Harry e Ginny il mio Inizio sei Tu

Ron e Hermione

"Arthur avevo ragione" disse la signora Weasley sistemando la tenda della finestra, "su cosa tesoro?" domandò il signor Weasley appoggiando la "Gazzetta del Profeta" che stava leggendo. "Su Ron e Hermione" disse la signora Weasley sedendosi sul letto, "sono tornati insieme?" domandò il signor Weasley, "a quanto pare si" disse Molly sdraiandosi accanto a lui, "sento puzza di matrimonio" disse il signor Weasley, "la sento anch'io Arthur ma diamogli tempo" disse Molly lasciandogli un leggero bacio sulla guancia, "glielo abbiamo dato cara e anche fin troppo" disse infine Arthur.
Il giorno seguente Harry si sveglio abbastanza presto, così prese gli occhiali appoggiati sul comodino, si tolse le coperte e si alzò. Diede una rapida occhiata a Ginny che dormiva ancora, prese la felpa che era appoggiata sulla cassa panca e andò in cucina a preparare la colazione. Dopo circa una mezz'oretta anche Ginny si svegliò, la ragazza andò con lo sguardo alla ricerca del marito ma non lo trovò, si stava per togliere le coperte quando la porta della camera si apri. "Giorno principessa" disse Harry entrando con un vassoio pieno zeppo di cose buone, "giorno Harry" disse Ginny facendogli spazio. "Dormito bene?" domandò Harry sedendosi accanto a lei, "magari, ma a tutto questo a cosa lo devo?" domandò Ginny, "a nulla, volevo semplicemente farti tornare il sorriso dopo tutto quello che è successo ieri sera" disse il marito spostandole la ciocca di capelli. "Grazie Harry ma non dovevi" disse Ginny avvicinandosi alle labbra del marito, "lo so però lo sai che non mi va di vederti giù" disse Harry che ormai si trovava a qualche cm dalle labbra della moglie. I due ragazzi stavano per baciarsi, quando qualcosa andò a schiantarsi contro la loro finestra. "Ah quanto pare Ron ha un nuovo gufo" disse Harry alzandosi, "si vede" disse Ginny mentre Harry prendeva la busta che il gufo teneva nel becco. "È per te" disse Harry passandole la busta, "grazie" disse Ginny afferrandola, "Ginny lo so che ci sei rimasta male, però accetta le sue scuse in fondo è Ron disse Harry sedendosi accanto a lei," ci penserò "disse infine Ginny.
Da quel spiacevole episodio erano passate un paio di settimane, dopo vari tentativi Ron era riuscito a sistemare le cose con Ginny, ed ora si stava preparando a fare il passo più importante della sua vita." E quando pensavi di chiederglielo?" domandò Harry sistemando le pile di fogli sulla scrivania, "è questo il punto non lo so" disse Harry, "beh perché non lo fai stasera? Lei ha una riunione e tornerà tardi può essere il momento giusto" disse l'amico, "vero tu con Ginny quando l'hai fatto?" domandò Ron. "Ti ricordi quando Angelina era incinta di Fred?" domandò Harry, "si quando ha chiesto a Ginny di sostituirla" disse Ron, "appunto, avevo intenzione di chiederglielo quel giorno però poi l'ho fatto due sere dopo" disse infine Harry.
"E ultimamente mi sembra strano" disse Hermione chiudendo la porta dell'ufficio, "definisci strano" disse Ginny sedendosi. "Misterioso"disse Hermione avvicinandosi alla scrivania, "per esempio?" domandò Ginny che ormai aveva capito perché Ron si comportasse così, "ogni tanto fa tardi la sera, oppure l'altro giorno sono entrata in camera e lui ha nascosto qualcosa sotto il cuscino" disse l'amica. "Sai Herm mi è capitata la stessa cosa quando Harry mi ha chiesto di sposarlo. Ad un certo punto ha iniziato ad ignorarmi, poi è diventato sospettoso ed una sera ho visto che nascondeva qualcosa sotto il cuscino" disse Ginny, "tu cos'hai fatto?" domandò Hermione, "nulla ho lasciato che le cose andassero come dovevano andare" disse infine Ginny.
Così quella sera Ron segui il consiglio di Harry e decise di aspettare Hermione. "Ron! Che ci fai qui è tardi" disse Hermione appena lo vide, "ti volevo aspettare e poi non mi andava che tornassi da sola" disse Ron, "grazie amore, allora che ne dici andiamo?" domandò Hermione, "con molto piacere" disse infine Ron stringendole la mano. Così i due ragazzi arrivarono alla Tana, Hermione stava per aprire il cancello quando Ron la fermò. "Aspetta" disse Ron prendendole la, "va tutto bene?" domandò Hermione, "si tutto bene volevo chiederti una cosa" disse Ron inginocchiandosi. Una volta in ginocchio Ron prese la scatolina dalla tasca della giacca e l'apri, "Ron!" disse Hermione mettendosi le mani davanti alla bocca. "Hermione Jean Granger vuoi rendermi l'uomo più felice del mondo magico, diventando mia moglie?" domandò Ron, "si zuccone mio, certo che si" disse Hermione, così Ron si alzò prese l'anello dalla scatolina e lo mise al dito di Hermione. Dopo di che Ron l'avvicino a sé, "ti amo testone" disse Hermione scompigliandoli i capelli, "ti amo anch'io Hermione" e detto ciò Ron la bacio. "È fatta?" domandò il signor Weasley comparendo alle spalle della moglie, "che cosa?" domandò la signora Weasley chiudendo rapidamente la tenda, "Ron ha chiesto ad Hermione di?" domandò Arthur sedendosi, "credo proprio di sì" disse Molly. "Mi sembra di tornare indietro nel tempo" disse il signor Weasley, "a che cosa ti riferisci caro?" domandò la signora Weasley togliendo girando il sugo, "ti ricordi quando George e Angelina si dovevano sposare?" domandò Arthur avvicinandosi a lei, "si Fleur era incinta di Victorie all'epoca" disse Molly. "Brava tesoro indovina chi sta per diventare mamma?" disse il signor Weasley, "Angelina? Ma questo lo sapevo già" disse la signora Weasley, "no tesoro concentrati di più" disse Arthur, "Ginny?" domandò Molly, il signor Weasley auni.
"Quindi glielo avrebbe chiesto stasera?" domandò Ginny mentre Harry gli passava una tazza di te, "l'idea era quella, ti ricordi quando te l'ho chiesto io?" domandò Harry sedendosi accanto a lei, "è stato il momento piu bello della mia vita" disse Ginny avvicinandosi alle labbra del marito. "Non sai quanto sono contento di averlo fatto" disse Harry spostandogli la solita ciocca di capelli, "ah si?" domandò Ginny facendo quel sorriso furbetto che ad Harry piaceva tanto, "si se no a quest'ora non sarei qui con le due persone più importanti della mia vita" e detto ciò Harry bacio la pancia della moglie e poi si fiondo sulle sue labbra.