Capitolo 1

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Ciao, sono Clarke Griffin, e in questo momento sono in un'aereo.
La mia città principale era Toronto, ma ora sto andando dritta dritta a Miami:
mare, caldo, palme...inutile dire, ma forse troverò la felicità, o almeno questo era il mio intento.
Partiamo dalle piccole domande, mia madre mi ha vietato di avere amici dall'età di 14 anni in poi, da li tutti i miei rapporti si erano chiusi, pure con la mia migliore amica Reven, lei si che mi capiva, avevamo sempre quel connesso che ci teneva unite anche con qualche litigata ma facevamo subito pace.
Mio padre è morto, grazie a mia mamma.
Lui aveva un tumore benigno, si poteva togliere in qualsiasi momento, apparte quando arrivò mia madre e non firmò le carte per operarlo.
Mio padre non aveva coscienza e quindi non poté farlo lui, la seconda scelta era mia  mamma e mamma non permise di curarlo.
Era l'unico che capiva la mia vita difficile, mamma mi picchiava tutte le volte che facevo qualcosa proibito da lei, come parlare con i miei compagni di classe.
Papà era come un punto di riferimento, mi ascoltava, mi incoraggiava, e portava sempre avanti le mie supposizioni.
Era davvero speciale.
Mia madre invece, aveva sposato una persona troppo buona per lei a quanto pare.
Mi sto trasferendo proprio per colpa sua, si aveva trovato un nuovo compagno, e nonostante la mia età oltre i 24 anni, lei cerca ancora di comandarmi, ma sto cercando di essere autonoma e di mandare tutto a fanculo.
Passiamo di nuovo a me, mi trasferisco in una casa con già due coinquilini, fratelli, dentro.
Io pago l'affitto e loro mi danno tutto quello di cui ho bisogno:
acqua, cibo, un bagno, un letto.
Non so quanto io sia amichevole, non avendo più avuto contatto con nessuno penso che sarà difficile relazionarsi, cercherò di essere me stessa.

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Sono atterrata a Miami, sono le 6 del pomeriggio e già dall'aeroporto sembra tutto fantastico!
Chiamo un taxi, esso arrivò subito e ci avviamo appena gli diedi l'indirizzo.
Le persone che camminavano erano così belle, come un senso affascinante, non ne ero abituata.

Ero arrivata davanti a casa Blake, così c'era scritto sulla casetta postale.
Senza tante preoccupazioni mi avvicinai al portone e bussai, non mi ero neanche preparata il discorso.
Mi aprì in un men che non si dica Octavia, la sorella minore entusiasta di vedermi e che mi contattò lei per darmi le informazioni, "tu devi essere Clarke giusto? Che piacere conoscerti di persona! Accomodati pure!" disse lei, sembrava veramente felice.
Appena entrai mi misi ad osservare la casa, era talmente bella che non mi volevo staccare più, era a due piani, probabilmente aveva pure una cantina, aveva un soggiorno ampio e un'angolo che faceva da cucina, mi spiegò che le camere erano di sopra insieme al bagno, avevano due bagni che erano a libero accesso anche a me, lei mi indicò subito la mia stanza, sapeva quante ore di viaggio ho fatto per venire lì, mi sembrava molto comprensibile e infatti mi disse "quella è la tua nuova stanza, spero non ti dispiace se c'è questo soppalco. Ah e so che forse sei abbastanza stanca, puoi riposarti o farti una doccia quando vuoi, la cena sarà pronta tra un pò quindi se vuoi farti un pisolino c'è tempo!".
Wow, quella ragazza era davvero comprensibile, "Grazie Octavia, pensavo veramente di farmi una doccia e poi di riposarmi un pò! E, se non sbaglio dovevano abitare due fratelli qui, non che tu mi dia fastidio ma.."
"Oh si certo, mio fratello, tornerà stasera tardi, tranquilla non hai sbagliato casa!"
e dopo averla ringraziata ancora corsi dentro la camera prendendomi l'accappatoio e andai nel bagno per risciacquarmi.
Appena l'acqua iniziò a scorrere nel mio corpo mi sentii a mio agio, quella casa era accogliente e calorosa, sembrava che a casa mia o nella mia famiglia non ci fosse mai stata questa sensazione, era come una novità, e mi persi completamente nei miei pensieri.
Appena finito stavo crollando dal sonno, uscendo dal bagno vidi che Octavia non aveva neancora iniziato a preparare, quindi  ho accolto quel momento e andai in camera.
Le lenzuola morbide, soffici, fresche, un senso di pace, e senza perdere tempo mi addormentai, con quella sensazione di piacere come quella finché ero in doccia.
Era tutto perfetto.

Mi svegliai, guardai il telefono ed erano le 9 e mezza di sera, cazzo, spero che non sia troppo tardi per mangiare.
Uscì dalla mia stanza e mi trovai un'uomo, alto, capelli ricci, mori, occhi color nocciola, mezzo nudo perché aveva appena fatto la doccia "ehm ciao..tu saresti....?" mi chiese "ehm, ciao sono Clarke, ehm.. mi dispia--" qualcosa mi interruppe "Bellamy vai a vestirti e lascia stare la nostra nuova coinquilina che deve ancora cenare!", era Octavia che volesse che Bellamy, il nome del ragazzo che avevo sentito per la prima volta, non mi importunasse, ma a me non importunava per niente, però senza darci peso decisi di scendere.
"quello è tuo fratello?" le chiesi, "oh si, non volevo che vi conosceste così però ormai è fatta..ti piace il pollo Clarke?", io annui e mi siedi insieme a Octavia, che aveva già mangiato col fratello ma io stavo dormendo
"mi dispiace di non aver cenato insieme a voi!" dissi io, "ma và tranquilla! Era ovvio che dopo più di 3h di viaggio si abbia sonno!".

Il pollo era buonissimo, e con qualche smorfia lo capì anche Octavia, "io stasera esco, spero che non ci siano problemi a lasciarti a casa da sola con Bellamy, intanto lui sta in camera sua da solo a pensare come al solito, quindi non penso che venga molto di sotto, in ogni caso questa ora è casa tua, se vuoi guardare qualcosa alla tv fallo pure, cucinati quello che vuoi e niente haha" mi disse lei gentilmente, era veramente mia mamma che mi faceva stare troppo male?!
"Grazie Octavia-"
"di nuovo?!"
"-eh si, ti ringrazio veramente tanto, ti sono grata! Veramente.."
"Dai Clarke tranquilla! Penso che io e te diventeremo molto facilmente amiche! In ogni caso, io ora devo andare, divertiti!"
"lo farò! Divertiti anche tu!"
e mi alzai, misi apposto i miei piatti che avevo sporcato, e continuai ad ammirare la casa.
Era stupendamente bella, e decisi di andare in camera per sistemarla essendo che c'erano ancora delle cose fuori posto.
Aprì la mia seconda valigia, quella in cui prevalevano gli oggetti che i vestiti, e mi capitò in mano il mio quaderno dei disegni.
Avevo disegnato mio padre, e sfogliando le pagine trovai Reven, quasi quasi mi ero dimenticata del suo volto, e decisi di disegnare anche Octavia, avevo guardato bene i suoi lineamenti durante la serata, i suoi occhi, la sua bocca, i suoi capelli.
Nella serata invece non avevo visto molto bene Bellamy, quindi non mi passò neanche in mente di disegnarlo.
Bellamy non era uscito neanche un secondo dalla sua stanza, sarà stato molto stanco anche lui.

BELLAMY
Una delle tante giornate strazianti a lavoro, e la nuova coinquilina mi aveva completamente stravolto.
Com'è che si chiamava?
Bah, comunque l'ho sentita andare in camera sua, quindi presi l'occasione di uscire dalla stanza, prendermi una sprite e risalire.
Risalendo di sopra la sua porta era mezza aperta, e non per farmi gli affari degli altri ma sbirciai cose stesse facendo, aveva gli occhi blu oceano che fissavano un quaderno, in sui stava disegno qualcosa, aveva dei capelli biondi con qualche ciocca rossa alla fine corti fino alle spalle.
Non la avevo minimamente analizzata all'inizio ma ora che la vedevo meglio, sembrava una creatura indifesa.
Meraviglio..Bellamy? Tutto Ok? Cosa ti sta succedendo? Cosa stavi pensando su quella ragazza?
Non mi ero più rinnamorato da quanto Echo mi aveva mollato per stare con un riccone..sarà stato 2 annetti fa, ma ci tenevo comunque molto a lei ed era stato qualcosa di incomprensibile la scelta che aveva fatto,  ma l'ho accettato comunque.
C'era la Luna luminosa che stava illuminando la ragazza dalla vetrata, la ragazza sembrava tranquilla ma allo stesso tempo sola.
Beh era appena arrivata, era abbastanza ovvio, comunque decisi di passare avanti, domani avrei avuto tutto tempo di conoscerla.
Mi buttai a letto, pensando ancora a quella sua figura, per tutta la notte mi passò per la testa.

SPAZIO AUTRICEEE
ehilà popolo!!
So di non essere bravissima con la scrittura, infatti questa non è proprio una storia scritta benissimo, ma spero che comunque vi piaccia e magari, ditemi che ne pensate <3

Rimaniamo solo io e te.Where stories live. Discover now