Epilogo

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"mamma! Mamma!"

prendo in braccio il mio bambino che è venuto da me correndo

"cosa c'è piccolo?"

si accoccola su di me e chiude gli occhi

"Lex! Hai visto De... mon"

Si ferma appena lo vede in braccio a me e sospira sollevato

"mi sono spaventato, stavamo giocando tutti insieme e all'improvviso è corso via in più appena ho visto che stava scendendo le scale correndo. Credo di aver perso vent'anni di vita"

"adesso hai lasciato Mira da sola però"

lo vedo sgranare gli occhi e corre via dopo aver visto la brutta occhiata che gli ho dato

"Mira non correre! Se torni qui papà gioca con te a quello che vuoi"

"prendimi papi!"

"Mira ferma! Ci sono le scale!"

prima di riuscire ad avvicinarmi sento un tonfo arrivare proprio dall'ingresso dove ci sono le scale così corro di là

"piccola stai bene?"

lo vedo per terra con nostra figlia sopra di lui mentre le accarezza i capelli per tranquillizzarla visto che ha le lacrime agli occhi

"papi scusa"

lo abbraccia cominciando a piangere

"non ti preoccupare, nessuno si è fatto niente, ma non fare le scale correndo o potresti farti molto male. Sei ancora piccola"

Ha già preso un infarto quando ha visto Demon correre, poverino.

Mi avvicino a loro

"tutto bene?"

si tira su tenendo nostra figlia in braccio che sembra si sia calmata alle carezze di Jace

"sì amore, non preoccuparti"

"Ok. Mettiamo i bambini a letto, si sono addormentati entrambi"

annuisce e li andiamo a mettere a letto, ormai sono abituati a dormire a quest'ora

"spogliati"

gli dico dopo averlo portato in camera

"perché? Non vuoi mai farlo il pomeriggio perché i bambini potrebbero svegliarsi da un momento all'altro"

"infatti non voglio fare niente. Su spogliati"

"non ne ho voglia"

"Jace"

mi metto davanti a lui e gli prendo il viso tra le mani

"amore lo so perché dici così, ma non farmi preoccupare. Voglio vedere cosa ti sei fatto per aiutarti"

"non mi sono fatto niente, te l'ho detto"

"ti conosco da otto anni e siamo fidanzati da sei, contando quei tre anni in cui sei partito. Credi davvero di darmela a bere così facilmente?"

sospira e si allontana togliendosi la maglia per poi darmi le spalle facendomi vedere la spalla arrossata

"e tu volevi tenerti il dolore? Se non ci metti il ghiaccio si gonfierà"

"non volevo farti preoccupare e spaventare Mira, si sarebbe sentita più in colpa. Ha solo tre anni, si sarebbe fatta più male di quanto mi sono fatto io e poi non fanno così male. Ho subito di peggio durante gli incontri"

sospiro rassegnata mentre mi avvicino e premo apposta un dito sulla spalla vedendolo fare una smorfia di dolore.

"smettila di fare così, non stai bene e io voglio aiutarti. Ti amo"

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