21.

443 22 0
                                    

«Ti ho spaventata?» chiese Malfoy ridendo dopo aver trascinato la ragazza in una aula vuota. Al termine della lezione Draco l'aveva aspettata fuori l'aula per portarla in un aula e parlare, da soli.

«Merlino, si!» rispose la mora sedendosi sul primo banco disponibile, con ancora una mano sul petto. Il cuore le batteva all'impazzata, aveva voglia di picchiarlo in quel momento e se non fosse stato per i suoi occhi che non la facevano ragionare sicuramente gli avrebbe dato un pugno. «Perché siamo qui? Avevo appuntamento con Neville.»

«Appuntamento?»

«Mi ha chiesto di andare con lui e Dean ad Hogsmeade domani, dovevo dargli la conferma.» spiegò la ragazza alzando le spalle. Gli occhi del ragazzo scorrevano veloci sulla sua figura e si sentì quasi nuda, anche se era ben coperta dal mantello e la divisa. «Cosa?»

«Preferisci la compagnia di quei due alla mia?» domandò il biondo portando le mani sui suoi fianchi, facendosi spazio tra le sue gambe avvicinandosi tanto a costringerla a portare le mani sul suo petto per tenere la distanza. 

«No, mi hanno solo chiesto di andare con loro. Non penso ci sia qualcosa di strano, sono due bravi ragazzi.» specificò Eden poggiando le mani sulla camicia del ragazzo, fingendo di aggiustarla quando in realtà voleva solo toccarlo e sentire di nuovo la sua pelle contro la sua.

«Allora potrei essere anche io in compagnia di altre ragazze, domani..» sussurrò Draco sorridendo soddisfatto quando sentì le mani della ragazza stringere la presa sulla sua camicia. «O sta sera.»

«Non sapevo che la nostra relazione togliesse la possibilità di conoscere altre persone.» commentò Eden cercando di spingerlo via. Cos'era quella conversazione? Una dimostrazione di gelosia?

«Vuoi conoscere altre persone, novellina?» chiese ancora stringendola possessivo. Era Draco Malfoy, aveva tutto e poteva darle qualsiasi cosa, e sicuramente più di quanto potessero offrire Neville e Dean. Come poteva avere il desiderio di conoscere altre persone?

«Sono due ragazzi gentili, sono miei amici!» sbottò di nuovo la ragazza cercando ancora di liberarsi da quelle mani che la stringevano e l'accarezzavano, non voleva cedere come una stupida qualunque. «E se vuoi trovare un pretesto per farmi arrabbiare così da non trascorrere la notte con me, puoi almeno non risultare così ridicolo fingendo una scenata di gelosia. So accettare un no come risposta.» continuò riuscendo finalmente a spingerlo via. Raccolse la sua cartella e senza dargli il tempo di rispondere andò via. Solo perché erano andati a letto insieme non significava che poteva chiuderla in una torre lontana da tutto e tutti.

Draco rimase confuso da quella situazione ed anche estremamente imbarazzato, senza volerlo le aveva appena fatto una scenata di gelosia. Erano andati a letto una sola sera e gli dava fastidio vederla vicino ad altri. Erano esattamente i dettagli che gli aveva raccontato Blaise quando gli aveva spiegato di essersi innamorato di Daphne. Ma lui non era innamorato di quella ragazzina, solo non voleva essere messo da parte, non poteva preferire altre persone a lui. Lui aveva tutto, cosa poteva mancargli?

«Draco, ti sto cercando da un'ora. Vogliamo andare a mangiare oppure no?» lo riprese Blaise scuotendolo. Il biondo decise si lasciar perdere ciò che era appena successo e seguì silenziosamente il suo amico e Daphne, che intanto parlavano e si guardavano facendogli venire il volta stomaco. Non poteva diventare anche lui così, era ridicolo anche solo il pensiero, eppure era molto più imbarazzante ciò che aveva appena fatto che l'idea di camminare per i corridoi con affianco la Novellina, o baciarla davanti a tutti, magari ad Hogsmeade o.. no ma cosa diceva? No!

Trascorse il pranzo tranquillamente perso nei suoi pensieri per poi seguire di nuovo i suoi amici verso l'aula di pozioni. Come se la vita gli andasse contro, quella lezione era con i Grifondoro e si irritò particolarmente quando vide Eden tranquillamente parlare con Neville e Dean. Lei non era persa nei suoi pensieri come lui, non era triste della possibilità di non trascorrere mai più una notte con lui. Decise quindi di imitarla, di concentrarsi sulla pozione da preparare e poi a fine lezione fuggì via da quella stanza che risultava troppo stretta per i due.

«Eden, niente ronda sta sera?» chiese Hermione mentre si preparava per il suo giro con la ragazza di Tassorosso. Era già una settimana che aveva deciso di cambiare compagno per le ronde, non riusciva più a sopportare il Serpeverde che aveva deciso di fare le ronde con una ragazza di Corvonero, facendo girare la voce che tra i due ci fosse del tenero. Inoltre, il gruppo di prefetti aveva stabilito che non era necessario che tutti facessero la ronda tutte le sere, quindi potevano alternarsi e scambiarsi i turni. Quella sera infatti Hermione avrebbe fatto la sua ronda, Eden invece sarebbe rimasta per la prima sera in camera non essendo più in punizione.

«Non sono più in punizione, quindi posso seguire i turni.» spiegò portando sul letto il libro di cura delle creature magiche. Era stava così presa dalla libertà della punizione che si era dimenticata di studiare. «Mi tocca studiare, sta sera.»

«Non dovevi vederti con quel furetto?» domandò Ginny guardandosi allo specchio. Si stava preparando per andare ad un'altra festa, quella sera si sarebbe intrufolato anche Harry nel castello e ciò aveva portato Ginny a guardarsi allo specchio per l'ennesima volta.

«Ho cambiato idea.» rispose semplicemente alzando le spalle. Non aveva ancora raccontato alle due cos'era successo quel pomeriggio, non sapeva nemmeno come spiegarlo e come definirlo. Le due la guardarono sospettose, ma i loro impegni non diedero ulteriore tempo per indagare e la salutarono per poi uscire dal dormitorio, così da lasciare la ragazza il tempo per studiare.

La sua tranquillità però fu interroga da una ragazza, forse del primo o secondo anno, che bussò alla porta della sua stanza. Si alzò velocemente e si chiedeva cosa fosse successo. «Scusami se ti disturbo ma c'è Draco Malfoy fuori la porta della sala.. chiede di te.» la informò lasciandola sorpresa. La ragazza dopo averle detto ciò corse via lasciandola ancora più confusa, poi Eden pensò che forse il ragazzo voleva essere restituito la sua camicia, così si infilò il mantello e recuperò la camicia in questione prima di uscire.

«Tieni.» disse la ragazza uscendo dal sul dormitorio, porgendogli la sua camicia. Draco la guardava confuso, cosa c'entrava la sua camicia in quel momento?

«Non voglio la mia camicia, puoi tenerla.» iniziò il ragazzo, facendo vari passi verso di lei per abbassare la voce. Era imbarazzante, era il momento più imbarazzante della sua vita ma il suo desiderio era maggiore del suo ego. «Volevo te.»

«E per cosa? Non abbiamo la ronda.» domandò confusa cercando di non portare lo sguardo sul suo viso. I suoi occhi l'avrebbe fregata in poco tempo e quella volta voleva resistere. Doveva resistere, non sarebbe caduta tra le sue braccia..

«Volevo te, Eden.» sussurrò il biondo portando una mano sotto il suo mento per farle girare il viso e farle portare l'attenzione su di lui. Aveva dei meravigliosi occhi verdi nei quali gli piaceva - stranamente - perdersi, senza pensare ad altro.

«Mi avevi detto di avere altra compagnia questa sera.» commentò la ragazza continuando ad evitare il suo sguardo. Il gioco tra i due durò poco perché poi come sempre il biondo la trascinò con se e lei, ancora una volta, lo seguì.

Eden Abernathy; Draco Malfoy. Where stories live. Discover now