conforto.
Salutai tutti e uscì.
C'era già Bellamy in macchina che mi stava aspettando.
"Sono pronta!"
dissi finché mi stavo allacciando la cintura.

Mancavano 20 minuti, eravamo in viaggio da circa mezz'ora e c'era silenzio.
"ti vedo silenziosa quest'oggi!"
disse Bellamy rompendo il ghiaccio
"già scusami, sono agitata"
"Posso capirti, comunque non pensi dovremmo parlare di ieri?"
mi disse lui.
Cazzo.
"ehm.." dissi imbarazzata.
Non avevo mai affrontato questo argomento prima d'ora.
"ok"
dissi ancora con voce tremolante.
"Bene, partiamo dal fatto che, non so molte cose di te, come per esempio il tuo primo bacio o la tua prima volta"
"oddio" non ero psicologicamente pronta.
"primo bacio con Finn Collins-"
"seriamente? Con lui?"
"Già...e non ho avuto ben precisamente una prima volta, diciamo che c'ero vicina!"
"Una piccola principessina vergine eh?"
"Da ora ti odio"
dissi ironicamente appoggiandomi al finestrino quando, d'improvviso, vidi un'enorme struttura.
Porca troia se era enorme.
"A quanto pare siamo arrivati verginella"
"Oddio no Bellamy, smettila"
"okok".
Scendemmo dalla macchina e ci avviammo verso l'entrata.
Tutti vestiti di blu che stavano correndo avanti e indietro.
Mi avvicinai alla reception senza farmi travolgere
"Salve, siamo qui per Abigail Griffin"
"Certo signori" disse andando in pausa cercando sul computer "stanza 403"
"Grazie" e andai verso le scale.
"Veramente ti vorresti fare 4 piani di scale?"
Bellamy non sapeva la mia paura degli ascensori
"Beh, perché no?"
"Una principessa verg-, ehm una principessa non può fare le scale, l'ascensore è qui apposta per te!"
"Bellamy, ci sarà un motivo se voglio fare le scale no?"
"Se ci sono io nell'ascensore non avrai paura"
io continuai a dire di non voler andare, ma lui mi prese e mi trascinò dentro.
"Bene, contento?"
e mi misi all'angolo.
Ero in ansia.

Arrivammo al quarto piano, e appena usciti dall'ascensore mi buttai completamente per terra.
"Finalmente, terraa!!"
"ma siamo stati a malapena 5 minuti!"
e scoppiammo in una risata.
Bellamy mi aiutò ad alzarmi, e quando dalle pareti vetrate vidi mia mamma stavo quasi dubitando se camminare.
Mi si avvicinò un'uomo quando mia mamma mi indicò
"Ciao, tu dovresti essere Clarke, piacere Kane. Tu saresti?" guardando Bellamy che era dietro di me
"Bellamy, Bellamy Blake" e li strinse la mano.
"seguitemi" disse lui.
Ci accompagnò dentro la stanza quando vidi mia mamma sorridermi.
Le ricambiai il sorriso e mi avvicinai lentamente.
"Ciao mamma".

Bellamy
Vedevo Clarke e capivo che era molto agitata, e senza dare troppo nell'occhio cercavo di tranquillizzarla.
Appena entrammo nella stanza mi misi seduto nella poltrona che c'era li vicino.
"E invece tu chi sei?"
mi chiese la madre di Clarke.
Dire che ero il suo ragazzo forse era troppo presto
"Bellamy, il coinquilino di Clarke" mi limitai a dire.
Sentivo gli occhi di Clarke abbastanza felici puntati addosso.
Mi ci perdevo completamente.

Clarke e sua madre ebbero una lunga conversazione.
*drin* *drin* *drin*
Era Murphy.
"Scusate, vado a rispondere" ed uscì dalla stanza.
"Ue Murphy, che c'è?"
"Ehi Bellamino, noi stasera andiamo in discoteca, non dovremmo essere molto lontani da voi quindi se vi va venite ok?"
"Certo Murp, vedremo, ciao"
mi girai e vidi Clarke
"Non stai con tua mamma principessa?"
li domandai sorpreso
"Le hanno appena dato un sedativo per dormire, non penso che ora la mia presenza sia necessaria"
"Ah va ben, Murphy mi ha chiesto se stasera andavamo in disco con loro, ti andrebbe?"
"Si, però non posso andare vestit-"
una voce la interruppe, era Kane
"scusate non potevo fare a meno di ascoltare, Clarke tua mamma ha dei vestiti tuoi che c'erano nella vecchia casa e te li voleva dare sapendo che saresti venuta, potresti guardare lì".
"Veramente? Grazie Kane, ora vado a vedere"
e se ne andò guardandomi con un sorrisino.
Mi misi a ridere anche se per poco.

Uscì dall'ospedale per aspettare Clarke e mi sedetti su una panchina fuori.
Sentì le porte aprirsi dell'ospedale e mi girai.
Era uscita Clarke e, santo cielo, era bellissima.
"Wow principessa, a chi devi fare colpo stasera?"
la analizzai bene, era un vestito rosso luccicante, non troppo lungo, aveva la scollatura a V, e aveva dei tacchi non troppo bassi ma neanche troppo alti.
"Sapessi" mi rispose lei avvicinandosi.
"Magari volevo fare colpo proprio su di te..".
Sentivo il suo profumo, che era anche il mio preferito, le continuai a fissarle gli occhi che erano come labirinti e talmente splendidi che non c'erano parole per descriverli, mi misi a fissarli anche le labbra e morì dalla voglia che la tirai per i fianchi e la baciai lentamente.
Le accarezzai lentamente i capelli finché ci stavamo godendo entrambi quel momento.
"Forse dovremmo andare" disse lei quando era ancora appiccicata a me.
"Forse si" risposi prendendola per mano, accompagnandola alla macchina.

Eravamo partiti, io le appoggiai la mano sulla coscia, e lei mise la sua sopra.
Aveva la testa appoggiata al finestrino che guardava la città come un sogno.
Era stupita da come una città poteva essere così bella e luminosa.
C'era la radio accesa, avevo messo il volume basso, fino a quando Clarke non staccò la mano dalla mia e la alzò.
"Scusa ma questa mi piace un sacco!"
disse iniziandola a canticchiare.
Cantava veramente bene, aveva nascosto questo suo talento a tutti penso.
"In New York
Concrete jungle where dreams are made of
There's nothin' you can't do
Now you're in New York
These streets will make you feel brand new
Big lights will inspire you
Let's hear it for New York"
Era 'Empire State Of Mind' o per lo meno il ritornello.
"WoW principessa, ora sei Beyonce!"
e scoppiò in una risata.
Quella voce non me la scorderei per nulla al mondo, era magnifica.
"Ok ora basta ascoltarmi" disse abbassando la radio "come ti è sembrata mia madre?"
"l'ho trovata perfetta essendo che non mi ha fatto il terzo grado" .
In quel momento, nella macchina, c'era aria di divertimento da parte di entrambi.
Mi mancava passare del tempo con lei, da soli, facendo ridere tutti e due.

Rimaniamo solo io e te.Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu