Capitolo 6

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Volevo scusarmi, prima di tutto, per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare per questo nuovo capitolo. Sono stata in vacanza per tre settimane e poi appena sono tornata ho dovuto sistemare e aiutare i miei, vi assicuro che mi continuavo a dire che dovevo scrivere, ma ogni volta che mi stavo per mettere al computer mi hanno ricordato che avevo degli impegni, tra cui comprare i libri di scuola, in più prima di settembre devo sistemare la casa insieme ai miei e quindi non ho avuto molto tempo. Adesso vi lascio al capitolo, spero vi piaccia.

vengo svegliata dalla vibrazione insistente del mio cellulare e prima di prenderlo mi rendo conto di essermi addormentata sul petto di Jace e di non aver nemmeno avvisato mio fratello... Sono nei guai accidenti!

la continua vibrazione mi risveglia dai miei pensieri e mi alzo a prenderlo rispondendo subito dopo aver visto il mittente della chiamata

"ciao..."

"dove cazzo sei finita!? Mi sono spaventato a morte Lex! Per quale cazzo di motivo sei rimasta a dormire da quel coglione? Ti ha fatto qualcosa vero? Dimmi l'indirizzo e vengo ad ucciderlo una volta per tutte"

"calmati Leon sto bene, ci siamo messi a guardare un film e ci siamo addormentati senza accorgercene. Non mi ha fatto niente e, tanto per informarti, il suo viso sta bene adesso"

"ma che me ne frega della sua faccia, dimmi l'indirizzo che vengo a prenderti"

"no, vengo da sola"

"mandami quel fottuto indirizzo così lo ammazzo di botte e io e te faremo i conti appena torniamo a casa"

"non ci penso nemmeno. Arrivo tra poco"

"Lex..."

attacco prima di sentirlo urlare di nuovo. E' arrabbiatissimo...

"piccolina tutto ok?"

le urla di mio fratello devono averlo svegliato

mi abbraccia da dietro e io mi appoggio a lui sorridendo

"tutto ok, solo che mio fratello è incazzato nero. Penso non mi farà uscire di casa per settimane se non accompagnata da lui"

"mi sembra un po' esagerato"

"è sempre stato molto protettivo con me, ne sarebbe capace"

mi da un bacio sul collo e mi stringe a sé

"dovrei andare a casa ora"

continua a darmi dei piccoli bacio sul collo

"dovresti..."

sussurra sulla mia pelle e un brivido mi attraversa la schiena

"Jace devo andare o mi rinchiuderà di sicuro in casa"

mi da un ultimo bacio appena sotto l'orecchio e si stacca facendomi girare verso di lui

"ok, ma ti accompagno io, non mi va che prendi un taxi a quest'ora"

"non è..."

"la mia non era una domanda, ma un avvertimento. Aspettami qui un minuto che mi cambio e andiamo"

sbuffo e annuisco così lui va in quella che a quanto pare è camera sua e mi raggiunge, cambiato e profumato, in un minuto

"andiamo"

prende il mio borsone, prima che possa farlo io, e delle chiavi oltre a quelle di casa poi scendiamo e lo vedo andare verso una moto

"che fai lì impalata, vieni"

non mi ero accorta di essermi fermata

Lo raggiungo

"non sapevo avessi una moto"

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