Capitolo 5

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Ho passato i seguenti sei mesi nella solita routine, non è successo niente di interessante... o quasi. Ho capito di odiare profondamente quel bel cretino di Jace!

E' arrogante e pieno di sé, non facciamo altro che litigare... non lo sopporto più, ma non ho intenzione di smettere di andare in palestra solo per lui. L'unico lato positivo è che posso sfogare la mia rabbia nei suoi confronti su di lui durante gli allenamenti.

"nana sbrigati, non ho tutto il giorno. A differenza tua io ho degli impegni"

simpatico visto?

"prima di tutto smettila di chiamarmi nana, ho un nome usalo! secondo, ho degli impegni importanti che non sono tenuta a dirti e terzo, non mi interessa quante ragazze hai intenzione di scoparti dopo"

"esci con un ragazzo dopo?"

... è serio? Di tutto questo discorso ha ascoltato solo la parte degli impegni? ma poi, come fa a dire che è proprio un appuntamento

"non penso siano affari tuoi se esco con un ragazzo o meno"

"rispondi"

è estremamente serio, non l'ho mai visto così... che gli interessi sul serio? no, impossibile

"perché ti interessa?"

con un suo scatto mi ritrovo attaccata al muro della palestra con i polsi bloccati dalle sue mani e senza una via d'uscita

"ti ho fatto una domanda, rispondi!"

"non ti riguarda, ma se ti rispondo almeno mi lasci in pace. Sì, devo uscire con un ragazzo, mi viene a prendere dopo gli allenamenti. Ora mi puoi lasciare? Vorrei allenarmi"

il principale motivo è che mi mette in soggezione averlo così vicino. Sento una strana sensazione alla pancia e al basso ventre...

invece di lasciarmi e allontanarsi stringe la presa sui miei polsi, senza farmi male, e si avvicina di più

"c-che stai... facendo? Sei... s-sei t-trop-po vicino"

sussurro per l'imbarazzo e il disagio che mi provoca questo ragazzo

"come mai stai balbettando?"

usa il mio stesso tono con un ghigno stampato sulla faccia

"perché ti stai comportando così?"

non so da dove ho preso tutta questa forza per non balbettare

non risponde, ma si avvicina fino a far sfiorare le nostre labbra, di riflesso socchiudo gli occhi e schiudo le labbra e appena si toccano...

"Lex ti sto aspettando da dieci minuti, che stai..."

Ma proprio adesso doveva arrivare accidenti!

Mi stacco da Jace di scatto, ma lui mi mette le braccia dietro la schiena per impedirmi di allontanarmi dal suo corpo

"Leon ti... ti posso spiegare..."

ebbene sì, il "ragazzo con cui avrei un appuntamento"non è altri che mio fratello.

il tempo di finire la frase che mi scappa un sospiro dovuto alle labbra del mio compagno di boxe sul mio collo

"oh eccome se mi spiegherai e se non ti stacchi da quel tipo ti assicuro che lo uccido e tu non uscirai più di casa"

"Jace perché ti comporti così?"
lo sussurro così piano che a malapena mi sono sentita io, infatti credo non mi abbia sentita visto che continua la sua dolce tortura così riprovo a chiamarlo diverse volte con tono più alto, senza mai urlare, ma l'unico a riuscire ad allontanarlo è Leon, che si è avvicinato a noi, assestandogli un pugno 

Una nuova vitaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt